(Editrice UNI Service)
In una poesia ci può attrarre l’armonia, la dolcezza dell’esposizione, oppure anche la forza, quando questa è talmente vitale da esserci trasmessa fin dai primi versi.
Normalmente se c’è dolcezza non c’è forza, e viceversa, ed è quindi assai raro trovare l’una e l’altra fuse insieme in un sapiente equilibrio.
Gabriel Impaglione, con “Carte di Sardinia” è riuscito in questa difficilissima impresa. In questa splendida silloge, edita dalla UNI Service di Trento, troviamo così la forza dell’impegno politico e sociale e la dolce malinconia di un esule, che è riuscito a calarsi nei panni di un migrante della terra di Sardegna.
E’ un canto il suo, a volte impetuoso, altre sommesso, con il quale riesce a trasmetterci le emozioni proprie di chi ha dovuto lasciare il paese natio, e con esso un angolo del suo cuore. Che questo paese si chiami Sardegna, o invece Argentina, poco cambia, perché l’uomo, il suo io, ha gli stessi sentimenti sotto ogni latitudine.
E’ un peccato che il mio spagnolo sia assai limitato, perché la traduzione in italiano a fianco di ogni lirica, per quanto valida, efficace, finisce inevitabilmente per ridurre la componente armonica della lingua originale.
E allora do un consiglio: leggete prima ogni brano in italiano e poi volgete lo sguardo all’originaria versione in spagnolo. Liberi dall’interpretazione concettuale potrete apprezzare il meraviglioso equilibrio dei suoni, l’armonia diffusa che promana dai versi, in una sorta di compendio musicale di forza e dolcezza.
L’elegante e pratica veste tipografica ci agevola in questo esercizio, da cui, assicuro, si esce straordinariamente rasserenati e, quel che più conta, in uno stato di grazia del tutto particolare, come di chi sa che dalla lettura ha arricchito l’animo e la mente.
L’autore
Gabriel Impaglione (BsAs.1958) poeta e giornalista argentino.