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ENTER THE MATRIX

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Quello che segue è Il comunicato stampa, seguito poi dalle nostre impressioni basate sui primi minuti di gioco di ETM. Tutto questo prima della recensione vera e propria (che uscirà al più presto)

ENTER THE MATRIX:
IL VIDEOGIOCO CHE COMPLETA L’ESPERIENZA DELLA MATRICE

Atari Italia, azienda leader nel settore dell’intrattenimento interattivo, è lieta di presentare Enter the Matrix, il videogioco per Playstation 2, XBOX, Gamecube e PC che rappresenta l’esperienza videoludica del mondo Matrix.

Sviluppato da Shiny Entertainment, Enter the Matrix, rappresenta una vera e propria rivoluzione nel mondo videoludico, poiché non è semplicemente il videogioco "sul" film Matrix Reloaded, ma è parte integrante della triologia di Matrix, trasformando l’intera esperienza videoludica nel "quarto" film di Matrix.

Enter the Matrix, infatti, è il videogioco scritto e diretto da Andy e Larry Wachowsky che hanno dato vita alla più intensa ed inusuale collaborazione tra mondo del cinema e mondo videoludico. Infatti, Enter the Matrix trasporta il videogiocatore "dentro e fuori" dalla Matrice, tanto da rendere estremamente labile la linea di separazione tra realtà cinematografica e realtà videoludica.

Nei panni di Niobe, interpretata da Jada Pinkett Smith – capitano e pilota dell’astronave ribelle Logos – o in quelli di Ghost – interpretato da Anthony Wong – autentico maestro di arti marziali e dell’uso delle armi – si dovrà esplorare la matrice, liberandosi la strada a colpi di pugni, calci e proiettili.

Tra una combattimento e l’altro, capiterà di dover affrontare prove di guida adrenaliniche a bordo di autovetture e di hovercraft. In altre occasioni, invece, si dovrà interagire con la matrice o cogliere indizi importanti visionando le sequenze filmate definite "Cineractive", ossia spezzoni narrativi contenenti informazioni fondamentali per poter continuare il gioco. Questa sezione, infatti, rappresenta il forte legame esistente tra realtà videoludico e cinematografica e dimostra come Enter the Matrix non è solamente il videogioco "sul" film Matrix Reloaded, ma rappresenta la continuità tra film e videogioco. In questa sezione, infatti, sono disponibili oltre un’ora di scene esclusive girate appositamente per il videogioco con gli attori del film, proprio per rendere ancora più evidente il legame esistente tra film e videogioco.

Per completare l’esperienza Matrix, inoltre, all’interno del videogioco ci sarà anche "The Final Fligh of Osisris" uno dei 9 episodi di Animatrix realizzato da Squaresoft.

Enter the Matrix, Matrix Reloaded e Animatrix: tre esperienze uniche e inseparabili per entrare in profondità nella Matrice, in uscita rispettivamente il 15 Maggio, il 23 Maggio e il 3 Giugno.

Bene. Come vi dicevo, all’evento di presentazione del gioco, abbiamo avuto l’opportunità, tra un cocktail e l’altro (io in realtà non bevo, ma così fa più figo), di provare in anteprima il gioco in questione. Devo ammettere, così come ho detto al PR Atari, qualche giorno fa, che ero partito un po’ prevenuto su questo gioco. L’unica mia garanzia erano le firme che marchiavano questo gioco: i fratelli Wachowsky e David Perry.

Mi aspettavo infatti di trovarmi di fronte al classico tie-in ispirato a un’opera cinematografica. Ero quindi curioso di vedere come questo connubio di menti geniali avrebbe sfruttato un nome così importante (beh i fratelli registi erano i più esposti e Mr. Perry doveva comunque riscattare il suo nome di geniaccio dei videogiochi, dopo un titolo così così come Messiah – niente da dire invece su Sacrifice) nel realizzare questo gioco.

