KULT Underground

una della più "antiche" e-zine italiane – attiva dal 1994

Intervista con Odyssea

8 min read
 
Etichetta: Diamonds Prd.

Anno: 2015

Tracklist: 01. No compromise 02. Anger danger 03. Understand 04. Ice 05. Freedom 06. Galaxy 07. Storm 08. Ride 09. Tears in the rain 10. Apocalypse pt II 11. Fly 2015 (bonus track) 12. No compromise alternative (bonus track)
Sito Web: https://www.facebook.com/odysseaprojectmetalband/?fref=ts 

 
Il progetto Odyssea viene fondato sul finire del 2000 da Pier Gonella, con lo scopo di pubblicare svariati brani che egli aveva scritto tra il 1996 ed il 2000. Nonostante la somiglianza del termine il nome non ha nulla a che vedere con l’opera di Omero, infatti inizialmente il nome della band era “Odyssey” come l’omonimo album di Yngwie Malmsteen del 1988, poi venne ufficializzato in “Odyssea”. Realizzato un demo con i brani più rappresentativi, Gonella lo invia ad alcune case discografiche, trovando un accordo con Scarlet Records . La band viene completata con Carlo Faraci alla voce, Oscar Morchio al basso e Chris Parisi alla batteria; nell’ottobre del 2004 esce il primo album “Tears in Floods”, che vede ospite alla voce in un brano Roberto Tiranti. Subito dopo Gonella scrive i brani per un nuovo album “Odyssea”e durante la sua militanza nei Labyrinth (tra il 2004 ed il 2008), collabora con Roberto Tiranti che diventa il cantante del progetto, registrando la voce di 4 brani. Nel 2014 Pier Gonella condivide nuovamente il palco con Roberto Tiranti partecipando al suo spettacolo “40/25” sia come Labyrinth che come “Vanexa”. Così i due decidono di riprendere il progetto e Roberto completa le parti di voce mancanti. Tuttavia a distanza di dieci anni dal primo album risulta difficile costruire una band stabile essendo i due coinvolti in svariati progetti ed attività (Gonella con Necrodeath, Mastercastle, MusicArt e Tiranti con Wonderworld, Ken Hensley e la sua attività solista). Così Gonella decide di modificare il nome in “Odyssea Project” e coinvolge numerosi musicisti ospiti, scelti per la maggior parte tra quelli con cui ha collaborato negli ultimi anni. Fra gli altri partecipano Alex De Rosso (Dokken), Anna Portalupi (Custodie Cautelari, Hardline, Tarja Turunen), Giorgia Gueglio-Steve Vawamas-“Francesco La Rosa”-“Alessio Spallarossa” (Mastercastle), Peso-GL (Necrodeath), “Alessandro Del Vecchio” (Hardline,Vodoo Circle, Edge of Forever). Il 21 dicembre del 2015 esce il secondo disco, Storm per la casa discografica “Diamonds Prod”, seguito subito dopo dalla pubblicazione del videoclip “No Compromise”. Il sound Odyssea viene identificato come Power-prog metal. Tuttavia il sound del gruppo è passato dal classico connubio iniziale (Speed metal/Heavy metal) (molto in voga a metà degli anni novanta) ad un attuale mix di generi che comprende venature di Symphonic metal e Musica elettronica senza mai perdere o sminuire la matrice iniziale. 
Intervista 
 
Davide
Ciao Pier. Ci sono stati undici anni di pausa come Odyssea dal primo Tears in floods. Se non sbaglio nel frattempo ti sei dedicato al progetto Mastercastle e hai suonato nei Necrodeath o in altre collaborazioni. Come mai questa lunga pausa e come sei tornato, insieme al vocalist Roberto Tiranti, al power-prog degli Odyssea, con quali analogie e quali differenze?
 
