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Intervista con Bisca

13 min read
BISCA
presenta
EVOLUZIONI
 
Nei negozi e su iTunes
dal 28 giugno 2011

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Il nuovo disco di inediti di BISCA arriva a 5 anni didistanza dall’ultimo lavoro a nome della band.
EVOLUZIONI. Evoluzioni in senso antropologico di unamusica che trova la sua ragione di essere nella ricerca continua di altresoluzioni o se preferite di soluzioni altre al grigio conformismo imperante.
È sempre il corpo, la fisicità, il movimento, ilcardine intorno a cui ruota tutta la musica di Bisca, e questo aspetto di”cinesi dell’anima” in questo disco viene se possibile esaltato attraverso unrobusto incremento dei bpm (battiti metronomici).
Il gruppo riparte da sonorità ed intuizioni degli inizi(suoi e della scena del periodo) intravedendo in quell’ambito stimolanti spuntiper una possibile evoluzione del linguaggio non addomesticato. Punti dipartenza, quindi, sprucidi, poco concilianti, nervosi, acidi, perfetti perraccontare i nostri tempi malati di narcosi da iperstimolazione, i nostri tempiintossicati da format mentali e comportamentali, i nostri tempi segnati dallacultura delle cover e dal suono delle Marie di turno.
Perfetti a raccontare, dicevo, ma anche ambiziosi divolerli superare, questi tempi!
La musica è vita ma la vita ha bisogno di ben altramusica!
Evoluzioni però anche nel senso più leggero di “acrobazie”, “piroette”, “esercizi ginnici”. Ardite performance dimusicisti  che scelgono di giocare con le note e le parole (ad esempiocostruendo uno stupefacente testo sul nesso che unisce una Lavatrice ad unGenerale…) e che non disdegnano dal vivo l’improvvisazione.
Evoluzioni anche per quanto riguarda l’aspetto piùstrettamente produttivo, con incursioni fuori e dentro la rete e dilatando itempi ed i confini del progetto.
Insomma: EVOLUZIONI!
 
