KULT Underground

una della più "antiche" e-zine italiane – attiva dal 1994

Keep The Heroes Out!

8 min read


gioco per 1-6 persone
Autore: Luís Brueh
Editore: Brueh Games (www.luisbrueh.com)

I dungeon crawler sono una tipologia di giochi che ormai comprende decine e decine di titoli, con svariate ambientazioni (anche se quella fantasy è quella più gettonata), con diverse gradazioni di complessità e numero di giocatori, che si suddividono tipicamente in due modalità: uno-contro-molti o cooperativa, a seconda che il ruolo del gestore del dungeon sia svolto da un giocatore (che giocherà contro gli altri o farà da arbitro) o dal regolamento. A differenza di quasi tutti questi titoli, questo “Tenete lontani gli eroi!” mette i giocatori nei panni dei gestori del dungeon (come in “Dungeon Lords”, il capostipite del genere) o, meglio, li mette nei panni di uno dei tanti clan di mostri che li popolano, che devono affrontare una sequenza praticamente interminabile di “eroi” che entrano nel dungeon e combattono contro i suoi abitanti con l’unico scopo di arraffare il maggior numero di tesori possibile.
Questo gioco è stato inizialmente pubblicato attraverso una campagna di raccolta fondi su Kickstarter che ha raccolto poco più di 465.000$ da 6.641 sostenitori, dopodiché è diventato disponibile anche per l’acquisto nei normali canali di vendita. Successivamente è stata fatta una seconda campagna (abbastanza recentemente, con consegna che avverrà tra alcuni mesi), dove è stato riproposto tutto il materiale della prima, assieme ad una nuova espansione (“Boss Battles”), campagna che ha raccolto quasi 600.000$ da 7.185 sostenitori, segno che il gioco è stato apprezzato e continua ad essere sostenuto. Ma vediamo nel dettaglio come è stato realizzato…
La scatola è di dimensioni standard (quadrata, come quella de “I Coloni di Catan”), e contiene:
– tessere per formare l’area di gioco,
– pedine di legno per i mostri,
– tessere di cartoncino,
– vari mazzi di carte,
– il regolamento e il libro degli scenari (in inglese).
I componenti sono di buon livello, le tessere e le carte sono ben illustrate (dallo stesso autore del gioco, con uno stile fumettoso e molto colorato) e quest’ultime sono telate; le pedine di legno (che rappresentano i mostri) sono di grande formato (cosa che le rende facili da manipolare), e decisamente “coccolose” (senza eccezioni, melme e poltergeist compresi). Le carte verranno manipolate continuamente, quindi conviene sicuramente imbustarle. Non ci sono scritte sulle carte (vengono utilizzati solo numeri e simboli) quindi è sufficiente che un giocatore abbia letto il regolamento per poterlo spiegare agli altri.
Per preparare una partita, va scelto uno degli scenari presenti nel libro apposito, che indica come vanno posizionate le tessere per costruire il dungeon, poi vanno mischiate insieme le carte dei mostri, pozioni, equipaggiamento e pergamene, che formano il mazzo del bottino, dopodiché se ne scoprono cinque a faccia in su. Vanno mischiati a faccia in giù i segnalini dei tesori, si mischiano le carte degli eroi assieme alle carte dello scenario che si sta giocando e si prepara il mazzo di pesca della gilda. A questo punto ogni giocatore sceglie un clan, prendendo la carta, il mazzo di pesca (si pesca una mano iniziale di cinque carte) e i segnalini relativi, la carta indica una stanza, e quanti segnalini vi vanno piazzati dentro. Prima di iniziare va deciso il livello di difficoltà, fra i tre possibili (questo determina quante carte gilda vanno pescate alla fine del turno di ogni giocatore). Infine, il giocatore che ha meno segnalini mostro prende il segnalino del giocatore attivo e si può iniziare.
Il turno di un giocatore è suddiviso in cinque fasi:
– si giocano le carte dalla propria mano, mettendole nella propria area di gioco e attivandone i vari effetti,
