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Intervista con Il Distacco

6 min read
IL DISTACCO – I 17 LATI
La band varesina presenta un lavoro dalle sonorità ispirate al movimento grunge di Seattle di inizio ’90, rielaborate in chiave moderna con innesti di sequenze elettroniche. Il tutto impreziosito da testi in italiano.
 
 
Videoclip di “Karma”
 

“I 17 Lati” è il titolo dell’EP di esordio de “Il Distacco”, Band Rock varesina nata nel 2014 dall’incontro tra Nicolas Donno,  voce e Chitarrae  Jacopo Di Pierro, al basso. Ai due si aggiungeranno successivamente  il chitarrista Davide Di Pierro  ed il batterista Mack Danny.

“I 17 Lati”, prodotto con la collaborazione dell’ex AmorFou Giuliano Dottori e registrato nello studio di Povegliano Veronese “Sotto il Mare Recording”, è un disco che potremo definire nato da una costola di quel movimento generazionale in auge nei primi anni 90 e iniziato  nella seconda metà degli anni 80, chiamato semplicemente “Grunge”, movimento che non possiamo definire come un genere musicale proprio perché i gruppi che ne fanno parte sono eterogenei e diversissimi tra loro, ma certamente inspirati da un animo tormentato e ribelle, solcato da una profonda malinconia. E’ proprio questo che accomuna la Band a gruppi quali Soundgarden, Nirvana,  Pearl Jam, Stone Temple Pilot, Temple Of The Dog o a gruppi più di nicchia come i Liquid Jesus.
La musica de “Il Distacco” può essere definita come un Rock corposo, influenzato da sonorità anni 90, care ai gruppi già menzionati, arricchito e ammodernato da incursioni elettroniche, anche se non mancano influenze derivanti dal sound di gruppi più nostrani quali Verdena e Marlene Kuntz e Afterhours. Inoltre, ad impreziosire maggiormente questo loro  primo e notevole esordio c’è la voce di Nicolas Donno che ben si sposa con il suono della Band, roca al punto giusto, sofferta e tormentata come il loro animo interiore.
I loro testi, certamente non banali, sono ancora un po’ acerbi, forse anche  a causa della difficoltà della lingua nell’accostarsi ad una musica sporca e istintiva come il Rock,  ma la scelta coraggiosa di cantare in italiano deve, comunque, essere apprezzata.
“I 17 Lati” necessita di un ascolto attento  per essere assaporato in tutti i suoi, lati… appunto, Infatti i cinque pezzi che compongono l’EP sono di stile diverso tra loro e repentini sono i diversi cambi di umore in ogni brano, in cui si alternano rabbia, sentimento, amore, dolore, proprio a rimarcare il loro spirito inquieto.
Il disco apre con Karma, un rock tenebroso, caratterizzato da una batteria dell’andamento lento ma corposa che fraseggia in maniera impetuosa con un basso dal suono incisivo e cupo. Qui la voce Nicolas Donno è molto espressiva, rabbiosa  e sofferta, perfetta per questa canzone, descritta in questo modo dal gruppo lombardo: Basta la parola stessa per descrivere la canzone ma volendo rimanere in tema orientale, il brano, desertico e meditativo, funge anche da mantra che si ripete per tutte le strofe che lo compongono.” Interessante è anche videoclip tratto da questo brano che riesce a trasmetterci, anche con ironia, ansia e angoscia. 
Seguono:
Odio e Amo
Afrodite;
Lanterne Cinesi;
La Pace dei sensi
 

In conclusione, possiamo definire I 17 Lati, quale esordio de “Il Distacco”, come una prova sicuramente positiva ed ottima presentazione per un futuro full lenght. John Tag (www.facebook.com/johntag.rock/

Intervista
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Davide
Ciao. Come e quando nasce Il Distacco e perché questo nome al gruppo?
 
Il Distacco
Ciao Davide, il Distacco nasce nel 2012. Nicolas era alla ricerca di componenti per il suo progetto che all’epoca si chiamava “the Gap” e incontrato Jacopo dopo molto tempo che non si vedevano e chiaccherando hanno notato una notevole affinità artistica che è stata confermata dopo le prime prove e allora abbiamo deciso di tradurre il nome della band in italiano e perchè la prima necessità comune era proprio quello di scrivere nella nostra lingua madre.
 
