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Intervista con Emily Sporting Club

7 min read
Emily Sporting Club
L’album, un omaggio a Pier Vittorio Tondelli in chiave rock / new wave, un viaggio nell’Emilia Paranoica  tra gli anni ’80 e l’attualità
dal 4 Marzo 2016 in CD e digitale da New Model Label.

Emily Sporting Club, una band che debutta con un omaggio a Pier Vittorio Tondelli, mai dimenticato scrittore di Correggio ed una delle voci fuori dal coro dell’Italia negli anni ’80. L’Emilia Paranoica è un punto di partenza, per un album in cui si alternano varie sonorità, quasi una colonna sonora di un racconto, tra new wave, rock ma anche richiami alla grande tradizione del prog italiano. La band è nata nel 2013 dall’incontro tra la bassista Elisa Minari, il cantante ed autore dei testi, Nicola Pulvirenti, Silvio Valli alle chitarre ed Alfredo De Vincentiis, batterista ed anche responsabile delle registrazioni dell’album. Lo spunto nasce proprio dal romanzo “Altri Libertini”, perchè, come afferma la stessa band “Grazie alle pagine scritte da Pier hanno preso una forma poetica le strade, le musiche e le relazioni che abbiamo vissuto. A tanti anni di distanza “Altri Libertiniracconta un’età di passaggio, un’età di fuga, un momento di crisi attraverso un linguaggio universale che è quello dell’elettricità del pensiero, che rende questo romanzo più che attuale, forse anche per le nuove crisi che stiamo attraversando. La condivisione allora diventa naturale: il desiderio di comunicare la forza e la dolcezza di quelle pagine per noi si è fatto musica.” Non si tratta però di una riduzione in musica dell’opera ma di una creazione che unisce citazioni a testi e brani originari, quindi più di uno spunto, una fotografia che può essere astratta dalla vicenda particolare e dall’epoca, ed un esempio è “Hangover”, un racconto di viaggio, Interrail per la precisione. Il linguaggio dei testi poi è volutamente esplicito, volto a colpire, senza giri di parole, ed in questo caso, la figura di Tondelli è stata una scintilla che ha fatto si che anche la scrittura dei brani originali della band fosse diretta, senza nascondersi dietro alcun velo di perbenismo.

I riferimenti musicali nel disco sono volutamente eclettici, dagli Area ai Joy Division, passando per la new wave anni ’80, i primi U2 o Cure, in maniera però contemporanea, unendo generi che all’epoca potevano sembrare radicalmente distanti e che negli anni hanno trovato nuovi punti di incontro.

Formazione: Nicola Pulvirenti – voce / Elisa Minari – basso / Silvio Valli – chitarre / Alfredo De Vincentiis – batteria


Tracklist:
1. Postoristoro / 2. Emily Sporting Club / 3. Piedi Inversi / 4. Boy / 5. Del Lavoro / 6. Hangover / 7. 2Mars / 8. Autobahn / 9. Più Di Così (Non Se Ne Può)
Link:
 
Intervista
 
Davide
Ciao. “Altri libertini”, un libro cult fra i giovani degli anni ’80 che conobbe anche la censura. In che modo ritenete che sia ancora attuale rispetto alle nuove crisi 36 anni dopo? Che tipo di risposte può darci e che tipo di risposte avete cercato di trasporre voi, traendo spunti da quel libro?
 
Emily Sporting Club
Ciao Davide. Abbiamo ritrovato lo spleen e l’insoddisfazione verso un provincialismo e una quotidianità apatica da cui si cerca di scappare. Chiediamo ai giovani che lasciano l’Italia…
C’è bisogno di restare umani e insieme di affermarsi e, noi crediamo, di collegare le voci dei singoli per ridisegnare una società che ci somigli di più.
 
Davide
Il primo disco è sempre in qualche modo il più sofferto. Deve in qualche modo cominciare qualcosa e in un modo che sia quello più personale, sul quale improntare non solo una carriera, ma anche un seguito. Come vi siete arrivati in questi tre anni dalla formazione del gruppo?
 
Emily  Sporting Club
C’era l’esigenza di un prodotto che fosse organico: abbiamo condiviso l’idea di ispirarci a questo romanzo e ne è nato un concept. Da qui, lo spettacolo teatrale e poi la decisione di incidere l’album e i contatti con Massimo Zamboni.
Ora è nata la collaborazione con l’etichetta New Model Label e quindi i giochi si fanno seri.
 
