Edizioni Il Foglio
Narrativa romanzo
Collana Fantasticoe altri orrori
Pagg. 275
ISBN 9788876063206
Prezzo € 15,00
L’orrore del viverequotidiano
“Tutti smettono di parlare. Unasottile tensione s’insinua nell’aria. Gli occhi scrutano il marciapiede desertoal di là della doppia fila di vetri.
Gli sguardi sono quasitimorosi. Forse qualcuno ha paura. Paura che le porte, questa volta, si aprano,e una forza misteriosa ci trascini tutti fuori per abbandonarci lì in quellastazione per sempre.”
Gli sguardi sono quasitimorosi. Forse qualcuno ha paura. Paura che le porte, questa volta, si aprano,e una forza misteriosa ci trascini tutti fuori per abbandonarci lì in quellastazione per sempre.”
E con questo è il secondo che leggosul tema del profondo malessere che permea l’attuale società.
Immemori delle radici, la conduzionedel presente si trascina in una apatica e corrosiva ripetitività, a cuil’individuo cerca invano di sfuggire, così che le uniche differenze fra l’oggie il giorno precedente sono esterne al comportamento e derivano da unaccentuarsi della crisi economica che mina, più che un ideale, una visioneedonistica dell’esistenza; in tal modo l’unico imput a cui involontariamente cisi è assoggettati viene a cadere e non rimane nulla per un minimo di senso dadare alla vita. E’ un mondo che non sogna, ma che è percorso da incubi anche adocchi aperti, in tutta una serie di comportamenti dirompenti frutto diun’innata e disperata solitudine, con tutte le inevitabili conseguenze chepossono andare dall’apatia alla dissociazione, dalla depressione alla fobia.
Cambio di stagione di Maurizio Cometto ha l’impronta del romanzo horror, ma è meno fantastico di quanto possa sembrarecon una lettura superficiale, perché in effetti è un disumano grido di doloreper una condizione determinata dal profondo vuoto che accompagna i giorni dellavita, in cui tutto ha un’apparenza che non sembra lasciare trapelare la realtà. Ed è di questo che parla l’autore piemontese, in un romanzo, fatto di episodiconcatenati, in cui l’ultimo brano (L’angelo della morte), disuggestiva e profonda intensità, sancisce una continuità della narrazione tantoda poter considerare i singoli racconti dei veri e propri capitoli.
Là dove Orwell con 1984 ci faconoscere un mondo futuro attraverso una fantasia che poi troverà unaincredibile coincidenza con la realtà, Cometto invece ci mostra in modoimplacabile, ma disperato, una situazione già esistente, ricorrendo alle stessetecniche di creatività del grande autore inglese.
La sensazione che si prova è cheracconto dopo racconto ci si avvii a una progressiva disgregazione di quellache riteniamo una realtà acquisita, consolidata, e scoprire il sipario inquesto caso non è motivo di gioia, bensì di angosciante orrore per l’avventurarsiin un mondo parallelo che se ai nostri occhi appare irreale, in realtà è ciòche esso veramente è e che fatichiamo a vedere.
Cometto, rispetto alle sue opereprecedenti, effettua indubbiamente un notevole salto di qualità, con un lavoromaturo, frutto di riflessioni, di esperienze personali nel mondo del lavoro,andando ben oltre la consueta narrativa fantastica, di cui tuttavia si avvaleper meglio rappresentare il suo pensiero.
Ne sortisce una visione desolantedell’umanità, spogliata da ogni orpello, liberata da ogni trucco, un brulicaredi vite che si agitano e si spengono in un girone infernale di cui tutti sonovittime e carnefici.
Detto così sembrerebbe trattarsi diun romanzo visionario, ma, purtroppo, è solo l’effettiva realtà.
Da leggere, anzi assolutamente daleggere.
Maurizio Comettoè nato a Cuneo il 29.09.1971. Nel marzo 2006 è uscito presso le edizioni IlFoglio il romanzo Il costruttore di biciclette. Nel settembre 2008 èuscita sempre per le edizioni Il Foglio la riedizione riveduta e corretta dellasua raccolta di racconti L’incrinarsi di una persistenza. Laureato inIngegneria Meccanica,vive a Collegno.