Davide
Immagino che l’eptadecagono non c’entri nulla, in copertina a parte. Cosa sono i 17 lati del titolo? Si riferisce al romanzo di Edwin Abbott Abbott, Flatlandia o cosa?
 
Il Distacco
L’eptadecagono si riferisce al metodo di Gauss, ma è solo un simbolo. Cercavamo qualcosa che potesse rappresentare la complessità delle variabili umane e questo ci è sembrato un simbolo che lo rappresentasse bene sia come concetto sia sotto l’aspetto estetico.
 
Davide
Comunicare, quindi rendere comune, far conoscere, far sapere, per lo più di cose non materiali… Quali sono i temi, messaggi e stati d’animo predominanti dei vostri testi?
 
Il Distacco
L’obiettivo dei nostri testi in questo progetto è stato quello di descrivere il nostro modo di vedere le emozioni, quali sono quelle principali che ci accomunano tutti. Abbiamo inoltre cercato di spiegare che sappiamo bene le variabili emotive dell’uomo sono infinite ma che ognuno di noi ha qualcosa che lo collega all’altro, per questo l’arte ci emoziona. Speriamo che chi ascolta le nostre canzoni si emozioni come noi quando le suoniamo.
 
Davide
Come e quando nasce una canzone?
 
Il Distacco
Principalmente Nicolas propone un’idea e poi tutti insieme la sviluppiamo. Di solito Jacopo segue un po’ di più l’aspetto dei testi ma poi il prodotto finale e figlio delle idee di tutti e 4.
 
Davide
Qual è stato l’apporto di Giuliano Dottori nelle vesti di produttore?
 
Il Distacco
Quello di Giuliano è stato un apporto importantissimo sia sotto l’aspetto artistico perchè ci ha aiutati a selezionare i brani che potessero descrivere al meglio le nostre idee sia sotto l’aspetto professionale, ci ha insegnato che nonostante la musica non sia ancora la nostra principale fonte di sostentamento è fondamentale farlo con la massima professionalità per poter migliorare sempre.
 
Davide
Perché la presa diretta invece di una registrazione multitraccia nel classico ordine dalla batteria alle voci?
 
Il Distacco
Perchè il nostro obiettivo è quello di portare in registrazione lo stesso calore dei nostri concerti e Giuliano quando ha dovuto aiutarci a trovare i professionisti che sarebbero occupati del nostro EP non ha avuto dubbi nel consigliarci Giacomo Zambelloni e Giulio Farinelli che sono altamente specializzati nelle presa diretta. Tra noi poi è nato un bel rapporto di amicizia e il rapporto continuerà anche per i prossimi lavori.
 
Davide
Perché amate in particolare il Seattle Sound?
 
Il Distacco
Tutti noi siamo nati nei primi anni ’90 ed è il sound con cui siamo cresciuti, adesso che abbiamo raggiunto l’età della consapevolezza riprodurre quelle sonorità è la cosa che ci è venuta più naturale.
 
Davide
La musica è energia. Una sensazione, un’atmosfera. Sentimento. Così una volta si espresse Kurt Cobain a proposito della musica. Cos’è per voi?
 
Il Distacco
La musica per noi è spazio… il nostro spazio, quello in cui riusciamo a descriverci in maniera più completa e in cui ci sentiamo più a nostro agio. “Pathos” al 100% nell’accezione più classica del termine.
 
Davide
Cosa seguirà?
 
Il Distacco
Stiamo già lavorando al nostro primo album completo, ma sarà un processo che richiederà ancora un bel po’ di tempo. Sicuramente vorremmo concludere il progetto “I 17 lati” pubblicando in qualche modo tutte le altre canzoni che ne fanno parte ma che per ora si possono sentire solo nei nostri concerti, non sappiamo bene ancora in che forma presenteremo questi brani ma siamo certi che lo faremo.
 
Davide
Grazie e à suivre…
 
Il Distacco
Grazie a te, Davide… è sempre bello avere uno spazio in cui poter parlare della nostra musica.

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