gioco per 2-4 persone
Autori: James Ernest & Tom Jolly
Editore: Cheapass Games (www.cheapass.com)
Quando si sta aspettando l’arrivo dell’ultimo ritardatario per la partita, oppure ci si vuole rilassare dopo aver giocato una partita ad un titolo molto “corposo”, non c’è niente di meglio di una partitina a qualche gioco semplice e rapido (il cosiddetto “filler”, o “riempitivo”); tra gli innumerevoli titoli che si possono trovare in questa categoria, questa volta vi propongo qualcosa che, oltre a giocarsi in meno di dieci minuti, ha come caratteristica principale il fatto che si gioca tutti contemporaneamente, senza suddivisione in turni (alla “velocità della luce”, “Light Speed”, per l’appunto).
Aprendo la busta (sì, il gioco si compra in una busta con ziplock) troviamo, secondo la tradizione minimalista (ed economica) della Cheapass:
– un mazzo di carte astronave (quattro set di dieci astronavi ognuna),
– due carte asteroide,
– il regolamento.
Come in tanti altri giochi della Cheapass, per giocare è necessario procurarsi altri componenti, ovvero un set di quindici segnalini per ogni giocatore, più un ulteriore set di segnalini per i minerali dell’asteroide (ogni set deve essere di colore differente) e uno spago per valutare i colpi dei laser (va bene anche un righello o un metro). C’è da rilevare che le carte, a differenza di altri titoli Cheapass, sono a colori.
All’inizio della partita si piazza una carta asteroide al centro del tavolo con i suoi quindici segnalini sopra, poi ogni giocatore riceve il suo set di carte e segnalini; le carte vanno mischiate e tenute a faccia in giù in una mano, al via tutti i giocatori devono piazzare le proprie carte sul tavolo (usando l’altra mano), cercando di mirare con i laser alle altre astronavi e soprattutto all’asteroide (e anche cercando di non farsi male); una volta piazzata una carta non la si può più spostare e si finisce quando il primo giocatore che esaurisce le carte dice “Stop”; chi ha ancora una carta nella mano con cui le piazzava può decidere se metterla o tenerla. C’è da notare che questa fase dura al massimo una ventina di secondi, dopodiché c’è la risoluzione e il conteggio dei punti; altra avvertenza: sono sconsigliati i tavoli lisci, l’ideale sarebbe giocare sopra un panno di stoffa (chi ha detto un biliardo?) per evitare che le carte scivolino o si spostino durante il piazzamento.
Le carte astronave hanno un numero (da uno a dieci) che indica l’ordine con cui fanno fuoco i loro laser (sempre indicati sulle carte con un raggio di tre differenti spessori). Partendo dalle astronavi col numero uno vanno controllati tutti i laser prolungando il raggio con il righello finché non colpisce un bersaglio (o esce dal tavolo); a seconda della potenza il laser può causare uno, due o tre danni al bersaglio, se è un’altra astronave si mette un numero corrispondente di segnalini sulla carta bersaglio, mentre se è l’asteroide si prendono altrettanti segnalini minerale e li si mettono sull’astronave che ha fatto fuoco. Ogni astronave ha una resistenza (da uno a quattro) indicata sulla carta e se riceve altrettanti danni esplode e viene eliminata dal gioco (anche se non ha ancora fatto fuoco); in più, possono essere presenti degli scudi che annullano i laser che colpiscono l’astronave lungo il perimetro protetto. Quando un’astronave viene eliminata la carta va data al giocatore che ha causato il maggior numero di danni (si controlla con il colore dei segnalini danno che ha ricevuto) e gli darà un punto in più nel punteggio finale (a meno che non sia una propria nave, in tal caso il punto sarà negativo).
Due precisazioni: al quindicesimo minerale estratto l’asteroide viene rimosso (è stato completamente disintegrato), mentre quando viene distrutta un’astronave che ha segnalini minerale questi vanno eliminati (a meno che non si giochi con la variante che possono essere recuperati dall’astronave che ha causato la sua distruzione).
Una volta che si sono controllate tutte le astronavi viene assegnato un punto per ogni astronave avversaria distrutta che si possiede e uno per ogni segnalino minerali sulle proprie e si dichiara vincitore il giocatore con il totale più elevato. Fine, si possono raccogliere le carte, e tutto in meno di dieci minuti!
Un gioco sicuramente non adatto ai lenti pensatori: qui si deve usare colpo d’occhio, intuito e rapidità di mano; si potrebbe pensare di piazzare le astronavi vicino all’asteroide, per essere sicuri di raccogliere i minerali, ma si è anche più esposti ai colpi altrui. Stare lontano è più sicuro, ma si rischia di non riuscire a “centrare” il bersaglio, infatti non è così semplice come sembra orientare una carta con due o tre laser sopra nelle direzioni corrette oltre una certa distanza (e centrare una propria astronave è tutt’altro che infrequente).
In pratica è un gioco senza difetti: ben realizzato, rapido, semplice ed originale (e sta in poco posto), negli USA viene venduto per la ridicola cifra di cinque dollari (con le spese di importazione e qualche ricarico qui lo si paga sicuramente di più, ma sono cifre abbordabilissime). E tutto grazie alla filosofia Cheapass: è inutile far pagare all’acquirente per qualcosa che sicuramente può trovare in una scatola che ha già, come, in questo caso, segnalini o righelli.