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Intervista con Lello Brandi

9 min read
Osanna Blues
Il primo lavorodiscografico da solista di Lello Brandi
A distanza di 35anni dall’uscita dal mondo musicale, esce il nuovo e primo lavoro discograficoda solista di Lello Brandi “Osanna Blues”.

 
Le otto tracce del CD sono:
1)Senza ‘Na Lira
2) Noi
3) Napoli Va
4) Medly Canzona (There Will Be TIme – I Know I know)
5) Osanna Blues
6) Daddy
7) Isla Negra
8) Garbage
Esce il nuovo eprimo lavoro discografico da solista di Lello Brandi “Osanna Blues”. Il miticobassista della formazione storica degli Osanna, protagonista e presente neglialbum “L’Uomo” del ’71, “Milano Calibro 9” del ’72, “Palepoli” del ’73 e”Landscape of Life” del ’74, dopo oltre 30 anni di assenza dalla scena musicaleritorna con un CD di otto brani di sua composizione (tranne una versione di”There will be time” di L. Bacalov cantata da voci femminili), in cui abbandonail basso per cimentarsi come cantante e chitarrista elettrico. Ai due branistrumentali “Osanna Blues” e “Garbage” dove l’ex musicista degli Osanna siallontana dal “prog” per esprimere con la chitarra il suo amore per il blues eper Carlos Santana nel brano “Isla negra”, fanno eco quattro altretracce in cui Brandi canta con una rinnovata grinta in napoletano, italiano ein inglese.
Brandi fa sua una citazione di Pablo Neruda: “… È tardi in questa età per uninizio e tuttavia questo è il mio sentire / Esco di nuovo, qui, come altrevolte a cantare, suonare…, qui inizio. Forza non v’è che mi farà tacere salvola triste immensità del tempo…” – che è tra le note del CD il cui progettografico è stato realizzato da Lino Vairetti con una foto di copertina di CesareAccetta.
Hanno collaborato nel CD musicisti eccellenti quali: Ernesto Vitolo, GianniGuarracino, Franco Giacoia, Gaetano Diodato, Agostino Marangolo, Tony Mambelli,Max Cusato, Lino Vairetti, Sophya Baccini, Fabiana Martone, Roberta Bianco, RitaRicciarelli, Ben”Jamini” Castille , Francesco Desiato e Nathan Goebel, Gigi DeRienzo e Roberto Fix.
 
Nel 1969 inizia lamia avventura musicale con la formazione Città Frontale (Lino Vairetti, DaniloRustici, Massimo Guarino, Gianni Leone, Lello Brandi), questa formazione con lavenuta di Elio d’Anna degli Showmen e l’uscita del tastierista Gianni Leoneentrato nel Balletto di Bronzo diede vita nel 1971 agli Osanna. Nel giugno diquell’anno gli Osanna vincono il primo premio al “Festival d’Avanguardia eNuove Tendenze” di Viareggio, insieme con Premiata Forneria Marconi e MiaMartini. È nel 1971 che incido con gli Osanna il primo album del gruppo L’uomo.Il gruppo suonò molto dal vivo curando molto l’aspetto scenografico eriscuotendo un significativo consenso di pubblico.
Nel 1972 dallacollaborazione con Luis Bacalov ho inciso il secondo album degli Osanna Preludio,Tema, Variazione, Canzona noto anche come la colonna sonora del film Milanocalibro 9. Il terzo album Palepoli inciso nel 1973 rappresenta per me il puntodi massima creatività, è un’opera di rock prog. Il gruppo suonò in tutta Italiacon uno spettacolo con la regia di Tony Newiller ed il protagonista era ToninoTaiuti rappresentando il disco in un contesto musicale – teatrale. Fu in queltempo che conobbi i Genesis e i Van Der Graaf Generator, non ancora famosi inInghilterra e portati in Italia dal nostro manager Maurizio Salvatori, cheapprezzarono molto lo spettacolo e la nostra musica.
Landscape of life l’ultimo lavoro mio con gli Osanna o anche l’ultima faticadegli Osanna come è stato definito dalla maggioranza della critica a causadella crisi del gruppo è un album che ad onor del vero è stato concepito in unmomento di grande euforia, la sua realizzazione negli studi ha risentito dellanostra crisi che ha portato poi allo scioglimento del gruppo nel 1975.
Dopo il “black out”di questi anni, ho deciso di ritornare alla musica e ho prodotto il cd “OsannaBlues” che rappresenta anche il mio primo lavoro da solista, dove abbandonomomentaneamente il basso per cimentarmi nel canto e nella chitarra.
 
