In questi momenti difficili, con una guerra appena iniziata, noi tutti abbiamo bisogno di un qualcosa che ci distragga un poco, di un mondo dove ritrovare un po’ di pace. In un momento così drammatico16, dove anche il mondo dei videogiochi14 recita il mea culpa17, ecco che Myst III: Exile ha il duro compito di "esiliarci" in una terra lontana dove magari riuscire anche a riflettere sulla nostra condizione umana all’inizio del terzo millennio e, allo stesso tempo, di riavvicinarci a quel mondo che in fondo tutti noi di Kult Underground assieme a tutti voi, lettori di questa sezione, amiamo da sempre: quello dei videogiochi. E qual è il modo più giusto per farlo se non quello di catapultarci in altre ere, trasferendoci con le nostre coscienze e conoscenze di uomini abituati alle comodità in posti dove solo la natura e la fisica regnano sovrani?
Era il 199115 quando, il capostipite di questa avventura, Myst apparve per la prima volta sui computer Mac e successivamente su Pc e altri formati, alcune console1 comprese. E fu subito enorme successo. La casa programmatrice Cyan2 balzò agli onori delle cronache internazionali. Badate bene: allora, come adesso, non c’erano poligoni a bombardare le retine dei giocatori3, ma paesaggi fotorealistici che immergevano completamente il giocatore in mondi sconosciuti e misteriosi, avvolgendoli con i loro suoni, con gli enigmi da risolvere per arrivare infine alla soluzione del gioco. Tutto questo affascinante universo era a volte spezzato da sequenze video che avevano il compito di mostrare il risultato delle nostre azioni o di fornirci altri indizi. Sei anni dopo arrivò il seguito, Riven, che sebbene afflitto da alcuni bug, presto risolti, seppe riconfermare la saga nei cuori degli utenti Pc e Mac. E ora la saga continua con Exile, terzo episodio. Programmato, questa volta, dai Presto Studios4, creatori della tecnologia che si cela sotto questo terzo capitolo della saga: ambientazioni fotorealistiche nelle quali potere muovere lo sguardo di 360°, condite qua e là con effetti di luce e di distorsione e filmati video, il tutto miscelato per creare un’esperienza estremamente immersiva. Prima di "immergerci" allora nelle considerazioni tecniche è meglio che spieghi a chi non ha giocato ai capitoli precedenti e ai neofiti della saga a che punto siamo arrivati, ma lasciatemi chiarire che non è necessario aver giocato o possedere i due precedenti titoli della saga per poter giocare a quest’ultimo!
Invito chiunque volesse spezzare la solita routine di sparatorie 3D, poligoni ed effetti T&L, a buttarsi a capofitto nel seguito di questa recensione e di fare un pensiero a quanto sarebbe bello rompere la solita routine e noia che regna in questo momento nel mondo dei videogiochi.
Partiamo con il dire che Myst e Riven sono mondi creati e che esistono solamente in libri scritti da Atrus25. Il suo creatore non può però "visitarli" nonostante vorrebbe, perché mondi imperfetti… e vorrebbe sistemare le cose che in questi mondi non funzionano. Dopo aver ritrovato la sua Catherine, aver messo al mondo una figlia, Yeesha, e aver creato una nuova era, Narayan, nella quale fare trasmigrare il popolo dei D’ni18, Atrus decide che è giunto il momento di farvi conoscere il popolo dei D’ni. Ma l’impensabile si nasconde dietro l’angolo. Saavedro26, condannato all’esilio e ad una vita di miseria su J’nanin dai perfidi figli di Atrus19, medita vendetta. E mentre voi sarete a Tomanha, ospite nel ufficio di Atrus, assisterete al furto del libro di Releeshahn5 da parte di Saavedro, che nella fuga perderà il libro di collegamento con J’nanin. Partirete così per questo mondo all’inseguimento di questo ladro nel disperato tentativo di recuperare il libro e inizierete così la vostra avventura attraversando in totale sei ere. Ma sappiate da subito che l’introduzione che vi ho fatto sarà presto dimenticata durante il gioco: così come nei precedenti capitoli, la parte più importante sarà affidata all’esplorazione di questi periodi, dove voi sarete la parte più importante di tutto. Quest’avventura come poche altre ha il pregio, infatti, di non avere bisogno di un canovaccio o di personaggi importanti per trainarvi a completare il gioco. L’esperienza del tutto immersiva è quel che basta: il resto sta a voi. Dovrete e sarete costretti a dimostrare che avete qualcosa20 in quella cosa che sta tra le vostre orecchie. Scusate non voglio offendervi, ma come avrete capito in questo gioco, tutta l’azione avverrà nella vostra testa, tra i vostri neuroni: questo gioco rompe i canoni con tutto quello che è dento ai nostri hard disk di questi tempi; è un avventura che vi trasporterà in terre lontane vi circonderà con i suoi suoni, vi farà rilasserà con le sue ambientazioni e vi farà riscoprire l’uso della ragione, se mi è permesso…
