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Presentazione de ”Il giorno in più” di Fabio Volo

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Martedì 5 Febbraio, alle ore 21, Fabio Volo presenta il suo ultimo Libro “IL GIORNO IN PIU” al Teatro La Venere di Savignano Sul Panaro di Modena, in una serata organizzata dalla libreria La Quercia dell’Elfo.
Il Teatro è pieno stracolmo, con ragazze in trepida attesa, quasi “scalpitanti”. Entra sul palco, e insieme al presentatore si siede sul divano bianco. Saluta il pubblico (composto principalmente da un pubblico femminile dai 20 a 60 anni) e comincia a parlare del libro, che è stato scritto durante il suo viaggio a New York. Sottolineando come quella sia davvero una città al passo con i tempi, con un vivere quotidiano ben diverso da quello del nostro paese, che vede arrivare le “novità” dall’America, un po’ come se là ci fosse il futuro, qui il passato.
Racconta che nei suoi libri c’e’ sempre una parte che lo riguarda, un personaggio dietro al quale “camuffarsi”, anche se rivela che in questo libro non  è il protagonista, e quanto non possa mai mancare l’influenza data dall’essere cresciuto in una famiglia normalissima di Brescia, con il padre panettiere. Per spezzare il monologo e coinvolgere il pubblico, scherza e chiede se ha mai detto di aver fatto anche lui questo lavoro (ogni fan di Fabio Volo, se lo sente ricordare in ogni occasione), che suo padre ha visto per la prima volta una puntata di “LE IENE”  (Trasmissione di Italia 1) solo dopo tre anni che ne era uno dei componenti, e che si giustificava dicendo che dovendosi alzare presto la mattina, doveva andare a letto presto “e che tanto so che sei bravo!”. Sua madre invece, racconta, è sempre preoccupata delle uscite dei suoi libri, perché pensa sempre che la gente possa poi immaginare che lei sia come la mamma del protagonista dei suoi romanzi, e dice che lei è ancora “una donna comune, che non si trucca” e che va a fare la spesa tutte le mattine.
Poi viene il lato meno conosciuto di Fabio, quello quasi filosofico, quando spiega il suo punto di vista sulla famiglia sottolineando come per lui l’amore tra due persone, non deve per forza sfociare in un figlio, spiegando che per questa cosa, ci vuole amore per il figlio e non solo tra le due persone. Scherza proponendo che anche per il matrimonio ci vorrebbe un rinnovo ogni 5 anni, in modo che il matrimonio non sia la tomba dell’amore.
Fa un breve discorso su quello che è per lui la religione, spiegando che si definisce un grande FAN di Gesù, esponendo il suo personale pensiero in merito.
Poi si aprono le domande del pubblico, una ragazza chiede spiegazioni sul termine “trombamico” che viene utilizzato in un precedente libro, usato per quella condizione in cui non si è né solo amici, né fidanzati, e scherza dicendo che a New York è più semplice: quando si esce con una persona, bisogna quasi dichiarare subito se è una uscita “date” (appuntamento “ufficiale”) o un “touch and go” (toccata e fuga)
Un ragazzo chiede quali libri consiglia di leggere ai giovani o quali per lui siano stati importanti per la crescita, e tra quelli che elenca i più inaspettati sono forse “La Divina Commedia” e “Il Vangelo”.
Un altro ragazzo chiede quale consiglio pratico potrebbe dare ai giovani per crescere, e risponde “Viaggiare, o meglio vivere all’estero”. Precisa che un giornalista gli aveva fatto presente che è facile per lui che viaggia a spese delle emittenti televisive… ma prontamente, sottolinea che i ragazzi italiani all’estero che ha incontrato nelle trasmissioni in giro per il mondo (Italo-Spagnolo, Italo-Francese su MTV) erano tutti ragazzi comuni, non figli di papà, sostenendo che i soldi servono solo per andare all’estero “in vacanza”, ma che è diverso se invece si va là alla ricerca di un lavoro temporaneo che ne copra le spese. E aggiunge che se la vita che vivi ti sta stretta, ti senti come in gabbia, e se il tuo vero obiettivo  è cambiarla, uscirne, non devi cominciare ad arredartela… o corri il rischio di poi fartela piacere così come la hai personalizzata.
Poi arriva il momento dei saluti, e inizia la richiesta di autografi… bè, complimenti a Fabio, che si è soffermato fino all’ultima persona, e che ha baciato e firmato per quasi un’ora.

“Sveglia, caffè, tram, ufficio, palestra, pizza-cine-letto. Giornate sempre uguali, scandite da appuntamenti che, alla fine, si assomigliano tutti, persi nel cielo grigio di una metropoli che non sa più sorridere. È la vita di Giacomo, uno che non si è mai fatto troppe domande, che è andato incontro agli avvenimenti rimanendo sempre in superficie. Un giorno, però, Giacomo incontra sul tram una sconosciuta, e se la ritrova davanti il giorno dopo, e quello dopo ancora. Per mesi. E così, quelle tre fermate lungo il tragitto per andare in ufficio diventano un appuntamento importante della giornata. O meglio, diventano “l’appuntamento”. Ma la sconosciuta ha un destino che la porterà lontano, in un’altra città. E Giacomo? Lui per la prima volta nella vita decide di non rimanere in superficie, di prendersi anche il rischio di diventare ridicolo, e parte all’inseguimento di un sogno. È l’inizio di un gioco, incredibile e coinvolgente, che improvvisamente sarà interrotto, e che porterà i due fino a un punto di non ritorno, per scoprire se vale la pena, nella vita, di giocare fino in fondo. L’amore, l’amicizia, il viaggio, i dubbi, le scelte, più una dose di gioco e sana incoscienza, una miscela dei tutti i grandi temi e le piccole sfumature care a Volo e ai suoi lettori.”
“IL GIORNO IN PIU”
DI FABIO VOLO
ARNOLDO MONDADORI EDITORE S.P.A.
DICEMBRE 2007
15,50€

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