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Intervista con Tommi

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TOMMI: biografia
 
Tommaso Varisco, in arte Tommi, è un cantautore proveniente da Chioggia, isola dalla forte identità situata nella parte più a sud della laguna veneta. Il suo primo album This is how I feel vede la luce alla fine del 2006: è un disco totalmente autoprodotto al quale hanno partecipato ospiti come Mattia Boscolo, batterista dei Blake/e/e, e Rocco Perini, leader dei No Seduction, ma anche musicisti come Luca Iazzetta e Linda Varagnolo, assai apprezzati in Giulia e We & all our friends. La produzione nella sua prima parte viene affidata a Paolo Pregnolato, che però in seguito si trasferirà a Londra. Il disco subisce così un’inattesa battuta d’arresto e i lavori riprendono dopo due mesi di sosta grazie al polistrumentista Enrico Nordio, semifinalista nella seconda stagione di X-Factor.
 
This is how I feel è un disco introspettivo e volutamente “chiuso”. Un lavoro che a detta del suo stesso autore “sarebbe dovuto girare esclusivamente fra gli amici più intimi”. Tuttavia esce ugualmente dall’anonimato nel giugno del 2007 grazie alla recensione di Matteo Sorio su Rockit: “Tommi mette sul tavolo una voce che possiede toni e sfumature che non lasciano indifferenti”. Rotto il ghiaccio si susseguono ottime recensioni per Rockshock, Lost Highways, Mescalina, Beautiful Freaks e molti altri siti. Anche l’attività live si fa continuativa fino a toccare locali storici di Milano come Le Scimmie e La Casa 139. Nel gennaio del 2008 Demo Rai trasmette in diretta nazionale Melon Song, una delle canzoni più riuscite dell’album. Anche in questo caso si citano nomi che hanno fatto la storia del rock, Johnny Cash e Neil Young in primis.
 
Agli inizi del 2011 Tommi incontra il produttore padovano Mike 3rd, leader degli Ex-Kgb e proprietario dell’etichetta Prosdocimi Records. Proprio con il laboratorio Prosdocimi a fine luglio 2011 termina il lavoro del nuovo disco Always, da ottobre disponibile anche su Amazon e i-Tunes. Grazie alla produzione artistica di Mike 3rd l’album si distacca notevolmente da This is how I feel ed è caratterizzato da una maggiore apertura e solarità, evidente sia nelle nuove composizioni che negli arrangiamenti. Il master è stato realizzato nei Veneto West Studios di Los Angeles dall’autorevole Ronan Chris Murphy (già produttore e mixing engineer di King Crimson, Tony Levin, Steve Morse, Mars Hollow e molti altri) dal quale arrivano i primi elogi: “Mastering a very good album of an Italian artist”.
 
Always è un disco attesissimo, perché frutto di una rinnovata ispirazione artistica e nato da una collaborazione nell’ambiente Prosdocimi, che negli ultimi tempi con Ex-KGB e Tunatones ha raccolto grandi consensi di pubblico e critica.
 
Info:
 
Tommi MySpace:
 
Prosdocimi Records:
TOMMI: intervista
 
 
Intervista
 
Davide
Ciao Tommi. Innanzi tutto vorrei chiederti di raccontare la tua storia musicale dall’inizio all’esordio di This is how I feel.
 
Tommi
Sono entrato in una band per la prima volta a 18 anni. Frequentavo l’ultimo anno di Liceo Scientifico. Era una band che voleva fare esclusivamente cover metal, non era affatto curiosa di sapere che tipo di musica potesse uscire dai membri che la componevano. Questa è stata la mia prima esperienza musicale, durata sì e no due prove. La svolta è avvenuta attorno ai 20 anni quando ho comprato una chitarra acustica e ho frequentato delle lezioni di canto. Sono sempre stato molto pigro, incapace di grossa concentrazione, pertanto imparavo quel poco che mi serviva e poi cercavo di arrangiarmi. Avevo delle poesie che tradotte in inglese si adattavano magicamente alla musica. Sono nate le prime canzoni. La sensazione è stata quella di un cancello che si spalancava, per la prima volta di fronte a me, in un certo senso solo per me.
 
Davide
This is how I feel è stato un disco introspettivo e volutamente “chiuso”… Un lavoro che “sarebbe dovuto girare esclusivamente fra gli amici più intimi”. Perché? Non pensavi ancora di fare della musica una professione?
 
Tommi
Se vuoi fare il musicista devi stare dove gira la musica. Devi metterti per strada e rischiare. “Oggi si mangia e domani no”, come diceva un mio amico. Avevo 22 anni ed ero a Londra per l’estate con la mia ex ragazza, la chitarra e una decina di buone canzoni da far ascoltare. Dovevamo starcene lì per almeno un anno. Poi un giorno ha sentito sua madre, è scoppiata a piangere e ce ne siamo tornati a casa. Ma io potevo lasciarla andare da sola. Perché non l’ho fatto? Se fossi un musicista vero avrei rischiato.
 
