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Progetto Genitori – Paola Milani

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Itinerari educativi in piccolo e grande gruppo
 
Il titolo del volume sostanzia quel che l’Autrice Paola Milani propone: lavorare con i genitori. Con e non sui genitori, differenza che viene sottolineata più volte nella prima parte del libro, dove vengono delineati i presupposti teorici prima di passare alla pratica del progetto educativo. Il “con” sta ad indicare la relazione circolare e di interdipendenza che viene a crearsi tra chi educa e chi viene educato, dove entrambi possono tendere al miglioramento indefinito senza che ci sia un punto di arrivo, grazie alle risorse portate da ciascuno al centro della relazione; questa è la natura dell’educazione, uno scambio continuo. Ed è questa l’immagine che viene offerta al lettore circa gli itinerari educativi: gruppi di genitori che si mettono in gioco, confrontandosi, raccontandosi, sperimentandosi, attraverso le esperienze di problemi comuni e le potenzialità di ciascun membro del gruppo, incluso l’operatore. Il volume offre una guida operativa che può essere ridefinita e rimodellata in base alle esigenze di chi mette in piedi il progetto e dei genitori che esprimono il bisogno di apprendere degli strumenti che possano migliorare le loro qualità educative già presenti e di cui provano a prendere consapevolezza; la cosa da tener presente durante tutta la lettura del libro è che il percorso non è definitivo, non è quello adatto a ogni situazione, ma costituisce un punto di partenza da cui far emergere idee e itinerari, contestualizzati e basati sui singoli genitori.
Tutto il materiale raccolto è il resoconto di un’esperienza di incontri con genitori, frutto di riflessione e studio, esperienza e competenze dell’equipe della Ricerca.Azione che ha preso forma all’interno di una ricerca teorico-pratica iniziata nel 1991 presso il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Padova. L’obiettivo è quello di individuare dei criteri che possano essere da orientamento nell’azione educativa con i genitori e non un metodo universalmente valido; la ricerca si configura come la risposta all’attuale bisogno sociale di percorsi rivolti ai genitori dove possano apprendere strumenti con cui far fronte ai disagi contemporanei che riguardano bambini e adolescenti.
Infatti, il presupposto del lavoro di equipe presentato in questo volume è quello di voler investire nell’educazione familiare, in particolare nell’Educazione dei Genitori (EG), le cui prospettive sono quelle di far prevenzione. Un obiettivo secondario può essere individuato nel voler far fronte all’idea diffusa nel nostro Paese secondo cui non occorre preparazione per fare il genitore e che, quindi, basta anche un percorso di qualche incontro perché vengano adeguatamente formati ed “educati”: chiunque può ricoprire, quindi, la posizione di formatore che imposterà il suo lavoro sul “buon senso”, conducendo corsi e conferenze per genitori senza riferimenti teorici e pratici.
Paola Milani ha fatto del libro una raccolta ricca di materiali pedagogici perché gli operatori possano usarli secondo il proprio ingegno e competenze nel costruire percorsi formativi a contatto con i genitori; questi verranno motivati a riflettere in modo personale, a riorganizzare il loro impegno genitoriale giorno per giorno. Il libro non offre nessuna formula magica, nessuna ricetta dalle dosi perfette, nessuna scaletta definitiva, ma offre l’opportunità di un’autoeducazione come protagonisti della propria irripetibile storia da genitore, in una relazione reciproca con i figli, nel dare e nel ricevere. I genitori avranno modo di vedere rinforzato il benessere e la qualità della vita della propria famiglia, la più piccola unità sociale, così fondamentale perché al suo interno nasce e cresce l’individuo, e quindi la società stessa.
Personalmente ho trovato molto chiara l’esposizione del progetto educativo, dove la continua integrazione di teoria e pratica mi ha offerto un ampio ventaglio di possibili progetti. All’interno del primo capitolo vengono presentati i presupposti di tutto il lavoro e delineata la struttura dell’itinerario proposto, come punto di partenza per la creatività dell’operatore stesso. Il secondo capitolo consiste nella prima fase di tutto il progetto: quattro incontri lungo i quali vengono affrontati temi importanti che riguardano l’essere genitore, l’essere figlio, l’essere in relazione genitore-figlio. Si tratta di un primo lavoro di carattere informativo e/o di sensibilizzazione. La seconda fase viene trattata nel terzo capitolo, tre incontri durante i quali i genitori hanno uno scambio più intenso con il conduttore che si concentra sulle risorse dei partecipanti, in modo da favorire l’empowerment. Il quarto capitolo consiste nella terza fase, quattro incontri per approfondire abilità di aiuto. Infine, un quinto capitolo che offre le conclusioni e il materiale da usare durante tutto l’itinerario.

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