– si può scartare una carta dalla propria mano per scartare una o più carte bottino, e scoprirne altrettante (questa operazione può essere ripetuta più volte, ma ogni volta va scartata una carta dalla mano),
– si scartano le carte dall’area di gioco e si ripristina a cinque la propria mano,
– in base alla difficoltà si pesca e si attiva un certo numero di carte gilda; quando il mazzo si esaurisce per la prima volta vanno rimischiate tutte le carte gilda e inizia la seconda ondata; quando si esaurisce per la seconda volta la partita termina con la vittoria dei giocatori,
– il segnalino del giocatore attivo viene passato al giocatore di sinistra e si inizia un nuovo turno.
Le azioni, che vengono svolte quando si gioca la carta relativa, sono le seguenti:
– pescare una carta,
– attivare l’abilità speciale del clan o di una stanza,
– muovere un mostro da una stanza ad una adiacente (collegata da un passaggio),
– attaccare un eroe nella stessa stanza, causandogli un danno (se la salute dell’eroe va a zero, va eliminato),
– attaccare un eroe a distanza (da una stanza ad un’altra, collegata da un passaggio),
– piazzare una risorsa,
– difendersi (si abbassa di uno il danno causato da un eroe),
– piazzare una trappola in una stanza che contiene un mostro,
– piazzare un portale in una stanza che contiene un mostro,
– fare una imboscata, piazzando il numero di mostri indicato dalla carta,
Ogni carta può riportare un’azione singola, più azioni dalle quali ne va scelta una, oppure una azione che si può scegliere se si rispetta una condizione (come ad esempio scartare una risorsa).
Quando viene pescata una carta gilda, si piazza un eroe nella stanza indicata, e si attiva il potete speciale dell’eroe, ovvero:
– arciere, si ferisce un mostro in una stanza adiacente collegata (se la salute del mostro va a zero, va eliminato),
– guerriero: si scartano fino a due risorse presenti nella stanza,
– ladro: si scarta una trappola presente nella stanza,
– mago: se piazzato nella prigione, riattiva tutti gli eroi presenti (ovvero, li fa fuggire dalla prigione).
Successivamente, se sono presenti delle trappole nella stanza, si scarta una trappola e un eroe; dopodiché:
– se sono presenti eroi non attivi nella stessa stanza, vanno tutti riattivati,
– se sono presenti mostri nella stessa stanza, ogni eroe causa una ferita ad un mostro,
– se non ci sono mostri nella stanza, e sono presenti dei tesori, e gli eroi sono in numero pari al valore del tesoro, il tesoro viene saccheggiato (si gira la tessera e si attiva il relativo potere); se invece non ci sono eroi a sufficienza per saccheggiare il tesoro, allora gli eroi aspetteranno qui che ne arrivino altri,
– infine, se non ci sono tesori nella stanza, allora gli eroi si muoveranno nella stanza successiva (seguendo le frecce), ripetendo i passaggi (trappole, attivazione, attacco, saccheggio ed eventuale movimento).
Tutti questi passaggi andranno ripetuti per tutte le carte gilda che vanno pescate nella fase (notare che tra queste sono presenti anche carte avventura, che andranno risolte in base alle regole particolari dello scenario che si sta giocando). Se in un qualunque momento viene saccheggiato il tesoro di valore quattro, la partita è persa; se questo non avviene e vengono risolte tutte le carte gilda di questo turno, si può procedere con il turno del giocatore successivo.
Per il solitario non c’è alcuna eccezione al regolamento, che funziona esattamente nello stesso modo. Per quanto riguarda gli scenari, è possibile giocare in due modalità:
– partita singola, scegliendo uno scenario qualsiasi tra i venti presenti,
– campagna: nel regolamento sono elencate cinque capitoli, ognuno delle quali è composto da quattro scenari, dove l’unica regola particolare da adottare è quella di scartare tante carte dalla mano iniziale quanti sono gli scenari del capitolo corrente che non si è riusciti a vincere. Se si riesce a vincere l’ultimo scenario di ogni capitolo si sbloccherà una abilità speciale che potrà essere utilizzata per il resto della campagna.