Ero quindi volutamente rimasto a digiuno di tutte le preview e le notizie riguardanti questo gioco, perché volevo crearmi una mia idea in base a quanto sarei riuscito a giocare.
Sentivo l’importanza del "first contact" con un gioco come questo. Ebbene finalmente decido di buttarmi nella mischia e adocchiata una postazione XBox libera (ce n’erano 14, percui ho dovuto aspettare poco per trovarne una libera, perché i miei "colleghi" giornalisti erano molto più attratti dal bar che dalle postazioni gioco), mi sono interconnesso con la matrice…

Dopo il primo filmato, ecco che la mia esperienza ha inizio (esperienza purtroppo molto breve, ma abbastanza illuminante). Piccola introduzione sul gioco:
Enter the Matrix non ricalca le vicende di nessuno dei tre film che abbiamo visto/vedremo al cinema (neanche di Matrix Revolution, previsto per il mese di Novembre di quest’anno). ETM si intreccia continuamente con quella di Matrix Reloaded. Non è quindi un semplice gioco ambientato nell’universo di Matrix, ma è un progetto globale (assieme ai film e ad Animatrix) In esso potremo scoprire alcuni degli aspetti che non vedremo al cinema in Matrix Reloaded (temporalmente il gioco si collocherà tra il secondo e il terzo film di Matrix – avrete così un po’ di tempo per finirlo, prima di Novembre e potrete capire appieno il secondo film, che magari vi capiterà di vedere prima di terminare il gioco).

Ma veniamo alla prova su campo:
siamo in un ufficio postale alla ricerca di un pacco, che poi scopriamo essere stato preso da qualchedun’altro. Iniziamo a muoverci e a prendere contatto con i comandi del gioco. Il joypad è stato sfruttato completamente (tanto che sui cabinet di prova del gioco, gli organizzatori dell’evento avevano attaccato un foglio di istruzioni dove riepilogavano i comandi – e per fortna) Quindi dicevo, a ciascun tasto del joypad, è stata associata un’azione che il nostro alter-ego potrà eseguire nella matrice. Tra queste, quella di basilare importanza è il tasto che attiva il famoso bullet-time. Nel gioco, una barra verticale chiamata "focus", indicherà per quanto tempo ancora potremo utilizzare la modalità "bullet-time".
Appena la si attiva sullo schermo comparirà un effetto blur attorno ai nostri personaggi e il bello avrà inizio: praticamente tutto si muove al rallentatore e voi potrete eseguire tutte le classiche mosse viste nei film, tra le quali ricordo brevemente le capriole in aria e la famosa wall-walking, dove sfidando la legge di gravità, potrete camminare sui muri per girarvi e calciare i vostri avversari. In più, anche senza attivare tale modalità, potrete esibirvi in spettacolari prese per atterrare il vostro nemico. Nei labirintici menadri del primo livello ho apprezzato il radar che aiuta a identificare il punto esatto da raggiungere, la possibilità di attivare la pausa per navigare nel menù con alcune interessanti opzioni, quale quella che permetterà di leggere gli obiettivi del livello corrente. Ho apprezzato altresì i messaggi a video che apparivano durante l’azione, suggerendomi quali azioni compiere e in quale punto. Non so ancora dirvi se questi messaggi appariranno solamente nel primo livello di gioco (che in genere è spesso un livello tutorial, per tutti quelli che non vogliono perdere tempo a leggere il manuale) o in tutto il gioco. La versione provata durante l’evento aveva sottotitoli in italiano mentre il parlato era in inglese. Vedremo nella versione definitiva quale sarà la combinazione scelta da Atari Italia (devo comunque ammettere che tale incarnazione va già benissimo). Finisce qui, purtroppo, il resoconto sulla prima prova effettuata con il gioco. Vi rimando alla recensione finale in arrivo su queste pagine. Prima di lasciarvi voglio comunque elencarvi le cifre di Enter The Matrix:
  • 40 ore di gioco
  • 2000 mosse diverse
  • 24 armi a disposizione del nostro personaggio (sia Ghost o Niobe)
  • 4 generi di gioco diversi lungo tutta la nostra avventura nella matrice
  • 6 mesi di motion capture per riprodurre il feeling del film nel gioco
  • 1 ora di filmati mai visti prima, esclusivi del gioco, e numerosi extra
  • possibilità di interagire con tutti i protagonisti del film (l’agente Smith, Trinity, Neo, ecc.)
  • possibilità di modificare il gioco tramite la sezione hacking (per far comparire armi in più, munizioni extra, ecc.)
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    Insomma non vedete l’ora di entrare nella matrice vero?

  • Giovanni Strammiello

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