1.
La paura
è di questo mondo
Quando ci ruba
i sensi
Errate comprensioni
attendono
Uccidiamo i fantasmi
col coraggio.
Non soli,
sappiamo.
(15/06/99)
2.
Un pensiero piccolo
da dare al tuo sonno
Trovalo al prossimo
risveglio, quotidiano triste
Non ho altro,
non ho in mente che te.
Cambiamenti
prossime mutazioni
(14/06/99)
3.
Nascoste
nel palmo delle mani
Conosciamo le nostre
cicatrici
Molto, troppo simili
alla linea della vita
Nessuno immagina
i nostri giorni.
(13/06/99)
NuoveVecchie 160
Centosessanta. Parole per attimi dimenticati di ieri dimenticati. Vita inedita vissuta il giorno di nessuno riemerge inaspettata attraverso undici pezzi di specchio infranto. Il coraggio di rileggersi scalfisce a malapena il gigante di marmo, paura inspiegabile che sovrasta un passato incancellabile di tempo trascorso, strade percorse. Treni in corsa, mentirsi sull’ora, il giorno, il luogo e la gente. Scusami.
Enrico Miglino