KULT Underground

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Magna magna – Davide Carlucci e Giuseppe Caruso

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Ponte alle Grazie (Milano, 2012)
pag. 307, euro 14.00
 
Il libro d'inchiesta “Magna Magna” dei 'giornalisti di razza' Davide Carlucci e Giuseppe Caruso, il primo che tra l'altro abbiamo incontrato mentre la morta Basilicata diventava Lucania della riscossa, ovvero durante le giornate anti-scorie nucleari di Scanzano Jonico, con argomentazioni precise, linguaggio accattivante e scorrevole, ma soprattutto con fatti e contenuti utilissimi, serve a farci capire esattamente cosa significa e quanto costa all'ex Belpaese la logica del “grande evento”. Ovvero quanto sul piano economico, ambientale e culturale pesa inventare una manifestazione, sportiva o culturale che sia, per la quale si fanno scorrere fiume e laghi di denaro e, soprattutto, si cancellano regole per costruzioni ed edificazioni. Tutto ciò che forma, quindi, le tante cricche d'affari. E che, tramite televisioni e non solo, ci danno certe volte le facce e altre neppure quelle, di soggetti che si chiamano Mario Pescante, Luca Cordero di Montezemolo, Salvatore Ligresti & company. Persone che troveremo sempre, ma proprio sempre e senza esagerare, quando si parla di grosse cifre e di posti di potere. Addirittura post-galera: è il caso del Ligresti che fini nella tangentopoli dipietrina. Siccome Carlucci e Caruso mettono insieme proprio tutto, cioè analizzano storia e retroscena d'ogni grande evento consumato e previsto per l'Italia, oltre che l'immenso schifo s'affaccia nel nostro intimo una specie di paura. Perché il magna magna avviene senza fare sconti, produce e riproduce meccanismi fatti apposta per non farsi condizionare da niente e nulla. L'ultimo questione, per dire, è quella dell'Expo 2015 che avrà Milano. Dopo tante ritrattazioni e giri di compravendite e prezzi a rialzo dei terreni – di certo il vecchio Salvatore Ligresti agisce e ha agito all'ombra e alla luce del sole, in questo settore. Passando fra i dissapori Pisapia – Boeri. Con la forza sempre e perennemente fortificata di Roberto Formigoni. Eppure non potete manco immaginare cosa combinò Montezemolo per Italia '90. E come è stata la gettata di danari per il Giubileo romano. E i Mondiali di sci in Valtellina… E le Olimpiadi Invernali di Torino. E i Mondiali di ciclismo a Varese. Etc. Ché ci sono sempre le cricche che ci mangiano. Mentre la natura viene bastonata. Quando territori e popolazioni sono all'oscuro di tutto. Davide Carlucci e Giuseppe Caruso ci fanno riflettere tanto. Oltre che capire e capire. Approfittando, dunque, non possiam che pensare al percorso che sta facendo la piccina Matera per la candidatura a capitale europea della cultura per l'anno 2019. Alla città dei Sassi che potrebbe accadere, caso mai?

 

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