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L’orologio – Carlo Levi

3 min read
Edizioni Einaudi
Narrativa romanzo
Collana ETScrittori
Pagg. VII – 314
ISBN 9788806181635
Prezzo € 11,50

Per comprendere meglio il presente

 
Come in Cristo si è fermato aEboli e Le parole sono pietre anche questo libro è a tutti glieffetti una commistione fra romanzo e saggio, per quanto, nel caso specifico,l’analisi storica prenda il sopravvento, fornendo un quadro altamenteesauriente di come lo spirito originario della Resistenza fu ben prestosoffocato dalla caratteristica tipica di noi italiani, vale a dire un radicatoconformismo che fa di ogni occasione di rinnovamento un semplice paravento,dietro il quale si cela sempre un immobilismo, una difesa ottusa del privilegioche sarà ben delineata in seguito da Tomasi di Lampedusa con Il Gattopardo.E così tutto cambia per restare poi uguale, una verità sacrosanta che possiamoverificare qutidianamente. Del resto Levi aveva ben individuato i maliinsanabili di questo paese, dominato da una burocrazia del tutto ottusa e dauna classe politica avulsa dalle reali esigenze dei cittadini, una vera epropria casta che negli anni si è di fatto impadronita del potere, delegato daun popolo ancora lontano dalla consapevolezza dei suoi diritti e incapace diconcretizzare un’autentica democrazia.
Nel libro risuonano così del tuttoretoriche parole come libertà, potere al popolo, democrazia. Esse sonosemplicemente degli specchi messi ad arte per non riflettere ciò che nascondonoe così l’ideale di profondo rinnovamento della Resistenza si è perso assaivelocemente per strada nell’Italia derelitta del dopoguerra; venuto menol’impulso della guerra di liberazione, tutto si è afflosciato e così si èancora una volta gettata al vento un’opportunità storica, ma forse perché lerivoluzioni abbiano successo non devono avere mai fine.
Curiosamente, l’epoca presentaanalogie con l’attuale, con il desiderio di alcuni di tornare al particolare edi altri, invece,  di sperare in un’Europa veramente unita, la sola che forseavrebbe potuto liberarci dall’imperante parassitismo.
Sono frequenti le osservazioni, leriflessioni, comuni nelle opere di Levi, e che si innestano nel tessutoquotidiano, interagendo con fatti apparentemente insignificanti, ma rivelatoridella situazione del periodo. Così ci sono l’esperienza di direttore di ungiornale di sinistra, le difficoltà finanziarie dello stesso, l’abulia deiredattori, le cui descrizioni sono un’ulteriore prova delle eccelse qualità diquesto scrittore, e poi c’è Roma, tanto amata quanto odiata, una cittàinsolita, con il suo respiro notturno quasi di belva ferita, rilucente di solenelle piazze, tetra nelle scale buie delle case.
La mano del pittore emerge alloraprepotente e si materializzano quadri fatti di parole, appassionanti, capacinon solo di mostrare, ma anche di palpitare di atmosfere.
L’orologio èsenz’altro un libro eccellente che, se non ha il pathos proprio di Cristo siè fermato a Eboli, è tuttavia una testimonianza storica unica e del tuttoindipendente.
Da leggere, senz’altro, per megliocomprendere il presente.
 
Carlo Levi (Torino,29 novembre1902 – Roma, 4 gennaio 1975). E’ stato un grande scrittore e un nonmeno grande pittore. Ha scritto, fra l’altro, Cristo si è fermato a Eboli,L’orologio, Le parole sono pietre.

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