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Intervista con Quarzomadera

10 min read

 
 
Comunicato Stampa Synpress44
Donato Zoppo & Francesca Grispello
Orbite: il nuovo disco dei Quarzomadera
Esce il secondo album dei Quarzomadera: una combinazione tra rock italiano, psichedelia e ballate dal taglio descrittivo. Con semplicità, profondità e fantasia il duo monzese consegna al pubblico un lavoro maturo. Orbite (Videoradio, 2009
11 brani, 58 minuti) è il secondo disco dei Quarzomadera, il giovane duo monzese che dopo Cardio & Psiche rafforza il sodalizio con la Videoradio di Beppe Aleo (etichetta di Andrea Braido, Walter Calloni, Trio Bobo, This Harmony etc.), cimentandosi in un lavoro più maturo e riflessivo. La band è nata nel 2000 e in seguito ad alcune variazioni è ora composta dal duo creativo Davide Sar e Tony Centorrino: dopo molte esperienze live e con costante passione, con Orbite propongono al pubblico un robusto rock italiano incentrato sulla forma-canzone, con influenze psichedeliche anni 60/70 e suggestioni post-grunge. Il disco è diviso in due parti, la prima più immediata e graffiante, la seconda più riflessiva e introspettiva (vedi il primo singolo Agrodolce), con temi che vanno dalle esperienze personali, alla vita quotidiana fino ad arrivare a tematiche sociali come in Etica o TV ipnosi (nuovo singolo). Arrangiato con cura e con strumenti inconsueti per un certo rock come le percussioni, il flauto bansuri e l’arpa vietnamita, Orbite è un disco sano e godibile per i molti spunti che offre. Si legge su Beat Bop A Lula: ” il gruppo Quarzomadera verrà a prendervi per mano per portarvi nel rock dark ipnotico di una band che ha intrapreso un sentiero multiforme e arduo da percorrere”; Saltinaria invece dichiara: “Orbite è il disco della grande opportunità, del big jump dei Quarzomadera, il classico disco di cui potreste leggerne le infinite sfumature già dopo il primo giro”; da KD Cobain: “il pop incontra l’alternative rock di matrice italiana e lo fa in maniera semplice senza sperimentazioni ma con un songwriting deciso ed incisivo”. Il disco vede la preziosa collaborazione di ospiti come il popolare Luca Urbani (Soerba, Zerouno), Stefano Floriello (Soerba, Rapsodia) e il musicista monzese David Flores. Interessante notare che Quarzomadera è un cristallo che rappresenta la forza della luce capace di stimolare l’introspezione e il risveglio dell’anima, perfettamente in linea con l’ultimo brano Raga del risveglio, sognante omaggio alla cultura psichedelica degli anni ’60. I brani possono essere ascoltati interamente in streaming su Deezer.com. Il cd è disponibile online, nei negozi su ordinazione e direttamente dai Quarzomadera in occasione dei loro concerti.

Quarzomadera:
Davide Sar: voce, chitarre e programming
Tony Centorrino: batteria

Orbite ospita:
Stefano Floriello
: percussioni, flauto e tastiere
David Flores: piano, basso e arpa vietnamita
Luca Urbani: archi sintetici

Info:

Quarzomadera:
 HYPERLINK “http://www.myspace.com/quarzomadera” t “_blank” http://www.myspace.com/quarzomadera

Agrodolce – videoclip:
 HYPERLINK “http://www.youtube.com/watch?v=lWsS8nXzX2E” t “_blank” http://www.youtube.com/watch?v=lWsS8nXzX2E

TV Ipnosi – videoclip:
 HYPERLINK “http://www.youtube.com/watch?v=T3x4bTMhRrs” t “_blank” http://www.youtube.com/watch?v=T3x4bTMhRrs

Videoradio:
 HYPERLINK “http://www.videoradio.org/” t “_blank” http://www.videoradio.org

BIOGRAFIA QUARZOMADERA

Quarzomadera è una band nata a Monza nel 2000 dalle esperienze raccolte nei gruppi locali e con alle spalle diversi concerti. Nel 2003 viene stampato in poche copie il mini-cd Lunica. Nel 2006 esce l’album Cardio & Psiche (Videoradio/Linea Alternativa), accompagnato dal videoclip del brano Inverno (già contenuto nell’EP precedente). A fine 2009 viene pubblicato Orbite, secondo disco del gruppo dove il pop e il rock melodico fanno l’occhiolino alla psichedelia. Pubblicato nuovamente dalla Videoradio di Beppe Aleo,  vede come musicisti ospiti Luca Urbani (Soerba, Zerouno), Stefano Floriello (Rapsodia) e David Flores. Da Orbite vengono estratti i singoli “Agrodolce” e “TV ipnosi” con relativi video.




INTERVISTA
 
Davide
Buongiorno Quarzomadera. Un bel disco, di impatto immediato ma non privo di una propria ricercatezza tecnica e lirica. Siete insieme e suonate da almeno nove anni. Potreste descrivere le intenzioni, le motivazioni e il percorso dagli inizi fino a “Orbite” oggi? Cos’é cambiato, cos’è rimasto immutato?
 
