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6 nimmt!

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6 nimmt!

gioco per 2-10 persone
Autore: Wolfgang Kramer
Editore Tedesco: Amigo (www.amigo-spiele.de)
Editore Italiano: Dal Negro (www.dalnegro.it)


Che cosa si gioca in famiglia a Natale? La tombola? Ahi, per quanto tradizionale e coinvolgente, potreste aver voglia di qualcosa altrettanto semplice ma un po’ più impegnativo e originale, e quindi a fianco di un Mercante in Fiera, perché non proporre un “6 nimmt!”? E si può risolvere anche il fatto che il nome sia incomprensibile, infatti la Dal Negro, che non fa solo mazzi di carte classici ma che produce versioni nazionali di giochi tedeschi (sempre di carte), ha realizzato una versione italiana di questo gioco con il nome di “Sei”; questo è importante non tanto per la traduzione, dato che le carte non presentano scritte che debbano essere tradotte, ma per la sua diffusione, dato che i prodotti classici della Dal Negro si possono trovare in tutte le cartolerie, allora può capitare di vedere anche questo “Sei”, nel qual caso vi consiglio di non lasciarvelo scappare, e adesso andiamo a vedere perché.
Il gioco è composto semplicemente da un mazzo di carte, ognuna delle quali riporta un numero (da uno a centoquattro) e un certo numero di simboli (la forma è quella di una testa di mucca/toro, che è il logo del gioco), la maggioranza di carte che ne riporta uno, ma si può arrivare fino a sette.
Si gioca su un numero variabile di manche: all’inizio di una manche si distribuiscono dieci carte a testa, e se ne mettono quattro scoperte sul tavolo, con lo spazio per formare delle file a fianco di queste quattro carte (quindi con due giocatori si usano ventiquattro carte, con dieci si utilizzano tutte e centoquattro).
Si giocano dieci turni per ogni manche: in ogni turno i giocatori scelgono una delle carte che hanno in mano, la mettono sul tavolo a faccia in giù e la girano contemporaneamente. A questo punto le carte giocate vanno disposte a fianco delle file già presenti sul tavolo, partendo dalla carta con il valore più basso e proseguendo verso l’alto.
Per scegliere in quale fila mettere la carta, si guarda qual è l’ultima carta di ogni fila. La nuova carta andrà sistemata in quella che riporta il valore più vicino, ma sempre rispettando una progressione crescente. Ad esempio, se le quattro file riportano i valori 15, 37, 48 e 95, dovendo sistemare la carta 45, questa andrà posizionata nella seconda fila, mentre una carta con il valore 50 andrà posizionata nella terza fila. L’ordine con cui i giocatori posizionano la propria carta è dato dal valore numerico, dal più basso al più alto.
Nel momento in cui un giocatore è costretto a mettere in una fila la sesta carta, allora dovrà prendere le prime cinque carte e metterle coperte davanti a sé, lasciando la sesta carta come prima carta di quella fila. Al termine della manche, ogni giocatore dovrà conteggiare le teste presenti nelle carte davanti a sé come punti penalità, se nessuno raggiunge 66 punti si continua con una nuova manche, altrimenti la partita termina e viene dichiarato vincitore chi ha totalizzato il minor numero di punti.
L’ultima regola riguarda la situazione in cui si giochi una carta che è più bassa di tutte e quattro le carte che terminano una fila. In questo caso il giocatore potrà scegliere una delle file, prendere le carte che la compongono come punti penalità e mettere la carta che intendeva giocare come prima carta di una nuova fila. Naturalmente in questa situazione conviene prendere la fila che presenta meno punti penalità, ma conviene controllare anche le carte che verranno giocate dagli altri, per capire dove andranno e se è possibile fargli prendere più punti.
A prima vista il gioco sembra dominato dalla fortuna, in realtà è possibile cercare di “addomesticarlo” con un po’ di ragionamento: per scegliere la carta da giocare in un certo momento va considerato che ogni intervallo di numeri che si salta può essere occupato prima da un avversario, per esempio, intendendo giocare il 45 su una fila in cui la quarta carta è un 35, ci sono ben nove carte che, se giocate da un avversario, riempiranno la fila prima della nostra giocata e ci costringeranno a prenderla come punti penalità. Se la fila terminasse invece con il 44, avremmo la “quasi” certezza di poter giocare la nostra carta senza prendere penalità; “quasi”, visto che una fila può essere comunque tolta giocando una carta di valore molto basso.
Ed è possibile giocare a 6 nimmt! con un grado di “controllo” ancora maggiore, utilizzando solo una parte del mazzo, ovvero prendendo tutte le carte numerate dall’uno al numero dei giocatori moltiplicati dieci più quattro; quindi se si gioca in due si prenderanno le carte dall’uno al ventiquattro, in tre dall’uno al trentaquattro e così via. In questo modo si riduce il fattore fortuna, dato che è possibile, per chi ha buona memoria, sapere sempre quante carte ci sono ancora da giocare in un certo intervallo; al contrario, utilizzando tutto il mazzo, non è possibile sapere se una carta è attualmente in mano ad un giocatore e potrà essere utilizzata, oppure è rimasta nella parte di mazzo che non verrà usato nella manche corrente.
Quindi, concludendo, abbiamo un gioco semplice, rapido sia da spiegare che da giocare, non banale e che può essere giocato fino a dieci persone (senza che questo provochi lunghi tempi di attesa, dato che le giocate sono in contemporanea). L’ultima versione che ha realizzato l’Amigo è molto bella, con una scatola in metallo e carte molto robuste, ma la versione italiana dovrebbe risultare di più facile reperibilità. E se qualcuno ve lo regala, mi raccomando, non lasciatelo sotto l’albero, ma sfruttatelo subito. E buon Natale!

Andrea Nini

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