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Intervista con Gianluca D’alessio

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Sunrise Markets è il titolo che dà vita al viaggio musicale di Gianluca D’Alessio, un viaggio fatto non solo di note ma soprattutto di sensazioni e colori ispirati dalle sfumature della vita metropolitana di Londra, dove l’album è stato concepito.
L’album disponibile dal 30 giugno 2018 è distribuito dall’etichetta Burning Shed, storica casa discografica inglese nella quale militano nomi leggendari del panorama rock mondiale come: Genesis, Jethro Tull e Peter Gabriel.
“Sunrise Markets” è la sintesi delle ultime esperienze internazionali di Gianluca D’Alessio, che trovano sfogo nella title track “Sunrise Markets” originata dai colori del mercato di Camden Town.
Innumerevoli sono i musicisti che hanno collaborato con Gianluca per questo album. Da Luca Trolli (Andrea Bocelli, Alex Britti, Il Volo) e Fabio Fraschini (Il Volo, Jennifer Matthews, Zero Assoluto) a Pierpaolo Ranieri (Gino Paoli, Massimo Ranieri, Giorgia) per arrivare a nomi di spicco del panorama musicale mondiale come Gavin Harrison (King Crimson, Porcupine Tree, Claudio Baglioni) e John Giblin (Paul McCartney, Simple Minds, Phil Collins).
Gianluca D’Alessio inizia lo studio della chitarra a tredici anni. Dopo alcuni anni di esperienza nei locali di Roma e dintorni decide di approfondire gli studi e perfezionare il suo stile presso l’Universita’ della Musica in Roma, dove si diploma con il massimo dei voti.
Gianluca D’Alessio, attualmente chitarrista nell’Orchestra RAI, ha collaborato con: Berliner Sinfonie Orkester, Kiel Philarmonic Orchestra, Coolio, Snoop Dog, Claudio Baglioni, Nada, Arisa, Simone Cristicchi, Michele Zarrillo, Pinuccio Pirazzoli, Bruno Santori, Emanuele Friello, Michele Zarrillo, Rita Pavone, Fausto Leali, Marcella Bella, Gavin Harrison (King Crimson, Porcupine Tree), John Giblin (Simple Minds, Paul Mc Cartney), Ira Losco,  Franco Califano, Oro, Bobby Solo, Peppino Di Capri, Marco Armani, Gigliola Cinquetti, Iva Zanicchi, Formula 3, Riccardo Fogli, Ilaria Porceddu, Orchestraccia, Luisa Corna…
Parallelamente all’attività di turnista svolge attività didattica nella scuola “School of Rock” da lui fondata nel 2010 e nella scuola Percentomusica di Roma…
 
 
The crow / Song 6 / Sunrise Markets / Cactus / Tutankhamon / Roots / Rockfeller Plaza / Drawing Borders / Red Knight
 
Intervista
 
Davide
Ciao Gianluca. Molteplici le tue collaborazioni sui dischi di altri gruppi e artisti. “Sunrise markets”, se non sbaglio, non è il tuo esordio da solista, poiché preceduto da “Metonimia” del 2000. Oppure ci sono stati altri tuoi lavori in questo lungo intervallo?
 
Gianluca
Durante tutti questi anni mi sono dedicato esclusivamente a produzioni di altri artisti, l’unica eccezione è stata nel 2004 quando ho suonato e scritto anche un brano nel disco del bravissimo batterista Luca Capitani.
 
Davide
A che punto della tua professione e carriera artistica giungi, facendone un punto, con “Sunrise Markets”?
 
Gianluca
“Sunrise Markets” sicuramente è un punto di arrivo ma è anche un nuovo punto di partenza. Questo disco per me vale tanto anche perché racchiude un po’ quello che sono state le mie esperienze degli ultimi anni, un disco che, per chi mi conosce, mi descrive molto bene; però la musica va avanti e quindi continuerò a studiare e a scrivere con molta umiltà e facendo tesoro di altre esperienze che verranno.
 
Davide
Cosa hai focalizzato attraverso queste tue nove tracce strumentali, quali idee più importanti hanno motivato e guidato la composizione e la realizzazione del disco?
 
Gianluca
Questo disco è stato scritto in un periodo molto intenso di lavoro e di soddisfazioni professionali. Nel poco tempo libero e durante i viaggi di lavoro buttavo giù delle idee che poi rielaboravo e successivamente registravo. Sicuramente il fatto di vedere posti nuovi ognuno con i propri colori, odori e quant’altro mi ha dato l’ispirazione. Molti temi o riff contenuti in questo disco sono appunto nati durante questi viaggi come ad esempio la title track “Sunrise Markets” ispirata dopo una visita nel mercato di Camden Town a Londra.
 
Davide
Quali sono stati i chitarristi – o altri musicisti – che nella vita ti hanno maggiormente stimolato?
 
Gianluca
Ci sono stati molti chitarristi che mi hanno trasmesso energie positive e dai quali ho imparato molto, Jimmy Page sicuramente è stato il primo soprattutto nelle sue atmosfere acustiche. Per i chitarristi moderni sicuramente il chitarrista che mi ha più influenzato è stato Steve Vai, quando ascoltai “Passion and Warfare” rimasi di stucco. Poi nel periodo di studio del Jazz e della fusion sicuramente Mike Stern, Pat Metheny e Robben Ford. Chiaramente questi sono quelli che mi hanno più influenzato,  ma ce ne sono tanti altri ovviamente.
 