Note tratte da www.lellobrandi.com
Un grazie a Paola Conforti– Ufficio Stampa CASI UMANI
 
INTERVISTA
Davide
CiaoLello. Complimenti per questo tuo elegante ritorno alla musica, al disco. Perchéa Napoli siete così bravi a fare il blues e il funky blues?
 
Lello
Tiringrazio per il doppio complimento. Se guardiamo alla storia di Napoli, lacittà ha avuto tante dominazioni ed ha assorbito molte culture, molti linguaggi,ciò forse ha contribuito ad una predisposizione maggiore alla musicalità. Inoltrenon dimentichiamo la tradizione della musica napoletana famosa in tutto ilmondo. Napoli è una città con tanti talenti e non solo nel settore della musica
 
Davide
Iltermine progressive rock rappresentava la progressione del rock dalle sueradici blues verso un livello maggiore di complessità e varietà compositiva,melodica, armonica e stilistica, anche mediante l’utilizzo di elementiprovenienti da altri generi  musicali. Il tuo bisogno di blues oggi ha forsequesto significato: da giovani si è spinti verso l’esplorazione in avanti, versoil nuovo, l’inedito, la complessità, mentre nell’età matura c’è più bisogno di tornare,di approfondire le radici, di ricercare una qualche essenza o semplificazione?
 
Lello
Sonod’accordo con la tua ipotesi ma nel mio caso ho anche privilegiato una miapassione giovanile mai sopita, che oggi ho deciso di fare emergere realizzandoquesto disco. Poi ora, nell’età matura, penso che al di là dei generi,  chesono un mezzo per esprimersi l’importante è riuscire a dare delle emozioni.
 
Davide
Aun certo punto hai lasciato la musica per dedicarti agli studi di Economia e faretutt’altro. Puoi raccontarci il perché di questa scelta dopo aver raggiunto i verticidel progressive rock insieme agli Osanna e la stima ricevuta da tanti, pubblicoe colleghi (tra cui Genesis e Van Der Graaf Generator)?
 
Lello
Unaserie di circostanze hanno determinato la mia scelta all’epoca. Prima di ognicosa, come hai sottolineato, gli Osanna avevano raggiunto i vertici delprogressive in Italia e sentivano il bisogno di puntare al mercatointernazionale. Ciò sarebbe stato anche possibile, poiché la stima dei Genesise dei Van Der Graaf fece sì che il produttore dei Genesis assistesse ad unanostra esibizione. Il risultato fu positivo, ma la nostra casa discografica, laFonit Cetra, non raggiunse un accordo ed il progetto svanì. Questa delusionecontribuì in modo significativo ad alimentare la nostra crisi sino alloscioglimento del gruppo nel 74-75 dopo la pubblicazione di Landscape of Lifeultimo lavoro della formazione originaria.  Gestire il successo è piùcomplicato di quanto si possa immaginare ed ancor più in giovane età.  Puoitrovarti con la paura di intraprendere nuove iniziative poiché temi ilfallimento rispetto alla precedente esperienza. Ho scelto così una stradadiversa dalla musica: ho frequentato l’Università conseguendo la Laurea inEconomia.
Oraperò ho deciso di rimettermi in gioco ed eccomi qui.  
 
Davide
Trentacinqueanni di silenzio (o come dici tu di “black out”), come sono comunque per te trascorsicon la musica?
 
Lello
Sonopassati molto velocemente, ma con un rapporto diverso con la musica: dafruitore e non da musicista “attivo” per così dire.
 
Davide
Comeè tornata la voglia di fare finalmente un disco solista e com’è nato “Osannablues“?
 
Lello
Pensoche il cambiamento sia essenziale e funzionale all’evoluzione della vita stessa.In questi anni l’idea di riavvicinarmi alla musica ogni tanto faceva capolino,ma le motivazioni che mi avevano portato ad allontanarmi non erano statesconfitte totalmente. Nel 2005  la morte di mio padre ha attivato in me unanuova visione dell’esistenza che mi ha spinto a non indulgere più nelrealizzare le cose che desidero; ho quindi deciso di realizzare questo discoche è solo l’inizio di una nuova stagione musicale.
 
