Rossella Anelli, giovane scrittrice piacentina, si è macchiata di un gravissimo crimine verso l’umanità: l’aver scatenato una feroce guerra mondiale fra sessi. Anche se, per ora, limitata agli scaffali delle librerie. “Single per forza” (Edizioni Il Foglio), suo fortunato libro d’esordio – oltre mille copie vendute in pochi mesi ed ospitate al “Maurizio Costanzo Show” – è un tragicomico diario di bordo, in venti capitoletti, delle (tante) sfighe sentimentali di una “zitella” in carriera, fuori corso all’università e frustrata negli affetti: un pamphlet caustico, dissacrante ed irriverente, senza peli sulla lingua e sullo stomaco, che convoca inesorabilmente a rapporto gran parte delle categorie maschili, mettendole alla berlina senza pietà. “Questo libro nasce dopo anni di clamorose inesperienze con gli uomini – afferma l’autrice, nella prefazione – si tratta di una rutilante carrellata di (quasi) tutti i miei ex fidanzati, compagni, amanti. Le storie sono tutte assolutamente (e purtroppo) vere […] Le mie sono le classiche esperienze di una trentenne single per scelta… degli altri”. E gli uomini rispondono all’appello, uscendone distrutti nella virilità: il culturista “casa e palestra”, il gigolò sempre dietro alle gonne, il paranoico terrorizzato dalle malattie veneree, il vergine che desidera arrivare tale al matrimonio, l’amico che vuole solo parlare, l’indeciso che non sa che “pesci” prendere, lo sborrone che si vanta di continuo, l’insulso che non ha ambizioni personali, il masochista che adora il dolore, ne sono alcuni miserevoli esempi. Così, l’Anelli veleggia ironicamente in quel sottobosco d’umanità giocando in prima linea, e fa tenerezza guardarla disincagliarsi dalle macerie sentimentali mentre, come una sorta di Barbara Novak padana (ricordate la Renée Zellweger, autrice di un best seller pre-femminista, nella commedia rosa “Abbasso l’amore”?) rifugge il rapporto amoroso per, paradossalmente, attrarlo più a sé.
Non contenta, ha voluto ribadire il concetto curando la provocatoria antologia al femminile “Donne incazzate”, sempre per Edizioni Il Foglio, in cui riunisce le storie political incorrect di cinque scrittrici brave e spregiudicate che rivendicano con fermezza la propria identità e superiorità sessuale. “La scelta nasce un po’ dal successo del mio primo libro – dichiara Rossella, in un intervista rilasciata al quotidiano “Libertà” – è un po’ da un’esigenza dei lettori: se consideri che in un paese come l’Italia il pubblico letterario è principalmente femminile, credo sia doveroso e necessario ascoltare quel che le donne scrivono e quel che hanno da dire”. Cinque racconti reali, sarcastici, sconvenienti: “La coppia perfetta” (firmato da lei stessa), “Piccolo sole” di Patrizia Diamante, “Singolavventura” di Eliselle, “Il gesto di Ratzinger” di Dada Knorr e “Io ho più palle degli uomini” di Monica De Steinkuehl. Cinque spaccati di vita profondamente diversi fra loro, nello stile e nei contenuti, ma uniti da una coralità vivida ed intensa. Le ragazze sono davvero cattivelle e ci vanno giù pesante. Non risparmiano nulla: uomini, donne, ipocrisie di coppia, incomprensioni reciproche, inganni quotidiani, sogni disattesi, solitudini e fallimenti, separazioni e riavvicinamenti. Dimostrandosi sincere fino all’estremo. Due letture elettrizzanti, che fanno sorridere ma anche riflettere amaramente sul gioco delle parti.