KULT Underground

una della più "antiche" e-zine italiane – attiva dal 1994

Larsen

10 min read

LARSEN
FABRIZIO MODONESE PALUMBO
( r )
BLIND CAVE SALAMANDER

Tra le più interessanti realtà musicali italiane… In questi casi, si comincia quasi sempre così e già ci si è tolti d’impaccio sul come introdurre in sette efficaci parole quel che, effettivamente, sia tra le più le interessanti realtà musicali nostrane. Nel caso dei Larsen e dei loro collaterali side-projects, va detto, con ottimo séguito anche all’estero. Tra le molte collaborazioni, alla musica dei Larsen hanno contribuito, fra gli altri, anche molti nomi internazionali di tutto rispetto: Stephen Moses (Alice Donut, Angels of Light), Michael Gira (Angels of Light, Swans), Catherine Shell (Maya in Spazio1999), Joseph Budenhoizer (Backworld), Jarboe (Swans, Neurosis, The Living Jarboe), Oliver Manchion (Ulan Bator), Julia Kent (violoncellista canadese in Rasputina, Backworld e in Antony and The Johnsons… Antony, per intenderci, quel bianco androgino con la voce di un nero Farinelli ospite tra l’altro nell’album "The Raven" di Lou Reed). Attivi dal 1992, il line up dei Larsen è il seguente: Fabrizio Modonese Palumbo, chitarre, voce, harmonium Marco Schiavo, batteria, xilofono e voce, Paolo Dellapiana, tastiere, accordion, voce, Roberto Clemente, chitarre, voce.
Anche la musica dei Larsen, come molta di questa torinese scena di ricerca, i cui nomi e destini spesso ancora si incrociano in fruttuose collaborazioni e nuovi progetti musicali, partendo da un suono debitore al noise-rock e le sue propaggini, nel tempo si è evoluta in suoni e musiche dai toni più rilassati, melodici, in atmosfere più sottili, meditative (penso a Impro #1, dal sapore quasi mantrico dei gloriosi Popol Vuh), nell’ampliamento dei modi e delle possibilità musicali a cui attingere e della strumentazione (bellissimo lo xilofono del remix quasi lounge di Rebirth affidato ad Andrea Padovani, malinconica l’armonica a bocca de "The sinking of Lusitania" o sensuali gli archi del Brothel Tango di Fabrizio Modonese Palumbo solista… ed altri ancora, ché i Larsen davvero si misurano con molta eterogenea strumentazione, acustica, elettrica o elettronica). Musiche suggestive, ipnotiche, eteree ed altresì calde, delicate come la Rebirth accompagnata dai suoni di acqua e di voci garrule e cristalline di bambini (forse) in colonia marina… Swans, gli islandesi Sigur Ros e, non da meno, i nostri Larsen, dunque. Del molto che hanno fatto fino ad oggi i Larsen, val la pena ricordare le musiche per i cartoons di Windsor McCay (Cartoanimalettimatti, visibili sul sito dei Larsen), i validi side-projects, quelli di Modonese, ma anche Mannypol di Paolo, la batteria suonata da Marco con Northgate e con Daniele Brusaschetto. I Larsen sono stati in tournée coi più interessanti nomi della musica di confine: Neurosis, Breach, Crash Worship, Ulan Bator, Michael Gira, My cat is an alien, Allun, Ronin, Living Jarboe, Backworld, Xiu Xiu, Thalia Zadex, Dresden Dolls, Amber Asylum, Eistuerzende Neubauten…
In questo articolo, più che soffermarmi però sui Larsen soltanto, vorrei fare una panoramica di tutti i side projects di Fabrizio Modonese Palumbo, e della sua attività ora nella giovane label Precordings e dello studio OFF (Officine).

DISCOGRAFIA DEI LARSEN

compilations:
related prozzzect A (zzz…prod. 1999)
the vegetable man 10" project (oggetti volanti 2003)
the vegetable man project vol.2 (oggetti volanti 2004)

eps:
born under a bad influence (pdp 1995)
split 7" with Mr. Bread (bar la muerte 1999)
4 (promo ep 2001)

dvds:
kryzkognia-live in Gdansk with The Living Jarboe (tankpictures 2003)

albums:
no arms, no legs: identification problems (pdp 1997)
rever (young god records 2002)
musm (larsen.to.it / enterruption, 2003/4)
play (important records / beta lactam ring 2005)

DISCOGRAFIA Fabrizio Modonese Palumbo

compilations:

related prozzzect A (zzz…prod. 1999)
fire crawl with me (bar la muerte 2000)
the black plague society (mandarangan 2003)
ffwd # 2 (risonanza magnetica 2004)

eps:
( r ) : autumn equinox (private edition 2001)
( r ) : halloween (private edition 2001)
( r ) : winter solstice (private edition 2001)
Fabrizio Modonese Palumbo: ep (deathtripper.com 2004)
Fabrizio Modonese Palumbo + Paul Beauchamp (PREcordings 2004)



albums:
( r ) : humps (radon 2001)
Fabrizio Modonese Palumbo + Bill Horist (Final Muzik 2005)
( r ): Under The Cables , Into The Wind ( tbr, Important Records, 2005)


LARSEN:
http://larsen.to.it
FABRIZIO MODONESE PALUMBO
http://www.deathtripper.com


Davide

Ciao Fabrizio. E’ sempre difficile riassumere una fertile carriera artistica come la vostra… Pensi che io vi sia riuscito in maniera soddisfacente? Questa prima domanda è per darti modo di aggiungere qualunque cosa io, non sapendola, avessi tralasciato… O anche per rettificare o precisare qualcosa nelle sintetiche note di presentazione.