Davide
Always invece è stato realizzato con altri pressupposti?
 
Tommi
In un certo senso sì. Sto usando Always per farmi conoscere e vedere di dare un senso alla mia carriera. Ho un’etichetta e un ufficio stampa. This is how I feel è nato dopo la rottura con la mia ultima band, i Sickwatching, Always dopo una certa presa di coscienza.
 
Davide
Come è nata la collaborazione con Mike 3rd e la Prosdocimi? In che modo ha influito sul tuo nuovo lavoro?
 
Tommi
Il bassista dei Sickwatching era amico di Mike e Mike ha sempre apprezzato le mie canzoni, io la qualità dei suoi lavori e la sua collaborazione con Ronan Chris Murphy. Le canzoni sono mie ma gli arrangiamenti sono quasi interamente suoi, e penso sinceramente che abbia tirato fuori il meglio da ogni singola canzone.
 
Davide
Di cosa parlano i tuoi testi e perché hai scelto l’inglese?
 
Tommi
L’inglese mi è sempre venuto naturale, per un certo periodo ho anche vissuto all’estero, Miami, Dublino, Londra. Non sono totalmente bilingue ma le frasi arrivano in inglese. Trovo normale esprimermi in una lingua comprensibile a tutti. Non suono poi un genere “italiano”, la lingua è il prolungamento di certa musica. I miei testi sono dei momenti nel tempo, senza troppe pretese. Vita quotidiana, dissidi di coppia, bisogno d’evasione. Credo sia importante come si dice qualcosa non cosa si dice. Alla fine abbiamo tutti le stesse necessità, siamo molto più simili di quanto non vogliamo credere. Invece ci divide la religione, la politica, la condizione sociale, il lavoro. Forse le canzoni sono dei messaggi di democrazia, degli inviti all’essere indulgenti con se stessi e con gli altri. 
 
Davide
Disse Mirò: Gli spazi vuoti, gli orizzonti vuoti, le pianure vuote, tutto quello che è spoglio mi ha sempre profondamente impressionato. Perché hai deciso in copertina  un vasto ma spoglio orizzonte marino?
 
Tommi
Facciamo un passo indietro. La copertina di This is how I feel mi ritrae seduto a suonare su di un letto senza materasso, dentro una camera spoglia. L’intero album è un invito ad evadere, a non nascondersi. Road, la canzone che chiude il disco, preannuncia un viaggio. Always è il mare, la vastità degli spazi, il superamento di certe paure necessarie. La natura non è mai spoglia, ma una camera, un luogo chiuso, può esserlo certamente. Nel mare vedo mia madre.
 
Davide
Tu ami soprattutto la musica americana? Quale e perché?
 
Tommi
A me piace tutta la musica, il jazz di Monk, Chet Baker e Gato Barbieri. La musica classica, Mozart, Beethoven, i grandi maestri russi. Ma solo col rock ho trovato casa e in un certo senso sì, sono più a casa dall’altra parte dell’oceano. Adesso ascolto prevalentemente: Fleet Foxes e Woven Hand.
 
Davide
Cosa c’è della Piccola Venezia nella tua musica e nella musica in generale di Chioggia? In che modo cioè senti l’ambiente, la storia e la cultura di Chioggia influire nella vita, negli umori e quindi nelle sue e tue manifestazioni creative?
 
Tommi
Il relativo isolamento di Chioggia la rende speciale, il suo mare, la nebbia, i canali del centro storico, i suoi personaggi eccentrici. E’ molto ben ritratta nel film di Andrea Segre “Io sono Li”. Ci sono sempre stati buoni gruppi e buone idee, adesso mi spiace constatare che non ci sono band di ventenni che propongano musica propria di un certo spessore.
 
Davide
Una registrazione è un concerto senza sale e un museo dove il curatore è il proprietario, diceva Glenn Gould. Qual è il tuo approccio alla registrazione?
 
Tommi
Mi piace registrare live, con pochissime sovraincisioni. Mi piace realizzare anche più versioni di un singolo brano. Le possibilità d’arrangiamento sono infinite. In generale vedo lo studio d’incisione come un laboratorio. La muscia classica è lontana da quella rock.
 
Davide
E al concerto? Ci sarà modo di ascoltare Always dal vivo?
 
Tommi
Ci stiamo lavorando, con Mike e la Synpress44, ma la situazione dei locali non è rosea per nessuno. Diciamo che deve succedere qualcosa per.
 
Davide
Cosa farai ora e cosa stai già pensando per il futuro?
 
Tommi
Ho demo per altri tre album, continuo a scrivere canzoni e nel 2016 vorrei ristampare This is how I feel per il decennale.
 
Davide
Grazie e à suivre…
 
 
 
 

 

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