Pier (Gonella)
Ciao! Intanto grazie mille per questa intervista. Il primo album “Tears in Floods” usci nel 2004, periodo in cui collaboravo con Rob Tiranti nei Labyrinth. Così Rob mi cantò da subito 4 brani e pensammo di finire insieme il disco. Poi sopraggiunsero tanti impegni e strade diverse. Come hai detto tu io fondai i Mastercastle, entrai nei Necrodeath, poi organizzai la struttura MusicArt, che oggi è lo studio di registrazione a cui fanno capo gli album Mastercastle, Necrodeath, Vanexa e molti altri, nonchè i miei corsi di musica. Rob invece continuò coi Labyrinth, poi vari svariati musical e prestigiosi progetti, Ken Hensley, Wonderworld, collaborazioni di generi diversi fino al suo disco solista “Sapere aspettare”. Per cui piuttosto che fare cose affrettate o forzate preferimmo tenere tutto in saccoccia ed aspettare il momento giusto per ripartire con Odyssea. Quando mi riavvicinai al Tiranti partecipando al suo spettacolo “40/25″ e ad altre collaborazioni, capitò l’occasione per deciderci a chiudere il disco. Nello stesso periodo incontrai Daniele Pascali di Black Tears/Diamonds Prod records e gli parlai del progetto: il suo entusiasmo diede ufficialmente il via alla produzione dell’album ed ora eccoci qua a parlarne… Per quanto riguarda il materiale tutti i brani sono stati scritti 10 anni fa dopo l’uscita del primo album. Oggi abbiam voluto lasciarli così  come erano, ma li abbiamo registrati con 10 anni di esperienza alle spalle.
 
Davide
Chi ha suonato con te in questo ritorno?
 
Pier
Fin dall’inizio ho voluto presentare l’album come “Odyssea Project” perchè avendo già varie band attive come Necrodeath, Mastercastle, Vanexa etc Odyssea aveva senso come entità diversa. Così  ho pensato di inserire come line up una lunga serie di musicisti tra quelli con cui ho lavorato o collaborato in questi anni, o per via delle band di cui sopra, oppure per i corsi di musica nella mia struttura MusicArt. È stato un lavoro lungo ma gestendo tutto nel mio studio ho avuto la possibilità di organizzare le sessioni di Odyssea compatibilmente con gli impegni degli altri musicisti. Vorrei approfittare per ringraziarli pubblicamente della loro partecipazione e quantomeno elencarli…
Alessandro Bissa, batteria (Labyrinth, Vision Divine, Soundstorm, APD).
Alessandro Del Vecchio, voce (Edge Of Forever, Hardline, Revolution Saints, Silent Force, Eleventh Hour etc).
Alessio Spallarossa, batteria (Sadist).
Alex De Rosso, chitarra (Dokken,Reb Beach (whitesnake), George Lynch (Lynch Mob), Steve Lukater (Toto) etc.
Andrea De Paoli , tastiere (Labyrinth, Vision Divine, Chaos Venture)
Andrea Ge, batteria (Queenmania, ex Exilia).
Andrea Ranfa, voce (Vanexa)
Anna Portalupi, basso (Custodie Cautelari, Hardline, Tarja Turunen).
Carlo Faraci, voce (Odyssea, Arca Hadian).
Christo Machete, batteria (Odyssea, Killerslodge, Molosso, Raza de Odio, Cadaveria).
Davide Dell’Orto, voce (Drakkar).
Dick Laurent, chitarra (Cadaveria).
Emilio Ranzoni (The Beatzone).
Francesco La Rosa, batteria (Extrema, MPire of Evil, Meganoidi, Mastercastle…).
Gandolfo Ferro, voce (Heimdall, The Opera).
Giorgia Gueglio, voce (Mastercastle).
Giulio Belzer, basso, voce (Belzer, The Beatzone).
GL, basso (Necrodeath).
Mattia Stancioiu, batteria (ex Labyrinth, Magnificat, Crown Of Autumn).
Mistheria, tastiere (Bruce Dickinson, RoyZ, Rob Rock, Artlantica, Vivaldi Metal Project).
Oscar Morchio, basso (Sunzhiyi’s revenge).
Peso, batteria (Necrodeath).
Simone Mularoni, chitarra (DGM).
Steve Vawamas, basso (Mastercastle, Athlantis, Shadows Of Steel).
WildSteel , voce (Shadows of Steel).
 
Davide
C’è un argomento, un tema in particolare che affronta “Storm”?
 