Quarzomadera
Ciao Davide e grazie per gli apprezzamenti: a parte dolorosi ma inevitabili cambi di line-up crediamo che il progetto Quarzomadera sia rimasto sostanzialmente immutato nel corso di questi anni. Siamo partiti fissando le nostre coordinate musicali già con i 3 brani dell’EP “Lunica” (2002), estendendo ed ampliando poi il discorso con la pubblicazione del primo album “Cardio & Psiche” (2006) e ribadendo i concetti con più forza nel nuovo “Orbite”. Come hai giustamente osservato immediatezza e ricerca possono convivere tranquillamente: anzi, diremmo che è proprio la caratteristica principale che ci contraddistingue.
 
Davide
Il quarzo madera è una ametista. Se l’ametista, secondo la cristalloterapia, è la pietra guida dell’introspezione, perché si dice che la sua frequenza vibratoria o energetica risveglierebbe forze di antica saggezza millenaria e l’anima dal torpore dell’inconscio addormentato, il quarzo madera, con il suo colore giallo, amplificherebbe inoltre la forza della luce. Per similitudine, è questa la visione che avete della musica?
 
Quarzomadera
Sono proprietà attribuite degli antichi secondo le loro credenze, tramandate ai giorni nostri dai medium e approfondite e confermate da studi metafisici (pertanto discutibili e opinabili da chi è scettico sull’argomento): il quarzo madera è ottenuto scaldando con gli ultravioletti i comuni cristalli di ametista, di cui conserva le caratteristiche basilari assumendo però un colore giallo e lucente: l’introspezione quindi incontra la luce e favorisce il risveglio delle coscienze; noi speriamo sempre di contribuire anche in minima parte affinchè ciò avvenga e facciamo in modo che i nostri brani, attraverso le varie tematiche, rappresentino questo concetto.   
 
Davide
Se è vero, come disse Joseph Joubert, che la musica ha sette lettere e la scrittura ha venticinque note, come procede la composizione della musica e dei testi nei vostri brani? Cosa essenzialmente lega o accomuna i vostri testi alla vostra musica o viceversa? Come si cercano parole e suoni o note nelle vostre intenzioni e nel vostro raggiunto stile?
 
Quarzomadera
Per noi creare musica è un po’ come mediare tra istinto e raziocinio: alcuni elementi come la timbrica di base della voce, la propensione alla cantabilità dei brani o l’approccio a livello tecnico sugli strumenti, sembrano quasi legati al nostro dna: altri invece come le diverse dinamiche della chitarra o della voce stessa, gli inserti di tastiera e degli altri strumenti in fase di arrangiamento, per non dire della sempre problematica scelta dei temi da trattare nei testi e del loro laborioso adattamento alla metrica musicale, fanno decisamente parte della nostra personale ricerca. Ci capita spesso di decidere, a priori ma anche durante l’elaborazione, che tipo di brano vogliamo realizzare: se una semplice canzone o un pezzo più articolato e complesso; in entrambi i casi l’impronta deve essere la nostra.
 
Davide
L’ultimo brano, “Raga del risveglio”, è uno strumentale in cui avete anche fatto uso del bansuri e del dan moi, flauto indiano il primo, uno scacciapensieri o arpa a mascella vietnamita il secondo. Quale risveglio auspicate? Cosa sta dormendo?
  
Quarzomadera
Ci auguriamo un risveglio delle anime che porti a una società meno cinica, competitiva e conflittuale e più basata sul rispetto e la comprensione; meno legata a schemi e dogmi che opprimano e limitino le individualità e più predisposta alla cultura della mente e dello spirito.
 
Davide
Quando Schopenhauer disse che la musica è un “quietivo della volontà”, non esisteva il rock (alludo al binomio imprescindibile rock e forza di volontà, che sia costruttiva, propositiva di cambiamenti e riscattante, oppure distruttiva, nichilista, in ogni caso libertaria). Che tipo di volontà e verso cosa intendete suscitare in chi ascolta?
 
Quarzomadera
Anche la musica come la altre forme d’arte cattura e inquadra le problematiche dei tempi in cui viviamo: il progetto Quarzomadera nasce in un periodo estremamente confuso, contraddittorio e controverso come questo primo scorcio del nuovo millennio, quindi vogliamo essere assolutamente costruttivi e propositivi (il testo di “Etica” ne è un valido esempio). Ciò non toglie che dobbiamo anche essere analitici e critici e far notare a chi ascolta cosa secondo noi non va: a volte lasciamo le soluzioni all’ascoltatore (vedi “TV ipnosi), in altri casi tentiamo di proporle noi (come in “Eternamente” o “Vivere per attimi”).
 