Davide
Che peso e che funzione date a un linguaggio cosiddetto esplicito?
 
Emily Sporting Club
È uno dei tanti possibili per veicolare un messaggio. Certo è il più vicino a quello colloquiale quotidiano quindi, probabilmente, è quello che richiede meno “filtri”.
Abbiamo giocato con lo stile tondelliano come a continuare il romanzo con episodi scritti da noi.
 
Davide
Come interpretare l’uomo seminudo in copertina imbrigliato da quelle che sembrerebbero delle  catene natalizie?
 
Emily Sporting Club
In qualche modo, ci ricorda una Statua della Libertà incatenata. E anche l’insegna “vivente” di un locale.
È come se descrivesse contemporaneamente la sottomissione a un contesto che sminuisce l’individuo e un desiderio (appunto) di libertà nel momento prima di trovare compimento: un istante prima di esplodere.
 
Davide
L’Emilia, così come l’intera pianura Padana, ha perso moltissimo dell’atmosfera malinconica e nebbiosa che abbiamo imparato dai libri e dal cinema di un tempo. La velocissima industrializzazione ha cambiato, se non distrutto, gran parte del suo paesaggio. Qual è il rapporto con la vostra terra, con la città di Reggio nell’Emilia? Come si riflette nella vostra musica? Cos’è l’Emilia paranoica (CCCP a parte)?
 
Emily Sporting Club
È vero: il rapido inurbamento ha mutato il paesaggio e il tessuto sociale di Reggio. Una città dai trascorsi provinciali che ora ambisce a essere un centro europeo come se la città stessa volesse ripercorrere il viaggio dell’ultimo episodio del romanzo.
Forse anche il concetto di Emilia paranoica è mutato e si è, in un certo senso, “globalizzato”: “posso essere uno stupido felice, un prepolitico, un tossicomane” è un’intuizione sempre più valida al di fuori del mondo per cui è stata scritta.
Questo è il contesto che ha condizionato e fatto emergere la nostra musica.
 
Davide
Oggi si scivola liberamente tra molti generi e riferimenti musicali. Qual è modo degli Emily Sporting Club di filtrare e personalizzare le ormai innumerevoli fonti d’origine di un’epoca in cui si potrebbe dire che tutto musicalmente è già stato detto, tutto è già stato fatto?
 
Emily Sporting Club
Non sono d’accordo su questa affermazione. Ogni mutamento o rivoluzione è possibile grazie alla strada che ha percorso per avvenire. Quindi altre ancora ce ne saranno.
Ognuno di noi ha i propri riferimenti e ha avuto le proprie esperienze musicali (in entrambi i casi, a volte coincidenti). Non ci sono formule magiche: semplicemente, li abbiamo messi insieme, ci siamo confrontati e l’alchimia che ne è uscita ne è il risultato.
 
Davide
Scriveva Pasolini: “L’Italia – e non solo l’Italia del Palazzo e del potere – è un Paese ridicolo e sinistro: i suoi potenti sono delle maschere comiche, vagamente imbrattate di sangue: “contaminazioni” tra Molière e il Grand Guignol. Ma i cittadini italiani non sono da meno…” A me sembra più che mai un’osservazione ancora valida. Cosa pensate dell’attuale situazione del nostro paese e come pensate che la musica, così come l’arte e la letteratura in generale, insomma la cultura italiana, possano o debbano fare per cambiare – forse anche cambiando se stesse – qualcosa di più profondo?
 
Emily Sporting Club
La classe politica è l’espressione di un paese (e viceversa). Siamo ancora gli “spaghetti e mandolini”; ci sono “furbetti” per ogni disciplina; siamo uno dei paesi più corrotti d’Europa…
Il paradosso è che quella larga fetta di gente onesta che c’è, si ritiene impotente, a volte se ne va: come se un popolo si dovesse “suicidare” per sopravvivere.
L’arte e la cultura dovrebbero riappropriarsi di concetti comuni e condivisi e dar voce alle istanze di questa moltitudine.
Lungi dal condannare l’arte “di evasione”, ma non può rimanerci solo quella.
 
Davide
Cosa seguirà?
 
Emily Sporting Club
Ovviamente ora stiamo promuovendo il disco. Ci saranno appuntamenti, spettacoli, concerti…
E poi siamo già al lavoro su nuovi brani. Naturalmente questo primo viaggio ci ha indirizzati verso alcune sonorità ma non ci precludiamo niente: siamo soprattutto curiosi di vedere cosa arriva.
 
Davide
Grazie e à suivre…

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