Ufficio Stampa
CasiUmanisrl
www.casiumani.it
 
 
Ungrazie a Paola Conforti
CasiUmani srl
 
Notebiografiche
 
All’inizio era Biska per testimoniare lapassione del gruppo per il suono caraibico; poi gli incontri ravvicinati conambienti mitteleuropei ne accentuarono l’interesse verso un suonometropolitano. Ma qualsiasi genere o definizione starebbero stretti al suonodei Bisca. Un suono che il gruppo ha inseguito e consolidato nella suatumultuosa e viva esperienza e che di genere, o di “generico” ha ben poco,visto che rivendica ancora e sempre la sua unicità. Gli ingredienti però sonochiari: la musica nera (tutta), il rock, il punk, certa musica iterattiva, ilgusto (iper)melodico.
Dopo la fortunata partecipazione ad importanti festivaleuropei inizia la sua avventura live nel continente. Questo è anche il momentoin cui l’attività all’estero si allarga considerevolmente (con lapartecipazione alla Biennale di Barcellona. tour in Italia, Francia, Svizzera,Spagna, Belgio, Ungheria, Olanda e Guadalupe per il Waka Festival) e ciòcomporta un progressivo abbandono della scena nostrana.
In questi anni, che vanno dal 1983 al 1989, Biscaregistra e pubblica 3 album e 2 ep, distribuiti anche in Europa.
“Tripobondè”, in cui Bisca incontra i percussionistisenegalesi di Doudou N’Diaye Rose, è lo spettacolo realizzato in Francia nel‘90 che segna l’inizio di un nuovo periodo artistico con la pubblicazione di 2CD fondamentali – ‘IL TOPO’ e ‘LA BOMBA INTELLIGENTE’ – e di unaserie di singolari contaminazioni: “Note scunusciute”, scritta a quattro manicon Nino D’Angelo; il Mix “Sottattacco dell’idiozia” con Almamegretta e99Posse; il sodalizio Bisca-99Posse dal ‘93 al ‘96 con oltre 400 concerti eprimo gruppo italiano nato dal basso a raggiungere le classifiche dei dischipiù venduti (cd: ‘INCREDIBILE OPPOSIZIONE TOUR’ e ‘GUAI A CHI CITOCCA’); “Allah”, cantata dai Musicisti del Nilo nel CD ‘LO SPERMA DELDIAVOLO’; la performance “Le parole del cielo basso” che vede lapartecipazione di Licia Maglietta, Piero Pelù, Daniele Sepe, Marco Baliani,Nino D’Angelo nella lettura dei testi de ‘IL CIELO BASSO’ (2001),scaricabile da www.bisca.it
2002. Il CD ‘QUESTO NON E’ L’UNICO MONDO POSSIBILE’è la raccolta dei brani più significativi di quest’avventura musicale. Oltredue ore di musica che documentano l’anomalia di un gruppo unico nel panoramaitaliano.
A giugno 2003 Bisca firma un contratto con RAI TRADEper la pubblicazione dei prossimi dischi del gruppo.
Il primo di questi è ‘MANCASOLOUNATTIMO’, ma èil 2005 il momento più prolifico di questo rapporto con l’uscita di ‘AH!’; lavori ricchi di grandi contaminazioni: sono complici nel disco Caparezza,Gianni Maroccolo e Piero Pelù e con quest’ultimo la band realizza anche lacolonna sonora del video in animazione “L’alba del giorno prima” realizzato daLanterna Magica che si inserisce nel programma di sensibilizzazione dell’UnioneEuropea sui problemi dell’ambiente.
 ‘I TRE TERRONI’ è il cd-progetto che Bisca eZulù (99Posse) portano in giro per l’italia durante tutto il 2007.
Nel 2008 Bisca è sul palco di piazza San Giovanni aRoma al concerto del Primo Maggio.
Nel 2009 esce ‘FUORI MERCATO’ raccolta diballads. Nella primavera 2010, con l’uscita del video Tartaglia e il CavaliereFellone, il gruppo comincia il Miracoli Tour.
Il 28 giugno 2011 esce il nuovo disco di ineditia 5 anni di distanza dall’ultimo lavoro discografico: EVOLUZIONI
Evoluzioni in senso antropologico di una musica chetrova la sua ragione di essere nella ricerca continua di altre soluzioni o sepreferite di soluzioni altre al grigio conformismo imperante; ripartendoproprio da sonorità ed intuizioni degli inizi, intravedendo una possibileevoluzione del linguaggio non addomesticato.
Punti di partenza, quindi, poco concilianti, nervosi,acidi, perfetti per raccontare i nostri tempi malati di narcosi daiperstimolazione, i nostri tempi intossicati da format mentali ecomportamentali, i nostri tempi segnati dalla cultura delle cover e dal suonodelle Marie di turno.
Perfetti a raccontare, dicevo, ma anche ambiziosi divolerli superare, questi tempi!
 
I BISCA sono:
 
SergioMaglietta ‘Serio’: voce e sax
ElioManzo ‘100 gr’: voce e chitarra elettrica
DomingoColasurdo: batteria
EnzoSalerno: basso
 
Management& Label
SUONILIBERImusic management
www.suoniliberi.com 
 
 
 
Davide
Ciao Bisca. PIù di trent’anni di onorata attività… Unbel cammino. Evoluzioni a parte, il naturale progressivo e ininterrottoaccumularsi di modificazioni e stratificazioni esperienziali, cos’èrimasto immutato nello spirito, nel progetto e nell’arte di Bisca dal 1980 aoggi?
 
Bisca 
Il Corpo come punto di partenza e di arrivo di ogni “vibrazionedell’anima” …senza dimenticare quel gusto tipicamente Bisca di rompere le palleal potere.
 
 
Davide
Cos’è invece significativamentemutato? Con il 2010 avete per altro annunciato, a cominciare dal singolo “Tartagliaed il cavaliere fellone” molte novità: nuova agenzia, nuovo sito, nuovestrategie comunicative, nuovo tour, nuova formazione… culminate appunto in “Evoluzioni“.Perché tra l’altro la necessità di questo generale rinnovamento? Cosasottolinea?
 