Davide
Cosane pensi della nuova edizione degli Osanna 1999/2000, Taka boom, della  Prog/Familydegli Osanna/Jackson di Lino e Irvin Luca Vairetti e in generale dellareincisione e dei riarrangiamenti di classici del repertorio?
 
Lello
Linosta facendo un buon lavoro per promuovere l’immagine degli Osanna e senzadubbio la partecipazione di Jackson (David Jakson, ex Van DerGraaf Generator, ndr)e di Leone (Gianni Leone, ex Balletto di Bronzo,ndr) ne è la dimostrazione. Penso che la strada sia quella giusta poi sonosempre troppo coinvolto per poter esprimere giudizi obiettivi…
 
Davide
Unabella soddisfazione sapere che il tuo nome, insieme a quello degli Osanna, hacomunque scritto una pagina importante della musica italiana e internazionale. Cosapiù ti piace ricordare di quegli anni e cosa  invece no?
 
Lello
Certamenteallora c’era un’atmosfera di cambiamento, di fermento, di novità. Era tuttoeccitante e questo non solo nell’ambito musicale, la società nel suo complessoera in trasformazione. Questa visione era solo in parte dovuta alla mia giovaneetà. Vi era una progettualità ed una proiezione verso il futuro che non èparagonabile certamente alla situazione giovanile attuale. Di quegli anni nonmi piace ricordare la violenza che ne scaturì,  una forza devastante eautodistruttiva che non portò a nulla di positivo.
 
Davide
Glialti prezzi delle materie prime, una crisi alimentare mondiale, un’elevatainflazione globale, la minaccia di una recessione in tutto il mondo, la crisicreditizia e la crisi di fiducia dei mercati borsistici hanno determinato, acominciare dagli Stati Uniti, la crisi economica del 2008, ahinoi, ancora incorso.  “Senza na’ lira“, opening-track e videoclip… L’America è quiprotagonista non più come terra dei sogni, ma di crisi… Posso chiedertiun’opinione su come andrà nel 2011 rivolgendomi al dottore in economia?
 
Lello
Ildiscorso è complesso poichè molte sono le variabili che influenzano l’andamentodell’economia internazionale che in alcuni paesi comincia a ripartire. Peresprimerla in maniera semplice in America e non solo si è privilegiatol’aspetto monetario dell’economia: speculazioni di borsa legate ad emissioni dititoli agganciati alla lievitazione non reale del mercato immobiliare, gliimmobili venivano super valutati dalle banche per concedere i mutui e fare sìche ognuno potesse acquistare un appartamento. Quando la gente non è riuscita apagare il mutuo le banche si sono trovate a non poter recuperare le sommeprestate ed i titoli che erano stati emessi, sparsi in tutto il mondo, nonvalevano nulla. Il benessere fittizio che era stato creato si è sgonfiatogenerando una crisi mondiale.
Il2011 penso che in base alle misure adottate dall’America e da altri paesioccidentali si dovrebbero avere dei segnali di ripresa, salvo crisi politichein Medio Oriente vedi egitto etc…  Per l’Italia non mi esprimo poichédovrebbero verificarsi molti cambiamenti che allo stato non sembra possanoverificarsi.
 
Davide
There will be time – I know I know di Luis Bacalov e Sergio Bardotti… Comemai hai ripreso proprio questa canzone?
 
Lello
Quandoho cominciato a lavorare alla realizzazione del mio disco volevo inserire unbrano degli Osanna ma  ero indeciso su quale. Un giorno Gianni Guarracino cheha collaborato al disco, mi propose un’idea di arrangiamento per There will betime che mi piacque. Successivamente pensai di coinvolgere Sergio Bardotti perla stesura del brano in italiano, ma la scomparsa di Sergio Bardotti haimpedito che ciò  potesse realizzarsi.
 
Davide
Mipare di aver capito che c’è un dvd in preparazione in cui verrà raccontatol’intero album “Osanna Blues”… Puoi anticiparci qualcosa?
 
Lello
Hointenzione di realizzare un dvd a cartoni animati dell’intero cd “osannablues”. Un’anticipazione è stata già relizzata per il brano “senza ‘na lira“che è stato pubblicato su You tube.
 
Davide
Orache sei tornato a darci musica, cosa farai a seguire?
 
Lello
Adaprile è in programma la realizzazione di un single a cui sto lavorando, ho varieidee che devo selezionare ed è quindi prematuro dare delle anticipazioni
 
Davide
Graziee… à suivre.

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