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Il longobardo – Marco Salvador

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Edizioni Piemme
Narrativa romanzo storico
Pagg. 411
ISBN: 9788856603057
Prezzo: € 11,00

Infine spirò. Era l’ora seconda della notte, a cavallo fra il terzo e il quarto giorno di giugno dell’anno 652, indizione decima, quarantasettesimo dalla nascita di Rotari a Brescia, diciassettesimo del suo regno, seconda domenica dopo Pentecoste.
Così è descritta la morte del grande Rotari dal fedele amico Stiliano nel bellissimo romanzo storico di Marco Salvador.
Se La vendetta del longobardo mi era piaciuto al punto di desiderare di leggere gli altri due volumi della trilogia, questo – il primo – è affascinante e avvincente dalla prima all’ultima pagina.
Attraverso il diario di Stiliano abbiamo una visione completa e quanto mai esauriente del mondo longobardo, nell’epoca in cui, grazie a Rotari, fu all’apice del suo splendore.
Le vicende si snodano incessanti come in una saga, fra colpi di scena ben congegnati, trame e congiure di palazzo, guerre sanguinose, diatribe religiose e amori anche platonici.
Non voglio fare un sunto della trama, che peraltro risulterebbe assai difficile, anche per non togliere al lettore il piacere di una continua scoperta. Personalmente ho apprezzato la tecnica usata dall’autore, capace di fornire indicazioni indispensabili affinché sia poi lasciata alla fantasia di ognuno l’immagine del fatto e a proposito di immagini questo romanzo ha il sapore di un affresco che corre lungo tutte le pareti di una cappella per confluire là dov’è iniziato, il tabernacolo dove è conservato il Santissimo Sacramento.
I personaggi sono delineati in modo assai pregevole, nei loro pregi e nei loro difetti e sembrano prendere vita emergendo dalle pagine. Così, accanto a Stiliano, siriano d’origine divenuto longobardo per meriti, e a Rotari, virile e possente, splende la figura di Gaila, la sposa di Rotari, emblema della dolcezza femminile, una donna per due uomini, ma solo uno ne ha l’amore, cioè il re, mentre l’altro vivrà nel suo affetto.
Se ci sono scene anche truci, scontri brutali in battaglia, terre lorde di sangue, non mancano descrizioni di paesaggi incantevoli, afflati amorosi e anche intensi approfondimenti di carattere religioso;  in ogni caso gli inserimenti sono appropriati e mai fuori posto, in un equilibrio che riesce a mantenere un ritmo alto, solo intervallato ogni tanto da riflessioni che non rallentano, ma danno respiro a un lettore che si sentirebbe portato a correre, divorando le 411 pagine. E’ un po’ quello che ho fatto io, ma poi inevitabilmente ho avvertito la necessità di una seconda rilettura e se dico che è risultata altrettanto appagante della prima è possibile comprendere il perché ho prima definito Il longobardo un romanzo affascinante e avvincente.
Appena possibile reperirò l’ultimo della trilogia, L’ultimo longobardo, ma già anticipo che di Marco Salvador è in uscita a febbraio, sempre per i tipi della Piemme, La palude degli eroi, romanzo che riguarda un’epoca successiva di circa 5 secoli con protagonista il famoso Ezzelino da Romano.
 
Marco Salvador nasce il 10 novembre 1948 a San Lorenzo di Arzene (PN), dove tuttora vive. Ha pubblicato numerosi saggi sulle comunità rurali nel medioevo e sulle giurisdizioni feudali minori. Inoltre ha scritto cinque romanzi: Il longobardo (Piemme, 1^ Edizione 2004, 2^ Edizione 2008),  La vendetta del longobardo (Piemme, 2005), L’ultimo longobardo (Piemme, 2006), La casa del quarto comandamento (Fernandel, 2004) e Il maestro di giustizia (Fernandel, 2007). 

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