Pier
Non si tratta di un concept album, tuttavia ci sono varie tematiche comuni. Innanzi tutto il messaggio che ho cercato di trasmettere è positivo nel senso che “Storm”, non allude alla tempesta di tuoni e fulmini ma vuole essere l’insieme di sentimenti, passioni ed energie che ci accompagnano in tutte le nostre situazioni e che dobbiamo far esplodere quando è il momento. Per cui la maggior parte dei testi sono incitazioni a tirar fuori il coraggio e superare ogni difficoltà che ci circonda quotidianamente.
 
Davide
C’è però qualcosa di “apocalittico” nella copertina così come nel sound generale e in un titolo in particolare (Apocalypse pt. II). Ma la parola apocalisse voleva dire in origine un gettar via ciò che copre, uno scoprire, un disvelamento. Solo in seguito, con l’ebraismo e il cristianesimo assunse la connotazione drammatica di fine dei tempi, dell’umanità. Cosa hai voluto rappresentare in copertina con quel tronco in fiamme che sorge dal mare? E cosa si può scoprire, a disvelare attraverso la musica?
 
Pier
Anche qui il messaggio vuole essere positivo. Nella cover, realizzata da Massimiliano Mendolia che ringrazio per lo splendido lavoro, al posto di tuoni e fulmini troviamo un grande albero che emerge dall’acqua che vuole rappresentare una rinascita. Infatti è accompagnato da cielo, acqua, fuoco che sono tutti elementi vitali. Questo si pone come seguito del primo album in cui lo scenario che è rappresentato in copertina rappresenta invece una terra martoriata dal delirio dell’uomo. La prima parte di “Apocalypse” è nel primo album mentre la seconda fa parte di “Storm”. Il termine è molto energico e drammatico e a mio avviso si addice al brano caratterizzato da synth analogici con sonorità futuristica, alcuni dei quali realizzati miscelando il suono della chitarra con le tastiere ed altri esperimenti simili.
 
Davide
“La chitarra è uno strumento di meditazione per arrivare a Dio e trovare l’amore dentro te stesso”.  Così per il chitarrista spagnolo Pepe Romero. Cos’è per te?
 
Pier
Sono sono mai arrivato così a fondo nella meditazione, ma sicuramente per me la chitarra, come la musica in generale, è semplicemente un mezzo per esprimersi e nello stesso tempo per sognare.
 
Davide
Cos’è l’energia della musica?
 
Pier
Penso sia la forza di un brano di trasmetterti dei sentimenti e talvolta la capacità di cambiare il tuo stato d’animo. La combinazione di strumenti, tecniche di esecuzione, accordi e armonie varie, crea un’atmosfera che puo’ essere solare, oscura, positiva o drammatica etc. E se il brano è ben riuscito ti trascina dentro questa atmosfera, un po’ come un film ben riuscito.
 
Davide
Hai anche una intensa attività di autore di musiche per videogiochi. Cosa ti appassiona in particolare in questo particolare ambito di musica, diciamo, “funzionale”?
 
Pier
Si, fino ad oggi ho musicato oltre un centinaio di videogames venduti e giocabili online. Fra gli altri “Toxie Radd”, “Dark Base 1-2-3”. Inoltre lavorando stabilmente come fonico in MusicArt mi commissionano spesso musiche per autori o colonne sonore per documentari e pubblicità. Sono sempre esperienze molto affascinanti perchè seguendo le indicazioni del cliente approfondisco ed apprezzo sonorità o generi musicali completamente diversi dal metal a cui magari prima non avevo mai dato la giusta attenzione
 
Davide
Sei costretto a scappare e puoi portare con te una sola chitarra e un solo amplificatore. Quali?
 
Pier
Sicuramente la chitarra artigianale C. Pierini e la testata Masotti. Però non credo riuscirei a scappare, perchè cercherei di portarne dietro molte altre…
 
Davide
Cosa seguirà?
 
Pier
Per quest’anno sono previste varie uscite, cioè un album nuovo Necrodeath, Vanexa, Mastercastle e Verde Lauro. Dopodiché un nuovo Odyssea ci starebbe proprio bene…
 
Davide
Grazie e à suivre…
 
Pier
Naturalmente grazie a te, a presto!

Commenta

Nel caso ti siano sfuggiti