Fabrizio

Sei stato bravissimo.

Davide

Come nascono i Larsen (per altro, perché questo nome al gruppo?) e come ne faresti un bilancio dagli esordi ad oggi?

Fabrizio

Larsen è il nome dell’ingegnere che ha codificato il feedback, ovvero ciò che ottieni ogni volta che rimandi un segnale (di qualunque tipo esso sia) alla sua fonte. Come mi sono trovato spesso a dire, quello che riteniamo più vicino alla nostra musica è il corridoio infinito che ottieni mettendo uno specchio di fronte all’altro.
Il bilancio fino ad ora è ottimo, abbiamo sempre lavorato come ci piace e con la gente che ci piace. Ci siamo divertiti e ci divertiamo ancora, inoltre il feedback che abbiamo è ottimo.

Davide

Vuoi raccontarci com’è nata la colonna sonora di Cartoanimalettimatti? Come vi avete lavorato? E’ stata una vostra idea o vi è stata commissionata? Perché i vecchi cartoons di Winsor McCay, (è stato davvero il padre dell’animazione?)

Fabrizio

Si il primo in assoluto con little nemo e gertie (la dinosaura). Il lavoro ci è stato commissionato dall’università degli studi di torino per un festival che si chiama "In Off Camera" e ci ha dato la possibilità di lavorare ad una colonna sonora, cosa che avevavmo sempre desiderato. Recentemente una nuova versione del lavoro ci è stata commissionata dal MART come special event all’interno della mostra Il Bello e La Bestia dove abbiamo suonato con Gullinkambi. Per questa occasione abbiamo ripreso in mano la materia musicale assieme a Daniele Pagliero (Lo Dev Alm, Frammenti) al basso e sostituito/aggiunto un paio di cortometraggi in modo da essere in linea con la tematica della mostra. Cartoanimalettimatti verrà pubblicato su DVD quest’inverno, nel frattempo le musiche della prima versione sono disponibili sul nostro album MUSM

Davide

Ho già parlato del bell’album di rame in occasione dell’intervista a Paul Beauchamp (con cui formi il progetto nominato Blind Cave Salamander)… Spiegheresti cosa differenzia i due modi diversi di proporti, cioè come ( r ) oppure con il tuo proprio nome? Soprattutto, mi sono sempre chiesto che significhi quella r minuscola tra parentesi.

Fabrizio

Eheheheh, se lo chiedono in tanti, ma è una storia piuttosto stupida e personale quindi non vale la pena svelarla…
Per quel che riguarda l’approccio che ho ai diversi progetti è piuttosto naturale: Larsen è una band. Nessuno di noi compone i brani ma li creiamo assieme in studio o durante le prove, tutto quello che facciamo nasce quindi dall’improvvisazsione e poi viene (a volte maniacalmente) rifinito, limato, riarrangiato fino a quando non ne siamo soddisfatti.
Blind Cave Salamander siamo io e Paul, ma non saremmo gli stessi senza Marco Milanesio che non solo ha prodotto e registrato l’album, ma che è parte integrante del progetto così come, almeno su questo primo lavoro, lo è Julia (Kent) le cui partiture di violoncello hanno dato una direzione molto forte all’album.
Si tratta probabilmente del progetto più pop tra tutti quelli a cui lavoro, ma la mia visione del pop non è probabilmente molto condivisibile.
( r ) sono io da solo e di conseguenza credo sia il mio progetto più introspettivo e a tratti oscuro

Davide

Dalla tua Brothel Tango emerge, oltre che l’amore per tutta la buona musica, – mi pare – un desiderio di vecchie cose (in questo caso il tango argentino)… Così dalle tue cover (bella quella di Leonard Cohen). Ma anche nei lavori dei Larsen si respirano diversi debiti ad altri tesori più lontani nelle coordinate geografiche e ormai anche nel tempo, anche nella strumentazione, e musiche più acustiche, armoniose e melodiche, modali o al modo di… La prima cosa che mi venga in mente, ascoltando questa piacevole e personalisima eterogeneità in un contesto comunque – passami il termine – d’avanguardia, è che non si può guardare e procedere avanti musicalmente senza di quando in quando voltarsi e tornare indietro a riprendersi qualcosa dal passato da riscoprire e rinnovare. Molta musica sperimentale e di ricerca si è spesso dimenticata di fare questo, andando semplicemente avanti fino a incontrarvi un desolante, disperante, deprimente estremo concettuale e di fatto, oltre cui non si può più procedere. Non so se ho reso l’idea, ma ci ho provato… Quali sono le musiche nel mondo che più ami? Quali strumenti musicali ti (e vi) hanno maggiormente "intrigato" (oltre il consueto line-up tastiere-chitarre-basso e batteria)? Parlando con te una sera, mi pare di ricordare che avete anche un Theremin…