Davide
Il disco è stato dunque concepito a Londra, crogiolo e ombelico del mondo. Qual è dunque la storia che ti vede a Londra a concepire questo disco e con quali vicende, suggestioni e atmosfere particolari della città riversatevi?
 
Gianluca
Londra è una città che mi ha sempre affascinato anche solo per il fatto che da li sono nate tutte le band che hanno fatto la storia della musica Rock e non solo. Nei miei viaggi di lavoro o di piacere scoprivo sempre qualcosa di nuovo che mi affascinava, è una città multietnica e ogni volta che ci vado è come se in realtà facessi il giro del mondo rimanendo però sempre nella stessa città. In questa capitale del mondo sono nate diverse idee che poi sono diventate le tracce contenute in questo disco, inoltre anche l’etichetta che distribuisce il disco è a pochi chilometri da Londra.
 
Davide
Le tracce sono tutte strumentali fuorché una, “Drawing Borders”, cantata in inglese da Riccardo Rinaudo, tuo collega insegnante di canto alla “School of Rome” e corista collaboratore di molti grandi nomi della musica italiana. Perché dunque la presenza di una traccia cantata in un lavoro strumentale?
 
Gianluca
Quando penso ad una melodia penso sempre ad una cosa cantabile, “Drawing Borders” è proprio nata così, cantandola. Ovviamente non l’avrei potuta cantare io perché non sono un cantante e ho scelto Riccardo perché lo reputo uno dei migliori cantanti in Italia. Poi era da tanto che volevamo fare qualcosa insieme e questa è stata una buona occasione. Il testo lo ha scritto il fratello di Riccardo che è un bravissimo cantautore.
 
Davide
Molti musicisti hanno partecipato a “Sunrise Markets”, diversi esclusi dalla presentazione del disco fatta più sopra. Ce li presenti tutti?
 
Gianluca
Certamente, sono tutti amici e colleghi. I batteristi di questo disco sono il già citato Gavin Harrison che penso non abbia bisogno di presentazioni, poi Emanuele Carradori, un grande amico oltre che collega, suoniamo insieme da vent’anni e siamo sempre in sintonia. Un altro grandissimo batterista è Daniele Iacono che ha eseguito due brani in maniera strepitosa e per finire Luca Trolli che è veramente uno dei più bravi batteristi che abbiamo in Italia.
I bassisti sono Pierpaolo Ranieri che suona in un modo fantastico qualsiasi genere musicale, Patrizio Sacco anche lui un grande amico e bassista eccelso, Fabio Fraschini che oltre a suonare il basso ha anche mixato e prodotto il disco insieme al sottoscritto e per finire John Giblin, altro bassista che non ha bisogno di presentazioni, basti pensare che ha suonato con un mio idolo assoluto… Paul McCartney.
Mimmo Sessa è invece un tastierista formidabile con il quale lavoro da diversi anni sopratutto nelle trasmissioni televisive. Poi due grandi pianisti legati soprattutto al mondo del Jazz che sono Massimo Fedeli e Raffaele Pallozzi. Sempre alle tastiere Massimo Idà anche lui un formidabile tastierista e arrangiatore e Mauro Borzellino un grande amico e un grande produttore.
Per finire il percussionista Daniele Leucci, uno dei più bravi percussionisti in Italia e alla voce il già citato Riccardo.
 
Davide
Il rock non è un genere musicale, ma un modo di pensare e fare le cose, di sperimentarle. Questo hanno insegnato i Beatles da Revolver in poi. Per te cos’è la musica, e cosa in particolare il “rock”?
 
Gianluca
La mia passione da bambino con gli anni è diventata un lavoro, per me la musica è vita! Dopo tutti questi anni quando esco di casa con la chitarra sulle spalle ancora non riesco a dire a me stesso “Vado a lavorare” ma “Vado a suonare” che è la cosa che amo e che mi fa vivere. Il rock forse è il genere che più ha influenzato e che ancora oggi riesce a comunicare energia, vibrazioni, messaggi socio- culturali ed è il genere musicale che riesce a far convivere generazioni diverse.
 
Davide
Gianluca D’Alessio uses Gibson guitars… Leggo nel booklet. Usi dunque solo chitarre Gibson? Perché?
 
Gianluca
La Gibson è il mio sponsor da quasi dieci anni e sono molto fiero che un marchio così prestigioso mi abbia dato questa possibilità, ma in questo disco ho utilizzato anche altre chitarre. Una bella chitarra di liuteria costruita per me da Gabriele Tomaselli di Masters of Wood e poi altre chitarre Ibanez e Fender.
 
Davide
Cosa seguirà?
 
Gianluca
Seguiranno una serie di concerti che stiamo programmando sia in Italia che all’estero e credo anche un tour nelle scuole Italiane dove suonerò i brani di questo disco legati anche all’aspetto didattico.
 
Davide
Grazie e à suivre…
 

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