Bisca  
Mi cito: “…e quil’aria ristagna… è da troppo che è chiuso…e non cambia mai niente… io nonso che fare, ho bisogno di spazio, uno spazio più grande, ho bisogno d’aria.”Il ristagno e la cifra di questi anni zero del terzo millennio… ed ilriflesso nel corpo sociale indica una esigenza di cambiamento radicale… antropologico…evolutivo… Noi nel nostro piccolo abbiamo intravisto questa necessità dicambiamento con un po’ di anticipo rispetto ai tempi collettivi e l’abbiamoriversata in parole e musica… come è giusto che sia per un gruppo “semplicementevivo “. 
 
Davide
Fare musica può essere anche una forma di azionesociale. E l’attenzione e la critica al sociale non sono ancora venute meno nellevostre canzoni. Secondo voi, oggi come oggi, cosa può fare ancora la musica inquesto senso? O quanto meno cosa vi proponete voi e, in particolare, con questoEvoluzioni?
 
Bisca 
La Musica combatte il silenzio e quando è buona losconfigge! …e così noi ci proponiamo di fare buona musica… ci proviamoconcretamente. Nello specifico di Evoluzioni mi trovo in difficoltà perchè daun lato è ancora troppo vicina la fase di realizzazione e lo sguardo non ha lanecessaria profondità… eppoi parlare di un Capolavoro quale (sono sicuro checonverrai) Evoluzioni è non è esercizio da compiere in poche battute…
 
Davide
Convengo sul capolavoro. “La musicain Italia ormai è in perenne stato di agonia, un po’ per cause esterne come lapolitica che non si interessa della cultura e dello sviluppo, un po’ per idiscografici e manager che mirano esclusivamente a fare carriera e a scambiarsile poltrone, come capita spesso in parlamento. Ne consegue una politica diprogetti musicali di facile realizzazione, poco impegno e pronto incasso.Niente progetti a lungo termine.” Cosìsi è espresso qualche tempo fa Manuel Agnelli degli Afterhours. Cosa ne pensatevoi?
 
Bisca
Niente progetti né alungo né a breve termine… anche la musica commerciale vive una crisiterminale ed i discografici non riescono a fare nemmeno più quello… In Italiac’è poi l’aggravante del berlusconismo che ha fatto tabula rasa perfino dellasemplice decenza… il trionfo dell’idiozia… ovvio che in questo contestoparlare di musica che non sia la semplice vibrazione di uno sfintere anale ècosa ardua ma come diceva il vecchio buon Belushi: quando il gioco si fa duro iduri cominciano a giocare… 
 
Davide
Tutto è relativo… Perchi fa e ama ascoltare il rumorismo e il bruitismo o il noise, il circuitbending o altra sperimentazione, la musica aleatoria o cose tipo le performancedi Suguro Goto, il free jazz e l’improvvisazione in generale anche la musicapunk, per quanto estrema, potrebbe sembrare una forma di addomesticamento.Cos’è una musica addomesticata e cosa non lo è per voi?
 
Bisca
Letteralmente,addomesticato vuol dire educato, forzato, costretto a produrre un certomovimento, un determinato lavoro o un gesto coatto… La musica addomesticata èquella che fa esattamente ciò che il suo pubblico si aspetta che faccia. Ora…una componente di prevedibilità è necessaria in ogni espressione artistica; nonsarebbe possibile infatti nessun tipo di trasmissione se si dovessero metterein discussione tutti i più piccoli dettagli; quello che invece nullifica ungesto artistico è la “totale” mancanza di sorpresa, di scarto dal codice, didevianza dal percorso immaginato o pensato come congruo. In fondo la lezione “acida”nella musica rock è proprio questa… 
 
Davide
Facciamo il puntosul centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia secondo Bisca?
 
Bisca
Centocinquanta anni:un inno bruttissimo ed una costituzione eccezionale… così bella da non essereapplicata in quasi nessuna delle sue istanze più profonde. L’Italia che miinteressa non è quella degli Elmi di Scipio ma quella della resistenza… quellache ripudia la guerra come mezzo di risoluzione…etc. l’Italia dei milledialetti, degli architetti, i poeti, i musicisti… dei poveri cristi che sannosentire la differenza tra la fogna ed il mare… che sanno ballare e se del casolottare… della “gente” non ridotta a canaglia… dei luoghi e i profumi…dell’ironia feroce verso tutti quei tristi figuri che scambiano il culo per ungelato e passano la vita a leccarlo di gusto.    
 