Fabrizio

Si, Paolo (fisarmonica ed elettronica nei Larsen ed anche solista come Mannypol) ha comprato un bellissimo Theremin della Moog che prima o poi entrerà a far parte del nostro arsenale sonoro. Sia Larsen che io usiamo tutto ciò che produce suoni, in particolar modo suoni lunghi ed avvolgenti, drones. Oltre la fisarmonica l’harmonium e poi gli archi grazie a Matt (Howden aka Sieben) e Julia.
Quali sono le musiche nel mondo che più amo? E’ una domanda difficilissima, ho la casa invasa da CD, ne sono letteralmente circondato, amo molto la lounge music degli anni 50/60, il minimalismo di Charlemagne Palestine e Tony Conrad, Stockhausen, cantautori come Nick Drake, Scott Walker e Lee Hazlewood, molte colonne sonore, soprattutto quelle di Badalamenti per i films di Lynch, Nina Simone, i Current 93, adoro Brian Eno ma anche gli Abba (appena riusciremo a ritagliarci un po’ di tempo con Paul e Bruno Dorella lavoreremo ad un Abba Tribute Band per la quale ho già molte idee, soprattutto per i costumi !) e tutto il cosidetto KrautRock

Davide

Numerose le vostre collaborazioni. Con chi state approfondendo in questo momento i vostri rapporti musicali per una futura o più collaborazioni a venire?

Fabrizio

Senz’altro lavoreremo ancora con Matt e Julia e Marco Milanesio (che in studio è a tutti gli effetti membro della band); al momento stiamo lavorando con Lustmord e presto ci chiuderemo in studio con Xiu Xiu.
Io ho un progetto in corso con John Duncan e sta per uscire un mio disco con Bill Horist e OVO, inoltre ho collaborato e penso lo farò ancora con Damo Suzuki dei Can e con il mio amico vichingo Benny (Origami Galaktika). Ci Piacerebbe lavorare con Ken Thomas e lo faremo senz’altro appena riusciremo a far combinare le nostre agende

Davide

Ed ora due parole su Off e sulla Precordings. Cos’è esattamente lo Studio Officine e chi vi collabora? Quanto alla Precordings ( www.precordings.com ) è una giovane etichetta (di Torino?). Che ruolo vi svolgi? Chi sono i partners di questa nuova avventura? Oltre al cd tuo con Paul Beauchamp, v’è in catalogo un bellissimo concept album ispirato a Shelley, Byron e Keats (tra i miei poeti da sempre preferiti). Autori: Sol Invictus, Hawthorn, Sieben… Cosa vuol fare la Precordings, cosa sta facendo, quale rotta si è data?

Fabrizio

OFF è uno studio di registrazione – ottimo a dire il vero ! – gestito da me, Paul (Beauchamp), Marco (Milanesio) e dalla società Officine; ha una sala di ripresa molto ampia che ci permette anche di organizzarci dei live shows. Tutto quello che faccio/facciamo prende forma ad Off.
Precordings non è torinese, io sono l’unico torinese del gruppo, e siamo tre soci: con me c’è Giulio (dell’organizzazione romana Post Romantic Empire ) e Jonny (degli Inner Glory); ognuno di noi ha un percorso (ed un’età) diversi, quindi alla fine siamo un nucleo lavorativo piuttosto schizofrenico, ma fino ad ora funzionale. Stiamo cercando di evitare di essere un’etichetta di genere, ma al tempo stesso di definirci per un’estetica personale nella quale rientra Sol Invictus come anche Jonny Cash (al quale dedicheremo una prossima uscita). I prossimi titoli saranno il nuovo album di Backworld, un live di Current 93 e Baby Dee, Gullinkambi, Kamilsky (ex Residents) con Exene Cervenka (ex X) ed una trilogia di Hafler Trio. Ci interessa soprattutto pubblicare lavori con una specifica atmosfera più ancora che uno specifico suono; ed in una veste grafica adeguata in quanto crediamo ancora al disco come oggetto d’arte.
I nostri titoli sono distribuiti worldwide da Tesco che, devo dire, sta facendo un ottimo lavoro

Davide


E poi, una qualunque cosa che avresti voluto dire ma non te ne ho dato l’occasione tra le mie precedenti domande?

Fabrizio

Cerco sempre di dire il meno possibile, perchè altrimenti potrei invece non smettere più, e non voglio… 🙂

Davide

Grazie per la tua disponibilità. A’ suivre.

Davide Riccio

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