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Fiume pagano – Laura Costantini e Loredana Falcone

3 min read
Introduzione delleautrici
Foto di copertina edi quarta
di MaurizioDistefano
Historica Edizioni
Narrativa romanzo
Pagg. 239
ISBN 9788896656099
Prezzo€ 15,00 

Vestali in giallo 

Questa volta le duesimpatiche narratrici romane hanno voluto giocare in casa, in una città eternain cui il desiderio di alcuni di rivederla come Caput mundi si confondecon la nebbia di un febbraio che ricorda un po’ Milano.
La scelta del luogodi residenza, imposta peraltro dalla tematica, ha giovato indubbiamente allanarrazione, con la riscoperta di aspetti meno turistici di Roma e più pregnantiper la sua popolazione.
Accadono cosestrane in quei giorni di carnevale, con clochard che si buttano giù dai ponti,affogando miseramente nel Tevere, indotti al suicidio da una misteriosa figurafemminile, una donna velata che aspira a restaurare il culto per la dea Vesta.Se consideriamo poi che esiste un’associazione culturale, la Brigata Coclite, che si prefigge di rivalutare il ruolo di Roma, offuscato  dal Papato, cisono tutti i motivi per pensare che stia divampando un neopaganesimo.
I suicidi sisusseguono, senza che riescano a venire a capo dell’indagine un simpaticogiornalista, Nemo Rossini, e un maresciallo dei carabinieri, QuirinoVergassola. Ma è interessata anche un’altra persona, Monica, bella, ricca, cheopera nel volontariato a sostegno dei senza tetto, soprattutto per cercare ilpadre, fuggito da casa quando ancora lei era piccola e diventato uno di queidiseredati.
Combattuta fra dueuomini, il portiere Claudio e Attilio, il capo della Brigata Coclite, finiscecon il diventare l’effettiva protagonista, pur senza che gli altri che honominato si limitino ad essere dei semplici comprimari.
La scritturaveloce, i continui colpi di scena, alcuni argomenti di estremo interesse appenasfiorati per non intaccare l’agilità della narrazione risultano godibilissimi,facendo passare un po’ in secondo piano la ricerca del colpevole, che ho capitoperaltro chi era già a metà libro, senza tuttavia che ciò facesse venir meno lamia attenzione per il romanzo.
Credo che leautrici abbiano inteso soprattutto fornire un’opera di agevole e piacevolelettura, un giallo con cui trascorrere alcune ore in spiaggia sottol’ombrellone o in casa, accomodati in poltrona, cullati dall’aria condizionata.
Nonostante ciòhanno voluto inserire elementi tipici di altri generi, in un curioso e riuscitococktail che amplifica i potenziali lettori.
Così, chi ama lestorie d’amore o per chi si appassiona a vicende di figli che desideranoritrovare i genitori qui troverà pane per i suoi denti. Non manca anche un po’di horror, considerato che i suicidi hanno marchiato a fuoco sul petto alcunelettere latine, che sono sillabe di Animula vagula blandula, la poesia scrittain punto di morte dall’imperatore Adriano. Magari c’entrano poco con la vicendai bellissimi versi, ma sono una nota che impreziosisce il romanzo e faconoscere a quei lettori che l’ignoravano una delle più belle liriche, non solodell’antichità.
Non aggiungo altro,se non la raccomandazione di leggerlo, perché ne sarete soddisfatti.
 
Laura Costantini e Loredana Falcone scrivono insiemeda più anni di quanti piaccia loro ricordare. Un sodalizio nato sui banchi discuola e mai interrotto, nonostante impegni familiari e professionali.
Laura Costantini ha intrapreso la carrieradi giornalista.
Loredana Falcone quella non meno irta didifficoltà della mamma.
Laura Costantini ha spaziato dai quotidiani(Il Secolo XIX) ai settimanali (OGGI, CHI, GENTE) per approdare nel 2003 nellaredazione del programma di RaiUno LA VITA IN DIRETTA. Ma trova comunque iltempo per continuare a seguire, insieme a Loredana, i sentieri della fantasia.
Madri letterariamente parlandofecondissime, Laura e Loredana hanno dato ai loro romanzi un centro di gravitàpermanente: le donne. Ognuno dei loro libri nasce, cresce e si sviluppa sempreintorno a figure femminili che vengono esaminate, amate, sviscerate attraversoepoche e ambientazioni le più diverse.

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