Davide
Bellissima copertina…Un gregge di pecore, la transumanza, dei nomadi pastori, un deserto sullosfondo o così sembra, due creature aliene, una che indica qualcosa… La pecora,non sfugge, è simbolo dell’osservanza alle regole, dell’uomo che silascia sottomettere, che segue servilmente quello che dicono o fanno gli altri…Qualè il significato di questa immagine?
 
Bisca
Gli alieni sono tra noi. Se ci fai caso il pastore nonè per niente turbato dagli “Esogeni “. Essi sono parte del panorama… ed anchei Lama Mutanti sono perfettamente integrati nella scena. Quella che sembraessere con tutta evidenza una donna Extraterrestre nel disegno originale ha unosplendido bicchiere di vino rosso (particolare questo che si può apprezzare nelmanifesto del tour ma non nella copertina del disco per un imperdonabile erroredell’impaginatore) che rimanda quasi ad una raffinata cultura contadina. Ilbraccio di lui indica un punto lontano alla sinistra e non si sa se ad indicareuna meta o un punto di provenienza di qualcosa. Un’altra ambiguità del disegnoè nel fatto che non si capisce se i personaggi scappino da qualcosa o se invecevadano verso qualcosa. C’è una civiltà distrutta alle loro spalle o una radiosasperanza di fronte a loro? Credo che il senso di tutto questo vada ricercatonell’idea di Evoluzione… ci si evolve perchè i ponti alle tue spalle sonocrollati oppure semplicemente perchè hai davanti una prospettiva diversa ed inqualche modo allettante. Noi tutti siamo in quel punto del deserto e l’unicacertezza che abbiamo è che tornare indietro non è una opzione valida.
 
Davide
Colpisce il testo de “La lavatrice“, unaefficace analogia tra la macchina che fa il “lavoro sporco”, eseguendosemplicemente il programma per cui è stata inventata, e i signori delle guerre.E poi ancora “Corpi“…
In più occasioni in Evoluzioni si parladell’uomo quando non è più uomo, che tratta il prossimo o è trattato come unamacchina, un qualcosa di ineluttabilmente cosificato e cosificante. Secondo l’inventoreRay Kurzweil il 2029 sarà l’anno dell’uomo-macchina, l’anno in cuil’intelligenza artificialeraggiungerà il livello di quella umana, dell’uomo-macchina in cui uomini emacchine si fonderanno per dare vita a uomini efficienti quanto le macchine, amacchine umane quanto le persone. Sarà questa un’evoluzione, o semmai unainvoluzione tra le tante legate al progresso inteso ormai nella sola accezionetecnologica e materiale, quasi mai in termini umani, morali ecc.? Perché avetescelto di parlare di “Evoluzioni” attraverso quelle che sembrano essere invecedelle “Involuzioni”?
 
Bisca
Non so se Ray Kurzweil fosse a conoscenza della smorfianapoletana ma come tu ben saprai il 29 è un numero emblematico… tradotto innapoletano il 2029 è proprio un anno del cazzo! La Lavatrice è forse (insiemealla Macchina) il testo più politico in senso stretto del disco. Nella miavisione apocalittico/politica l’uomo non diventa ” Macchina ” ma ” Manutenzione” della stessa… sembra differenza  da poco ma non lo è… nella mia visioneil “Meccanismo” governa e schiavizza l’uomo… come il capitale determina lenostre vite per affermare il suo diritto all’autoriproduzione. Quasi unanovella entità biologica mutante parassitaria che ha bisogno di sottomettereun’altra specie per garantirsi la sopravvivenza. L’Attrezzo che diventa Ordigno!La Lavatrice ci parla di Pinochet, il tiranno demente, che rappresentaperfettamente l’esempio del Manutentore ottuso di un congegno che richiede dalui pulizia. Ora questi esempi non rappresentano lo scenario futuro maesattamente sono il nostro immediato passato. La catastrofe è già avvenuta!L’evoluzione il suo unico possibile sbocco… e con questo non intendo unrassicurante esito positivo bensì un freddo dato di fatto aperto a tutti icontributi che l’uomo Sapiens Sapiens saprà dargli.
 
