QUESTO CURIOSO PERSONAGGIO, O FORSE ERA IL SEGNO DI UN DESTINO DA REALIZZARSI .CERTAMENTE ERA UNO SCHERZO DEL FATO. POICHÉ ‘ HOLE VIVEVA IN UN BUCO, UNA CATAPECCHIA SOTTO TORVERGATA TRA LA SPAZZATURA DI UNA DISCARICA ABUSIVA.
HOLE ERA SBUCATO A ROMA DA NON SI SA DOVE , FORSE DA LONDRA : "CON QUEL NOME !!"HOLE PORTAVA ADDOSSO VESTITI BUCATI E NON C’ERA UN BUCO DI ROMA CHE LUI CON CONOSCESSE GIA’. E POI HOLE PARLAVA E PARLAVA SEMPRE DI STRANE PRESENZE E DI BUCHI CHE AVEVANO FORATO LA SUA VITA E QUELLA DI ALTRI , DI UNO CHE AVREBBE INGOIATO TUTTA LA TERRA: "ADDIRITTURA !!!!" "ONE COFFEE FOR ME , PLEASE !": COSI DICEVA SE ENTRAVA IN UN BAR E NON AVEVA ALTRI SOLDI CON SE: "BUT DON’T AVERE MUCH MONEY WITH ME SIGNORE", POI IL BARISTA PER PIETA’ GLI DAVA UN PANINO E UN CAFFE’, FACEVA UNA MOSSA CON LA PENNA SU UN BLOCK NOTES E SCRIVEVA ; COSI ‘HOLE LASCIAVA UN GROSSO BUCO ANCHE NEL CONTO DEL BAR, MA NESSUNO LO AVREBBE MAI ODIATO PER CIO’."GOOD BYE " ARRIVEDERCI SEE YOU PRESTO ! SALUTAVA CON QUEL SUO ITALIANO SGANGHERATO E TUTTI VOLEVANO SENTIRLO PARLARE PERCHE’ HOLE AVEVA UN GROSSO BUCO ANCHE NEL SUO ITALIANO. SCENDEVA LE SCALE DELLA METROPOLITANA COME UN GRILLO, CON QUELLE SUE GAMBE PELOSE , CON QUELLE CAMICIE SBOTTONATE ANCHE D’INVERNO, QUANDO TUTTI SENTIVANO FREDDO E RESTAVANO BEN VOLENTIERI DENTRO I METRO’. SPESSO NON CHIEDEVA NEANCHE L’ELEMOSINA, I SUOI OCCHIETTI DOLCI INTENERIVANO ANCHE I CUORI PIU’ DURI E SPESSO SCENDEVA DAI METRO’ DOVE AVEVA DORMITO PER TUTTO IL VIAGGIO CON QUALCHE SPICCIOLO IN TASCA; ANIME PIE CHE LASCIAVANO CADERE QUALCHE MONETA IN QUELLA GIACCA BUCATA E QUALCUNO O QUALCOSA MIRACOLOSAMENTE LI TRATTENEVA. HOLE ERA UNO STRANO FIGURO A VOLTE SI FACEVA SERIO, IN ALCUNI CASI SEMBRAVA ADDIRITTURA OSSERVARE COSE INESISTENTI. COME DAVANTI SUOI OCCHI SI MATERIALIZZASSERO FANTASMI .LA GENTE DICEVA CHE ERA UN PO’ PAZZO MA NOI BAMBINI SAPPIAMO CHE E’ UNA MENZOGNA .E QUEL 07/09/71 NE AVEMMO LA CONFERMA , E PURTROPPO ANCHE TROPPO IN FRETTA .LO VEDEMMO ARRIVARE SEMPRE IN QUEL SUO SOLITO MODO CON QUELL’ ARIA ALIENA VICINO AL NOSTRO CAMPO DI BATTAGLIA , CHE POI ERA CASA SUA .LA DISCARICA QUEL GIORNO AVEVA ASSUNTO AI NOSTRI OCCHI UN ALONE STRANO NELL’ARIA NON SI ANNUSAVA NESSUN MIASMA , E POI NON OLEZZAVANO NEANCHE LE CAROGNE DEI CANI MORTI AI BORDI DI QUELL’INFAUSTO CAMPO .TUTTO SEMBRAVA SOTTO UN INCANTESIMO , NON AVEVAMO VOGLIA DI GIOCARE E FISSAVAMO UNA STRANA RUOTA DI CAMION DA DOVE USCIVA UN LIEVE BAGLIORE , COME SE QUALCUNO VI AVESSE APPICCATO UN PICCOLO INCENDIO DENTRO .E ASPETTAVAMO QUALCOSA DI INEVITABILE DI TREMENDO O MERAVIGLIOSO :CHE SI REALIZZASSE L’ IMPOSSIBILE !?CAPIMMO CHE HOLE ERA IL PEZZO MANCANTE DI QUESTO PUZZLE E CAPIMMO TUTTO MEGLIO QUANDO ARRIVO’ .
SI DIRESSE LENTAMENTE VERSO QUELLA RUOTA E SI FERMO’ DAVANTI A QUESTA , A CIRCA 10 M.T , TRA I ROTTAMI DI 1000 AUTOMOBILI .IMPROVVISAMENTE IL BAGLIORE AUMENTO ‘ E UN ALTISSIMO FASCIO DI LUCE SALI’ IN CIELO COME UN FUNGO ATOMICO E CI FU ‘ UN GRAN BOATO DI UNA GROSSA ESPLOSIONE -QUANDO HOLE ENTRO’ NELLA BUCA DELLA RUOTA , E SCOMPARVE PORTANDOSI PER SEMPRE CON SE IL GROSSO FASCIO DI LUCE , LE AUTO -CHE IN QUEL VORTICE PAREVANO ASPIRATE COME DURANTE UN CICLONE – CON TUTTA LA SPAZZATURA E LE CAROGNE DI CANI E GATTI , CON TUTTI GLI STRACCI E LA SOZZURA DI QUEL POSTO. HOLE CI LASCIO ‘ TUTTO SOLI CON UN BELLISSIMO CERCHIO DI TERRA DOVE CRESCEVANO MARGHERITE E VIOLE , E CON UN GROSSO BUCO NEL CUORE: IL RICORDO DI UN ‘ ANIMA INNOCENTE.
Salvo Lo Mascolo
Hole
HOLE STRANO NOME, NON SI RIUSCIVA A CAPIRE SE ERA UN SOPRANNOME O IL VERO NOME DI