(Chimera Edizioni – www.chimeraedizioni.it)
In Italia ci sono più case editrice che lettori e da quando è scoppiato il boom di internet il fenomeno è in vertiginoso aumento, anche se non tutte le case editrici sono uguali. Molte si caratterizzano per la sola volontà di spillare quattrini a poveri autori in cerca di gloria e quelle vanno evitate come la peste, però alcune si fanno promotrici di progetti validi che hanno come unico scopo la diffusione di una letteratura sommersa. Tra questa ultime categoria di case editrici piccole ma serie metterei la Chimera Edizioni che lavora molto su giovani autori di narrativa fantastica. Ho sulla mia scrivania due volumi interessanti che ho letto rapidamente, perché una caratteristica che accomuna i libri di questa casa editrice è la loro estrema leggibilità. Il migliore dei due è un agile volumetto tascabile intitolato T.R.I.A.M., un thriller fantascientifico all’italiana che mi ha riportato ai tempi dei film postatomici di Castellari, D’Amato e Fulci. Non è una critica negativa. Tutt’altro. Ragnarock Lopez sa costruire bene un’atmosfera decadente di una Terra allo sbando con la razza umana quasi estinta e i Restanti che vagano in mezzo a topi, scarafaggi e macerie. Lo scenario postatomico riporta a pellicole per me memorabili (forse perché ero molto più giovane) come Fuga da New York, Endgame, ma anche a molto cinema statunitense dello stesso periodo. Un libro da leggere, se avete mezz’ora libera sulla spiaggia, non certo per pensare, ma per fantasticare con la mente a spasso per mondi lontanissimi.
Se invece siete amanti dell’horror va bene La forma del delirio (Ed. Chimera, pag. 120 – euro 10), altro libro che ho sulla scrivania, scritto da Emiliano Maramonte, autore ormai alla sua quarta fatica letteraria di un certo spessore. Il romanzo ci conduce per mano negli abissi del male e ci fa conoscere alchimisti, creature metafisiche e una sfera rossa che rende folli e onnipotenti. Un fantahorror interessante che vorrebbe fare della suspense alla Dean Koontz la sua arma vincente, ma che purtroppo si arena spesso tra le secche di uno stile poco sciolto. Peccato, perché la trama è interessante e meritava un’opera con uno sviluppo più accurato e soprattutto con dialoghi più realistici e più consoni ai personaggi. T.R.I.A.M. invece ha il difetto opposto, perché la trama è abbastanza modesta (d’altra parte è un racconto breve), ma lo stile è la sua arma vincente. Lopez è padrone dei periodo brevi e spezzettati che costruisce senza perdere di vista l’obiettivo finale.
La Chimera Edizioni è un piccolo editore da incoraggiare che può solo crescere nella cura editoriale di prodotti già dignitosi e ben presentabili nel panorama editoriale contemporaneo. Consiglio di riempire meno la pagina e di lasciare più margine libero per evitare di dover sfasciare il libro per completare la lettura.