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T3I: The Secret of Terror Castle

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La mia passione per la lettura è nata anche grazie a Robert Arthur Jr. – senza che per anni sapessi che dietro alla serie di libri gialli che hanno allietato i miei pomeriggi delle elementari ci fosse il nome di questo autore. La collana dei “I tre investigatori“, pubblicati nei Gialli per ragazzi Mondadori, era infatti firmata Alfred Hichcock (come lo stesso Arthur ritenne “furbo” che fosse, quando propose alla Random House l’idea delle avventure investigative di Jupiter, Bob e Peter) e solo quando ormai era impossibile trovare in Italia (se non nei mercatini) una qualunque delle storie tradotte imparai la verità. Una verità che comprendeva anche lo scoprire che alcune delle avventure “classiche” del trio erano state scritte da altri autori, e che altre vicende erano poi state aggiunte solo per il mercato tedesco – dove una parte di queste sono poi state proposte anche di recente come radio drama.
Quando perciò, anni fa, ho saputo che c’era l’intenzione di portare sul grande schermo almeno uno dei misteri dei tre investigatori, ho atteso a lungo in trepidazione che questo accadesse – immaginandomi uno “sbarco mediatico” simile a quello capitato per l’altro fondamentale libro della mia infanzia, ovvero Il Leone, la Strega e l’armadio.
In realtà questa volta la situazione non è andata in quel modo, nel senso che questo film è uscito senza che io riuscissi proprio ad accorgermene, nonostante io, grazie al web, abbia spesso un occhio rivolto anche verso produzioni estere. E solo in questi giorni ho saputo che l’anno scorso è stato prodotto “The three investigators and the Secret of Terror Castle” (in teoria basato sulla primissima avventura della serie) riuscendo, non senza una certa difficoltà, a prenderne visione.
Qualche premessa: il film è una produzione tedesca/sudafricana (è stato proprio girato a Cape Town…) e non so quanto davvero sia noto nel mondo o quanto successo abbia avuto. E prima che ve lo chiediate vi dico già che non rispetta né la storia originale, né la collocazione storica (l’ambientazione è quasi contemporanea, e nella prima scena Jupe ha un cellulare in mano…), né (almeno a mio parere) l’idea che ci si può fare del trio leggendo le prime storie (Jupe non è sovrappeso ed è piuttosto atletico, e anche gli altri due ragazzi hanno alcune differenze con quanto mi ero immaginato) e, ancora, nella storia non c’è traccia (affatto) di Alfred Hichcock. Ma, nonostante questi “dettagli” più di qualcosa del feeling originale c’è, e si sente. Rocky Beach è giusto intravista, ma è uno spettacolo vedere La Bottega del Recupero e gli zii (peccato non ci siano i due fratelli bavaresi…), salire con il trio sulla Rolls Royce guidata da Worthington, e assistere davvero ad una avventura “simile” non tanto a quella originale, ma a una potenziale avventura originale.
Il film, giusto per darvi una idea, è un mix tra Scooby Doo (gli investigatori si trovano, come è loro solito, ad affrontare elementi che sembrano soprannaturali, e ci sono alcuni momenti “leggeri”, sovrapposti alla storia mystery), i Goonies (per le trappole, i gadgets e, in qualche modo il finale) e Piramide di Paura (per l’approccio e alcune tematiche), ha una ambientazione quasi steampunk, una bella regia, tutto sommato un bello script (compatibile alla tipologia di film che si voleva realizzare) e anche i giovani attori mi sono sembrati molto bravi (in primis Chancellor Miller, alias Jupiter Jones, che nonostante l’età è cmq un veterano del piccolo schermo). Se siete appassionati è qualcosa che non vi dovete assolutamente perdere (chiaro, se siete in grado di accettare che i vostri eroi siano stati un po’ rielaborati), come del resto se non conoscete le storie originali, a patto che vi piacciano comunque i film per ragazzi o le storie d’avventura.
Aggiungo giusto un altro paio di note – recuperate all’ultimo minuto dall’ottimo sito italiano Tre Investigatori dot com, che, credo, faranno la gioia di qualche mio amico appassionato, non in grado però di apprezzare a pieno un film in lingua inglese: giusto un anno fa in Italia è stato trasmesso (doppiato in italiano) il PRIMO film sui tre investigatori (che curiosamente non è stato Secret of Terror Castle – ma “The Three Investigators and the Secret of Skeleton Island” – tratto quindi dal sesto libro della serie classica). Comunque sia, se i film a questo punto sono due direi che si possa supporre sia che (da qualche parte) il primo abbia avuto abbastanza successo e che ci sia quindi la possibilità che procedano con la realizzazione di altri “episodi”, sia che il doppiaggio anche di Terror Castle sia solo questione di tempo.

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