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L’età del dubbio – Andrea Camilleri

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Sellerio Editore

Un uomo viene rinvenuto morto, con il volto sfregiato, sopra un canotto, ucciso con il veleno per topi. A recuperare il corpo è l’equipaggio dello yacht Vanna. Uno “strano” equipaggio composto dalla proprietaria, l’eccentrica signora Livia Giovannini, dal capitano Sperlì e da quattro uomini. Nel porto di Vigàta vi è anche ormeggiata, da diversi giorni, una seconda imbarcazione ” L’asso di cuori”. Montalbano vorrebbe che l’inchiesta venisse affidata ad altri, ma il “caso” è di sua competenza e, stancamente, inizia ad indagare per accertare l’identità dell’uomo. Si imbatte in un tenente della Capitaneria di Porto, il tenente Laura Belladonna, omaggio a Petrarca, ed è subito colpo di fulmine. I due si innamorano, sono ” costretti” a trascorrere intere giornate perché indagano sullo stesso caso, ma altri eventi movimentano la già difficile inchiesta come l’omicidio del magrebino Ahmed Chaikri, uno dei membri dell’equipaggio, la voglia della Giovannini di lasciare Vigàta, il fatto che, poco prima dell’arrivo del “Vanna”, il commissario aveva incontrato (casualmente?) una donna, Anna Digiulio che si era presentata come nipote della proprietaria dell’imbarcazione seminando nel commissario dubbi. Dubbi e perplessità che Montalbano fa propri: chi è la signora ereditiera che gira il mondo a bordo della grande imbarcazione? Perché, prima di essere ucciso, Chaikri, che aveva inveito contro alcuni suoi uomini, viene immediatamente rilasciato? E’ un informatore? che c’entra l’antiterrorismo con la signora Giovannini? Chi sono i componenti dell ‘Asso di cuori che salgono a bordo del “Vanna? . Domande alle quali l’antieroe creato dallo scrittore siciliano deve dare delle risposte certe, così come deve darsi risposte certe in merito al rapporto con Laura. La giovane le piace molto, entra in crisi , si domanda se un uomo a 58 anni può innamorarsi di una donna molto più giovane e perdere la testa. E’ L”età del dubbio” mentre Livia è sempre più lontana, sia fisicamente che mentalmente, dai suoi pensieri. L’indagine sarà svolta con la stessa solerzia di sempre, Mimì Augello, sempre su suggerimento del commissario, salirà a bordo della grande barca, conquisterà i favori sessuali e non della Giovannini che gli confiderà le illecite attività svolte. Il bliz è pronto; scatterà prima che le due imbarcazioni lasceranno il porto di Vigàta, ma il prezzo da pagare sarà per Montalbano e per Laura molto forte, pesante. . Si sorride, come sempre, in questo libro, con Catarella, i dialoghi surreali con il medico legale Pasquano, ma Camilleri non tralascia l’ideologia. Scrive che “gli extracomunitari sono, come affermava Elio Vittorini, i dolori del mondo”, critica i campi di accoglienza, soprattutto toglie la maschera e la corazza al suo eroe. Lo rende più umano, fragile, e la scena finale con il nostro davanti l’ospedale che vede piangere Garruffo è molto poetica.

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