pagine di diario di chi ci crede ancora
L’idea centrale di questo libro è quella di raccontarela scuola a partire dagli insegnanti; in un contesto dove da più parti si senteparlare di crisi del mondo della scuola, questo ultimo libro della casaeditrice Erickson riporta l’attenzione su tutte quelle persone che condedizione e impegno hanno permesso alla scuola italiana di affrontare erisolvere le grande sfide che la nostra nazione ha affrontato dall’unitàd’Italia in poi.
Il sottotitolo spiega infatti che la prospettiva èquella di dare la parola a tutti quegli insegnanti che “ci credono ancora”nella capacità che il proprio lavoro sia centrale per risolvere i tantiproblemi che la scuola italiana ancora oggi soffre e deve affrontare.
La crisi che la scuola deve affrontare oggi, infatti, non è solo di natura economica, anche se questa naturalmente incide molto, maanche di tipo istituzionale e culturale, con una sempre maggiore difficoltàdelle istituzioni scolastiche di incidere su un mondo in costante evoluzione edi essere riconosciuta socialmente. Eppure, come fa notare nel saggiointroduttivo Tullio de Mauro, anche se non sempre la politica si è mostrataall’altezza di rispondere alle domande che hanno mostrato l’esigenza discolarizzazione delle masse dall’Ottocento in poi, passando per il difficileperiodo del dopo Seconda Guerra Mondiale, la scuola italiana storicamente èsempre stata capace di adeguarsi ai cambiamenti sociali e di affrontare lesfide educative più moderne. Questo è stato possibile grazie agli insegnantiche hanno saputo cogliere i problemi e rispondere nel loro difficile lavoroquotidiano a queste sfide permettendo di far progredire l’Italia e di farecrescere gli italiani.
In questa prospettiva appunto il libro “Giorni discuola” vuole proprio dare la parola agli insegnanti e fare raccontare, tramitelo stile e la tecnica letteraria del diario, la quotidianità del lavoroscolastico cogliendo difficoltà, ma anche motivazioni, storie e quelladedizione e entusiasmo di fondo che permette di andare avanti e fare andare avantiil complesso mondo della scuola stessa.
Il volume è diviso in cinque parti: ognuna di esseanalizza i diversi gradi dell’istituzione scolastica dalla scuola dell’infanziafino alla scuola secondaria, dedicando un’ultima parte alla figura deidirigenti scolastici. Gli autori delle diverse pagine di diario scrivono icapitoli del testo toccando i più diversi temi della vita della scuola, comeper esempio l’integrazione degli stranieri, la continuità scolastica, la figuradell’insegnante di sostegno, la flessibilità, la didattica (comprendendo anchela fantasia e l’uso delle nuove tecnologie multimediali). Ogni argomento ètrattato a partire dall’esperienza quotidiana, quindi a partire dalle classiche i singoli autori vedono nel loro impegno quotidiano e dalla loro costanteattenzione a vivere il lavoro come una costante “confronto”, che cerca non solodi trasmettere contenuti didattici, ma di far crescere ed educare i diversialunni nelle diverse e disparate situazioni in cui ci si trova a operare.
Molto bello è l’atteggiamento positivo, che trapeladalle diverse pagine di diario: il carattere narrativo non si ferma infatti aisemplici problemi, ma spesso racconta spezzoni di vita, motivazioni,trepidazioni e entusiasmi che guidano i docenti; non sempre e non per tutti illavoro di insegnante è iniziato in modo facile o come scelta motivata subitodopo il percorso universitario, eppure da tutti emerge la passione per ilproprio lavoro che parte dall’esperienza concreta di educare, che magari emergeprogressivamente in mezzo a tante difficoltà. Proprio questa “carica positiva”è forse uno degli elementi più belli del libro, che risponde bene a tutti quei”profeti di sventura” che troppo spesso parlano di fallimento della scuolaitaliana dimenticandosi però di chi opera concretamente nel settore scolasticoe risponde quotidianamente alle sfide più difficili e impegnative.
Dario Ianes, nella post-fazione al libro, dice che gliinsegnanti che hanno preso parte alla stesura del libro, pur provenendo daestrazioni culturali e pur partendo da caratteristiche umane diverse, hanno incomune tutte il fatto di “amare la scuola e il futuro del mondo”, dove spessoquesti due aspetti vanno proprio tenuti insieme inscindibilmente, perché ènella passione educativa che si esplica l’amore vero per il progresso e per ilbene della nostra società.
La casa editrice Erickson conferma con questo testol’interesse di parlare della scuola facendo parlare non solo gli specialisti,ma anche quanti operano da anni all’interno di essa e sono i fautori principalidel rinnovamento e del cambiamento della scuola italiana.