Davide
Rapsodia, Soerba (il bravo Luca Urbani è del resto vostro speciale ospite) e Quarzomadera, ma anche Blu Vertigo almeno in parte (se non sbaglio Fumagalli e Castoldi sono di Monza) e Davide “Bernascioni” Van Der Sfroos… Sono i primi nomi monzesi che mi vengono in mente. Chi manca, secondo voi, per farci una mappa più completa della musica di Monza? Cosa segnalate e consigliate di conoscere? Come descrivereste il suono della vostra città per non finire sempre indistinti e raccolti nell’orbita gravitazionale (quasi di possanza gioviana) di Milano? 
 
Quarzomadera
Potremmo citare Giancarlo Onorato, leader degli Underground Life dalla fine degli anni ’70 agli anni ’90 e poi solista, i Mercanti di Liquori, Zerouno, Stardog, Bochum Welt ed Hellzapop nell’elettronica: altri usciranno a breve e sicuramente dimentichiamo qualcuno… Milano, Monza e il resto della Brianza hanno sempre interagito tra di loro in maniera molto stretta dal punto di vista musicale (anche noi in realtà ora siamo di Monza e Bresso), anche perché qui la distanza tra un comune e l’altro è quasi irrilevante. Proprio per questa grande miscellanea di idee non crediamo si possa identificare uno specifico suono monzese ma in quest’area, che sia poi pubblicata ufficialmente o meno, di musica se ne fa davvero molta.
 
Davide
Cosa farete per promuovere “Orbite”?
 
Quarzomadera
Dato che il panorama indie italiano è così affollato, ogni mezzo ed ogni canale sono leciti per promuovere un album. Certo fino ad ora ci siamo arrangiati parecchio da soli ed è il momento di avere qualche supporto esterno in più: ci riferiamo soprattutto ai contatti per i live che, per il momento, sono ancora gestiti direttamente da noi.
 
Davide
Qual è la più grande soddisfazione che vorreste raggiungere attraverso la vostra musica?
 
Quarzomadera
Crediamo che la maggiore gratificazione per una band sia proporre dal vivo il proprio sound davanti ad un pubblico coinvolto e partecipe: oltre a questo ci auguriamo che “Orbite” raggiunga il maggior numero di lettori cd possibile, a costo di consegnarlo di persona… Certo aprire i live di nomi importanti aiuterebbe parecchio i nostri intenti.
 
Davide
A proposito della vostra musica, qualcuno ha scritto che rappresentate una alternativa al dilagare di sperimentalismi e divagazioni musicali varie. Insomma, un ritorno al classico rock italiano… Io non concordo con l’uso che si fa oggi del termine sperimentale. Sperimentale è ciò che si basa pur sempre sulle prove fornite dall’esperienza… Di questo, prove ed esperienza, neanche voi fate sicuramente a meno. E poi, cos’è classico (ancor meno classico italiano quando si parla di rock), specialmente nella selva di stili rock creatasi anno dopo anno dalle origini a oggi? Provate a definire voi stessi la vostra musica.
 
Quarzomadera
Si, ricordiamo quella recensione, era riferita al nostro EP di debutto “Lunica”, un cd non pubblicato ufficialmente contenente 3 sole tracce piuttosto dirette poi riproposte nel primo album: brani come i recenti “Limbo”, “Dal Profondo” o “Raga del Risveglio” non erano ancora nati e avrebbero probabilmente dato un’idea più ampia dei nostri obiettivi musicali. Non capiamo però l’ostinata avversione di alcuni per la musica di matrice rock cantata in italiano (abbiamo fatto anche un piccolo blog a tal proposito sul nostro sito informativo di riferimento www.myspace.com/quarzomadera): la ricerca esiste (ancor prima che nella fase di composizione di arrangiamento o di adattamento del cantato in italiano all’armonia) nel nostro bagaglio culturale e ti assicuriamo che sotto questo aspetto non ci siamo fatti mancare nulla (rock’n’roll, beat, prog, punk, metal, wave, grunge, oltre ad espressioni musicali diverse dal rock). Con tutta l’acqua passata sotto i ponti è un’utopia creare qualcosa di assolutamente nuovo, è doveroso però essere personali, originali e riconoscibili: noi facciamo essenzialmente delle ballate rock in italiano, più o meno dinamiche o complesse ma sempre cantabili e soprattutto caratterizzate da un’attitudine esplorativa e psichedelica.
 
Davide
Un’ultima domanda. Se esistesse davvero il cronovisore di padre Pellegrino Ernetti, o il cronoscopio di Asimov, e vi fosse data la possibilità di vedervi un solo episodio del passato per conoscerne la verità sconosciuta o nascosta dalla storia, uno soltanto, cosa chiedereste?
 
Quarzomadera
La storia ci ha sempre affascinato e scegliere un solo evento è particolarmente arduo: siamo attratti da tutto ciò che è futuribile e se la sperimentazione ci permettesse di osservare in prima persona un evento passato, opteremmo per le fasi salienti del secondo conflitto mondiale: forse ne capiremmo di più sui recessi più oscuri dell’animo umano, o forse ne capiremmo meno di prima.
 
Davide
Grazie. A’ suivre…

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