gioco per 4-12 persone
Autori: Antonio Ferrara & Sebastiano Fiorillo
Editore: Pendragon Game Studio (www.pendragongamestudio.com)
Nonostante la pagina iniziale del regolamento ci presenti un’ambientazione molto Lovecraftiana, con i giocatori che devono scoprire cosa sia successo al primo gruppo di esploratori approdato sull’isola di R’lyeh (appena riemersa), in realtà il fatto che uno di loro sia chiamato a interpretare il ruolo di una “Cosa” (entità? alieno? mostro?) che può infettare gli altri giocatori senza che nessuno (o quasi) possa avere la certezza di chi è rimasto umano e chi è diventato parte di tale entità, non può non ricordarci il film di John Carpenter del 1982 (appunto “La cosa”, “The Thing”). Indipendentemente dall’ispirazione, questo gioco di autori ed editore italiani fa parte della schiera dei cooperativi con traditore sconosciuto, con l’aggiunta della possibilità di cambiare fazione durante la partita (in un solo senso, però). Ma andiamo a vedere come è stato reso questo meccanismo nel gioco (raramente applicato ad altri titoli, come ad esempio “Panic Station”).
La scatola è molto piccola e contiene solo un mazzo di carte (108) e il regolamento. Dato che le carte verranno mischiate, pescate e scambiate continuamente, conviene imbustarle, visto che qualunque segno che renda riconoscibili quelle più importanti rovinerebbe il gioco; gli effetti delle carte sono descritti a parole, quindi conviene che tutti i giocatori conoscano bene la lingua del gioco, altrimenti conviene sicuramente acquistare la versione in italiano.
Il gioco ha bisogno di una preparazione un po’ più complessa della norma: innanzitutto vanno tolte dal mazzo tutte le carte che riportano un numero di persone maggiore di quello attuale (ovvero, in sei vanno tolte tutte le carte che in basso a destra riportano un numero maggiore di sei), poi da tutte le carte rimanenti si tolgono le “Infetto”, le “Panic!” e la carta “La Cosa”, si prepara un mazzetto di tante carte quanti sono i giocatori moltiplicato quattro, si toglie una carta a caso e si aggiunge la carta “La Cosa”, poi se ne distribuiscono quattro a testa, in questo modo si è sicuri che all’inizio della partita un giocatore sarà “La Cosa”; il resto delle carte si mischia e si prepara il mazzo di pesca.
Il turno di un giocatore si compone di tre fasi:
– si pesca una carta dal mazzo,
– se la carta pescata è una “Panic!” (si riconoscono anche dal dorso) ne vengono attivati gli effetti e poi viene scartata coperta, altrimenti il giocatore può scartare una carta coperta dalla propria mano, oppure giocarne una (solo se è delle tipologie “Azione” o “Impedimento”), attivandone gli effetti e scartandola (sempre coperta), in modo da rimanere sempre con quattro carte in mano,
– il giocatore sceglie una carta dalla propria mano e la piazza coperta sul tavolo, il suo vicino di sinistra (il successivo in ordine di gioco) fa lo stesso e ognuno prende la carta scelta dall’altro (a meno che non siano state giocate carte come “Porta Sbarrata”, che impediscono lo scambio). Con questa azione il giocatore che interpreta la Cosa può passare una carta “Infetto” ad un altro giocatore, facendolo passare dalla propria parte, d’ora in poi tale giocatore dovrà sempre conservare in mano una carta “Infetto”, e potrà scambiare le altre che eventualmente pescherà solo con la Cosa (ovvero, un infetto non potrà mai infettare un altro giocatore); notare che è cruciale non fare errori, altrimenti la partita verrà compromessa (il passaggio di una carta “Infetto” da parte di un giocatore che non è la Cosa renderà estremamente probabile una vittoria della fazione della Cosa).
A questo punto il turno passa al giocatore successivo (in senso orario) e la partita continua fino a quando non si verifica una delle due condizioni di fine partita:
– la Cosa viene uccisa con il Lanciafiamme, ovvero uno dei giocatori vicini lo utilizza durante la sua fase azione, e questo decreta la vittoria di tutti i giocatori che non sono stati infettati (e che non sono la Cosa) e che sono ancora vivi (ovvero, perdono la partita i giocatori uccisi, gli infetti e la Cosa),
– la Cosa dichiara che tutti i giocatori sono stati infettati, e quindi vince la partita assieme a tutti gli infetti (tranne l’ultimo che è stato infettato, che perde).
Per quanto riguarda gli effetti delle carte, c’è un po’ di tutto: per vedere le carte degli avversari (tutte o in parte), far vedere le proprie carte, scambiarsi di posto (utile per la Cosa per infettare i giocatori non adiacenti), bloccare gli scambi o gli scambi di posto, e c’è pure la carta per annullare gli effetti del lanciafiamme (ovvero l’eliminazione dal gioco, indipendentemente dal fatto di essere umani o no).
Durante lo svolgimento della partita la paranoia è palpabile (con relativo scambio di accuse e controaccuse), dato che qualunque scambio di carte, se non contrastato, può portare all’infezione di un nuovo giocatore; ad esempio, se un giocatore vede una carta “Infetto” su un avversario, sarà stata pescata dal mazzo, oppure è stata l’azione della Cosa? E se un giocatore attraverso l’uso della carta “Spaventato” dice che la carta che gli stavano passando era una “Infetto”, starà dicendo la verità o è la Cosa (o in infetto) che vuole accusare un altro giocatore?
C’è da rilevare, ahimè, che è stata pubblicata una seconda edizione con alcune correzioni su due carte (dovrebbe essere riconoscibile da una dicitura sulla scatola), se avete acquisto una prima edizione (quella con la porta di legno) vi conviene stampare le carte modificate (scaricando il file dal sito dell’editore) e inserirle nelle bustine, per correggere il loro funzionamento (sono le carte “Mancato!” e “Quarantena”).
Se state cercando un gioco dal costo contenuto, dalla durata non eccessiva, che possa gestire un buon numero di giocatori (ma in dodici vi servirà un tavolo grande, e spazio per potervi scambiare di frequente di posto), con molta atmosfera e che necessiti di vivaci scambi di opinione, sicuramente non vi potrete permettere di “Stare Lontani” da questo titolo!