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Lumen – Ben Pastor

3 min read
Hobby & Work Publishing
Narrativa romanzo giallo
Pagg. 302
ISBN 9788871334622
Prezzo Euro 15,50 

Delitto al convento 

A Cracovia, nel 1939, nella Polonia da poco invasa dall’esercito tedesco viene uccisa Madre Kazimierza, badessa del convento di Nostra Signora delle Sette Pene, religiosa in odore di santità, a cui vengono attribuite profezie e miracoli.
Le indagini sull’omicidio vengono svolte dal capitano Martin von Bora dei Servizi Segreti dell’esercito di occupazione e dal sacerdote americano di origine polacca padre John Malecki, che da tempo, su incarico del Vaticano, cerca di appurare se le straordinarie proprietà della suora siano o meno vere. Fra mille difficoltà, con la presenza opprimente delle famigerate SS che già stanno dando corso ai massacri per cui diventeranno tristemente famose, riusciranno alla fine a scoprire il colpevole.
Per sommi capi è questa la trama di Lumen, termine latino che tradotto in italiano significa luce, e che è il primo romanzo scritto da Ben Pastor della fortunata serie che vede come protagonista l’ufficiale tedesco Martin von Bora, personaggio complesso, ma affascinante, eternamente combattuto fra il senso del dovere e la sua coscienza. Benché si sia di fronte a un giallo storico, l’aspetto investigativo non è prioritario, anzi costituisce semplicemente il fil rouge per narrare le vicende di una certa epoca (quelle della seconda guerra mondiale) e le atmosfere che hanno caratterizzato questo periodo bellico, con l’aggiunta di riflessioni per nulla scontate e spesso assai profonde che sono proprie del protagonista e non di rado di personaggi utili alla trama, sovente esistiti veramente. In questa prima opera è già possibile apprezzare lo stile preciso, ma snello, dell’autore e la sua non indifferente capacità di attrarre progressivamente il lettore, la cui attenzione non è volta solo a conoscere l’esito dell’indagine, ma a svelare anche e soprattutto il carattere del protagonista.
La lettura, quindi, è particolarmente piacevole, ma non è solo svago, perché il coinvolgimento comporta frequenti considerazioni su temi primari, in primis su ciò che ci viene imposto di fare e su quello che invece è dettato dalla nostra coscienza.  

Ben Pastor, scrittrice italo americana, all’anagrafe Maria Verbena Volpi, nata a Roma ma trasferitasi ben presto negli Stati Uniti, ha insegnato Scienze sociali presso le università dell’Ohio, dell’Illinois e del Vermont. Oltre a Lumen, Luna bugiarda, Kaputt Mundi, La canzone del cavaliere, Il morto in piazza, La Venere di Salò,  Il cielo di stagno, – ovvero il ciclo del soldato-detective Martin Bora (pubblicati da Hobby&Work a partire dal 2001 e poi da Sellerio) – è autrice di I misteri di Praga (2002), La camera dello scirocco, omaggi in giallo alla cultura mitteleuropea di Kafka e Roth (Hobby &Work), nonché de Il ladro d’acqua (Frassinelli 2007), La voce del fuoco (Frassinelli 2008), Le vergini di pietra e La traccia del vento (Hobby & Work 2012), una serie di quattro thriller ambientata nel IV secolo dopo Cristo. 
Nel 2006 ha vinto il Premio Internazionale Saturno d’oro come migliore scrittrice di romanzi storici. Le sue opere sono pubblicate negli Stati Uniti e in numerosi Paesi europei.
Un suo racconto è incluso nell’antologia Un Natale in giallo (Sellerio 2011).
Nel 2014 esce La strada per Itaca. 

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