Le regole possono sembrare complicate, ma basta una partita (o alcuni turni, dato che all’inizio la sconfitta è un esito praticamente certo) per capire il flusso del gioco e procedere in modo più spedito, districandosi tra le varie icone presenti sulle carte e sulle tessere della plancia. sotto questo punto di vista è molto utile il capitolo del regolamento che fa un esempio di un turno completo (con varie illustrazioni). Del resto, il flusso del gioco è apparentemente lineare: si giocano, una alla volta, le carte che si hanno in mano, dopodiché si pescano e si risolvono una alla volta le carte Eroe (nel numero indicato dalla difficoltà e dalla ondata in cui ci si trova), e poi si passa al giocatore successivo. Probabilmente la parte più complessa è quella di risoluzione di una carta Eroe, bisogna seguire con attenzione le varie fasi, considerando anche il fatto che che le azioni degli Eroi appena piazzati possono portare alla riattivazione degli Eroi già presenti (in una serie di effetti a cascata che, se incontrollata, può portare rapidamente alla sconfitta). A questo proposito è utilissimo il diagramma di flusso che si trova in fondo al libro degli scenari, è sufficiente seguirlo e contiene tutte le informazioni necessarie per completare le azioni degli eroi.
Per quanto riguarda la difficoltà, notare che (se si è in più giocatori) questa dipende anche dall’assortimento di clan che si è scelto; infatti, a parte il numero di mostri da cui sono costituiti, i clan si possono dividere in tre categorie:
– combattenti (drago, uomini lucertola e gnoll): in grado di eliminare un gran numero di eroi,
– difensori (melme, scheletri e ratti): più adatti a proteggere i tesori e gli altri mostri,
– supporto (folletti, poltergeist e streghe): con i quali è più facile ottenere nuove carte.
Se si gioca in più persone è meglio usare clan di più tipologie, in modo da avere un bilanciamento tra le varie capacità, mentre se si gioca in solitario è meglio puntare a migliorare le capacità mancanti nel clan che si è scelto, attraverso l’acquisizione di carte adatte. Poi la gestione di un clan non è complessa, per cui è possibile anche per un solo giocatore utilizzarne due (o più, a seconda del vostro livello di concentrazione).
Per quanto riguarda la varietà, con il solo gioco base abbiamo venti scenari, ognuno dei quali verrà giocato in modo differente a seconda di quali combinazioni di clan si siano utilizzati; quindi, partiamo già con un buon livello di variabilità.
Per questo gioco sono state prodotte diverse espansioni, queste proposte nella prima campagna:
– Guild Master’s Revenge: che dà la possibilità ad un quinto giocatore di gestire gli eroi,
– The Great Dreamer: che contiene una nuova fazione giocante, ovvero il Grande Cthulhu (sempre in versione coccolosa).
E queste sono state proposte nella seconda campagna:
– Boss Battles: con eroi alle prime armi (per abbassare il livello di difficoltà), e mostri che dovranno essere combattuti dai giocatori (che, in caso abbiano successo, potranno essere controllati),
– The Sparkling Guardian: che contiene una nuova fazione giocante, ovvero un magico unicorno dai colori dell’arcobaleno.
In conclusione, abbiamo un bel gioco cooperativo con ambientazione fantasy (e dungeon crawler) e dalla splendida veste grafica, che può giocare tutta la famiglia, con un discreto livello di difficoltà (e quindi sfidante), una buona rigiocabilità (con tanta varietà), il tutto ad un costo accettabile vista la qualità e il numero di ore di divertimento che garantisce. E scoprirete che, nonostante l’avvertimento del titolo, sia molto difficile riuscire a tenere lontani questi “valorosi” e “indomiti” eroi (ma sicuramente molto attaccati al vil denaro).

Altri articoli correlati

6 min read

Commenta