tu sei calda? sei sicura di essere calda?
sulla spiaggia lucente di rio dolci donne in costume si muovono come il mare muove le onde e di riflesso loro ondeggiano se stesse mostrando una bellezza che si completa in se stessa non avendo bisogno di niente perché loro hanno un giusto scenario e stanno bene lì dove stanno e il sole ci sta bene con loro e il mare le culla e se avesse le mani le darebbe dei
pizzicotti la spiaggia fa benissimo da strada aprendosi a ventaglio in omaggio alle
loro pelli abbronzate è un quadro unico quello della brasiliana sulla spiaggia
nel senso che loro stanno bene lì dove stanno è un calore positivo che le avvolge. non scotta la sabbia come tutti i quadri non hanno bisogno di rumore perché la bellezza delle immagini arriva direttamente agli occhi come una luce un po’ scura che ti abbaglia io so che tu appartieni a quel calore santo e giusto e che. anche se io e te faremo l’amore sarà sempre dentro quel calore che tu riporterai tutti i nostri atti tu su di me ritornerai alla mente di quella fusione calda appartenente a quel quadro caloroso che è la tua origine come sono tue le tue gambe abituate al ballo ed è la ragione ultima per cui sto sudando mentre scrivo queste cose su di te e tu ti sciogli sulle tue
spiagge io sto cercando solamente di dirti. camminando sulla punta della mia lingua che le mie parole possono riportarti alle tue immagini non solo perché non c’è orifizio della tua essenza e immagine melodiosa che fisicamente la mia lingua non ha toccato ma tu devi capire che noi qui
siamo capaci di dipingere il mondo con le parole non puoi stare sulla spiaggia da sola perché il quadro deve avere chi lo ammira il tuo ritratto lo so che vuole essere sfondato e permettimi di leccarlo prima di farlo mio i locali la sera sono pieni di gente che balla la musica arriva fuori
e tutto è invitante per entrare dentro con luci forti musica latinoamericana che gira veloce con il bisogno di togliersi i tacchi perché ci si muova meglio questo è il secondo quadro danzante che
appartiene allo stesso discorso del calore i vestiti appiccicati si scosciano sulle cosce è la cosa più grandiosa è che della volgarità non si sente nulla perché le fate in questo ci stanno benissimo come un fiore dentro un vaso solo gli idioti che vi desiderano senza ammirarti scambiano
le colate di sudore sulla tua faccia per le lacrime di chi è stata abbandonata da nessuno non è voluta e si sente sola nella solitudine della notte vorrebbe che tutti ballassimo parlo di te come bellezza pura nel senso che la tua bellezza è già un lavoro e non dovresti trovarti altrilavori nemmai aprire libri dove ci sono solo le poesie che cercano di imitarti perché tu sei nel quadro del calore sia in quello della spiaggia sia in quello della vita notturna io considero giustissimo il fatto che tu non ti conceda a nessuno e decisissima non abbandoneresti il giorno di mare e la notte musicale l’ubriachezza è uno schifo che ti rovina il respiro se tu sei abituata a ballare forte non stare con gli uomini a cui manca il fiato perché bisogna essere capaci di reggere il ritmo. io penso di essere l’unico che amandoti ti lascia dove sei non conosco la
proibizione anzi fai quello che sei e fallo 100 volte di più. qui il silenzio è un’occasione dorata come la sabbia che è troppo bollente per i miei piedi consapevole del fatto che non saprò mai ballare come balli tu ho deciso di essere stupore completo con te e quindi nel massimo rispetto
del paese caldo delle donne che io non conosco gentilmente ti porgo i miei silenzi non dicendo niente il mare è fermo e le brasiliane non si muovono più perché non possono più imitare muovendosi il mare che è fermo ed è in questo attimo che la bellezza si svuota e la tua pelle è
rinsecchita quello che prima era abbronzatura su un corpo giovane e formoso può diventare pelle di tamburo consumata dal sole bastardo e. tu ti esaurisci se non c’è chi canta per te
corrimi incontro nella calura perché io ti faccio risorgere a te il caldo e a me la parola
ognuno ci metta del suo affinché la musica non smetta e gli uomini possano ammirare la tua bellezza
voglio che il tuo sudore sia nella mia macchina il pianto di quelli che non possono fare quello che noi facciamo le molle degli ammortizzatori si abbassano sotto la spinta emotiva del
nostro ondeggiare perché anche in macchina si può sentire il rumore del mare
per sputarci in paradiso e se arriveremo nudi sopra le nuvole tutti dovranno scambiarci per degli angeli. c’è un’ala sotterrata sotto la sabbia dell’america latina c’è un’altra appoggiata ad una colonna di libri che parlano della letteratura francese quando le 2 ali si riuniranno il
mondo ritroverà l’amore che si è perso come una creatura senza la mamma
adagiandosi su 2 continenti la vastità del tuo corpo toglie la fame in africa e tu sei così bella che io mi stanco solo di guardarti dovrei essere un millepiedi e un millemani per percorrere tutte quelle colline che c’hai addosso stanotte mi è venuta una visione troppo materiale ho
visto un’enorme afroamericana stare in piedi su tutti gli strati di terra abitata con la funzione di sorreggerci tutti con una faccia tristissima come delle rose potate da un giardiniere che non ama le rose perché stava a gambe allargate e ne aveva pudore e vergogna dato che le comete passando veloci la solleticavano proprio lì. tutto questo perché noi ora stiamo divisi e lei è consapevole di dover tenere le sue gambe strette per essere femminile come femminile deve essere quindi ti chiedo in ultimo di venire verso di me lascia che lei che ci governa chiuda le gambe e sotto la sua ombra potremo stare freschi nella sicurezza che io solo respiro la tua
solitudine come questo calore che è solamente nostro
per favore ora continua a ballare
Enzo Moschetta
POEMA DEL CALORE