Davide
C’è un tema che ricorre in questo lavoro, del “sonno”, dellostimolo eccessivo che stressa e oscura la vera conoscenza delle cose, della follafolle di “zombie”o dei confusi che oggi sanno tutto e il contrario di tutto, troppo e altresìnulla, che quindi non sanno davvero ciò che in realtà accade, è accaduto oaccadrà, al mondo come a loro stessi; insomma, della iperstimolazione delnostro tempo ipertecnologico e della narcosi che ne deriva (intellettuale,emotiva ecc.) che tutto ciò sta causando. Il controllo sociale, del resto, è sempreesistito. Quale può essere per voi un antidoto da suggerire?
 
Bisca
Non ho antidoti da suggerire… La mia generazione hasperimentato varie ipotesi anche le più estreme e la verità che io ho da dirviè che non lo so. Non sono certo un buon esempio né un punto di riferimento… Ioso solo che per quanto possa durare un sonno, per quanto possa essere profondo o agitato… ad un certo punto finisce e quando finisce è sempre bello vederequello che il risveglio ci riserva!
 
Davide
A proposito di “bische”… cosa ne pensate del giocod’azzardo legale, quello di Stato, ormai imperante, dilagante… Da una parte si condannala dipendenza da sostanze, dall’altra si crea una nuova dipendenza non menodevastante e dilagante con la benedizione dello Stato attraverso slot machine elotterie varie, quella appunto del gioco… Che ne pensate?
 
Bisca
I veri giocatori diffidano sempre di chi dà le carte odetiene il banco… i veri bari agiscono là! Gli altri sono solo persone cuigli piace  ‘e pazzià.
 
Davide
Parliamo della consapevolezza dei nuovi mezzi, su tuttila possibilità di registrazioni domestiche e quindi di un rapporto più intimo erilassato con il processo creativo… E tuttavia non fa anche questo parte ditutta quella tecnologia che può diventare iperstimolante e iperproduttiva? O,per contro, non è anche causa di solipsismo o di eventuale povertà di stimolisani che provengano dall’altrui esperienza e dal confronto? In che modo usate ogestite la tecnologia e soprattutto in che modo la limitate consapevolmente?
 
Bisca
La moderna tecnologia è una estensione del nostrocervello così come le vecchie tecnologie erano una estensione dei nostri arti.Questo è quanto. Certamente allargare le facoltà della nostra scatola cranicacomporta dei concreti rischi di iperstimolazione e fuga dalla realtà materialee relazionale… così come gli utensili creavano una sorta di alienazione dallapercezione tattile (pensa solo per un attimo al flusso di sensazioni che potevadare strangolare una persona a mani nude e la freddezza chirurgica di sbudellarlocon una gelida lama). In musica e nell’arte in generale le cose sono un pò menodrammatiche, anche perchè in fondo il suono è vibrazione ma anche idea, ildisegno è tratto ma anche astrazione… il sesso è carne ma anche fantasie… iltrucco sta nel non farsi travolgere da uno solo degli elementi in gioco macercare di amplificarli tutti.
 
Davide
Napoli e De Magistris… Cosa augurate alla vostrasplendida città?
 
Bisca
De Magistris è una speranza che non puòpermettersi il lusso di tradire… sarebbe veramente imperdonabile. Ti raccontoun fatto emblematico della atmosfera che si respirava a Napoli nell’immediatopost elezioni: girava un video su youtube ripreso da un cellulare dentro unacarrozza della metropolitana il lunedi mattina dopo il ballottaggio… ad uncerto punto qualcuno inizia ad intonare “Una mattina mi son svegliato…” nelgiro di pochi secondi tutto il vagone affollato come al solito e frequentato dapersone normali, ragazzi. signore più o meno anziane, uomini  etc. si unisce alcoro senza muoversi dal suo posto… sembravano i nuovi partigiani che andavanoal lavoro…
 
Davide
Qual è il sogno di Bisca?
 
Bisca
Il risveglio collettivo.
 
Davide
Cosa stai o state facendo ora e per i mesi a venire?
 
Bisca
Faccio video di animazione, di cui vado molto fiero,raccolgo alcune poesie di un famoso poeta Alieno ( EOTApa ) e quando ho unbisogno divino vado a suonare.
 
Davide
Grazie e… à suivre.
 
Serio
Le cose più importanti ce le siamo dette… allaprossima!

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