Ma come i Presto Studios hanno potuto ottenere tutto questo e in che modo hanno rinverdito una così famosa saga? Come accennavo qualche riga fa, hanno ripreso il motore di un loro vecchio videogioco, vi hanno aggiunto la possibilità di smuovere lo sguardo di 360° gradi6, hanno aggiunto effetti grafici che solo le schede di oggi possono agevolmente sostenere senza pesare enormemente sul processore grazie alle meraviglie delle DirectX21. Le ere che visiterete sono comunque sempre suddivise in locazioni e vi sposterete cliccando con il mouse diciamo "di un passo alla volta". Come vi dicevo tutto è rimasto simile ai precedenti episodi, ma le animazioni introdotte sono incredibili: durante, ad esempio, l’animazione iniziale22 potrete smuovere lo sguardo e/o muovervi e, a seconda di dove vi volgerete, sentirete il sonoro spostarsi di conseguenza. Inoltre in Exile potrete sfruttare la nuova modalità "ZIP": quando il puntatore diverrà un fulmine su di una particolare locazione che è lontana da voi potrete arrivarci immediatemente, saltando tutti i "passi" intermedi meno importanti, che avreste dovuto compiere per arrivare là, rompendo così il giuoco di causa-effetto che spesso si innesta ad esempio quando si muove un meccanismo che sblocca una situazione dall’altra parte di un’isola ad esempio. Questo se da una parte toglie un po’ di "realismo"7 al gioco, d’altra parte aiuta di non poco il giocatore: è comunque una modalità disattivabile e starà quindi al giocatore decidere se usufruirne, attivandola o meno dal menu opzioni. Potrete attivare e/o interagire con gli oggetti che troverete durante le vostre esplorazioni nei vari periodi quando il puntatore diverrà una mano aperta: basterà cliccarvici sopra. Gli oggetti raccolti saranno raccolti nell’inventario e appariranno nella parte sottostante la "finestra" di gioco. Per esaminare un oggetto nell’inventario basterà cliccarvici sopra. In alcune locazioni potrete anche esaminare più dettagliatamente gli oggetti: in questo caso apparirà l’icona di una lente e potrete fare lo zoom per osservare in dettaglio l’oggetto. Come vedete l’interfaccia è molto semplice e questo non fa che incrementare l’immersione nel mondo di Myst III di cui vi parlavo poco fa. Niente manuali corposi da imparare prima di giocare: basterà introdurre il cd, installare il gioco11 e calarvi in quella che definire un’avventura sarebbe veramente riduttivo. Parlando di altre caratteristiche salienti di questo gioco, non si può tralasciare l’aspetto sonoro: una cosa incredibile a partire dal tema principale8 e dalle musiche che vi accompagneranno durante l’esplorazione, composte da Jack Wall, orchestrate da Steve Zuckerman e suonate dalla Northwest Sinfonia Orchestra. A questo proposito, se ve ne dovreste innamorarvene vi consiglio di considerare l’acquisto della Collector’s Edition di Myst III: Exile, nella quale oltre al gioco, ovviamente, potrete trovare il cd musicale contenente tutte le musiche, la guida strategica9 ufficiale, il CD-ROM "The Making Of" e una miniatura di un personaggio del gioco. Ma non sono solo le musiche che innalzano l’esperienza di gioco: tutto il reparto audio è interamente ben strutturato e gli effetti sonori di questo gioco sono incredibili – cigolii, esplosioni, suoni ambientali… alzate il volume e sarete lì ancora più di prima!!!
Per quello che riguarda gli enigmi, sono qualche volta cervellotici, è vero, ma non impossibili. Come sempre, con un po’ di fatica si arriverà alla soluzione e il risultato sarà enormemente gratificante23 e vi spronerà a continuare nella ricerca dei simboli per recuperare il libro di collegamento a Narayan. Avrete bisogno di tre simboli che dovrete rintracciare nelle tre ere di Edanna, Amateria e Voltaica, ognuna caratterizzata da un particolare elemento che ricorrerà per tutta l’era e che dovrete imparare a sfruttare all’occorrenza se vorrete riuscire nella vostra impresa. Non vi dico altro o di più: avrete tempo a sufficienza per scoprire cosa intendo se vi immergerete nel mondo di Myst III: Exile. Immersione che vi risulterà molto facile dato che il gioco (software e manuale) è interamente localizzato in Italiano. Non avrete scuse quindi per tirarvi indietro: Presto Studios e Ubi Soft hanno lanciato la sfida e sta a voi raccoglierla. Mi auguro che tutti quei giochi 3D che avete fatto fino ad adesso vi abbiano ancora lasciato un po’ di spirito di esplorazione e di avventura.
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Pentium II 233 Mhz o superiore
64 MB di Ram
200 MB di spazio su disco minimo
lettore CD-ROM 4x o superiore
Monitor che supporti i 16 bit di colore
Scheda acceleratrice 3D opzionale
Schede video e audio compatibili con DirectX7 o superiori
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MacOS 8.1 o superiore
64 MB di Ram
200 MB di spazio su disco
Lettore CD-ROM 4X o superiore
Monitor con risoluzione 640×480 che supporti i 16 bit di colore
Supporta acceleratori 3D opzionali
QuickTime 4 o superiore
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Nuovo computer da sistemare, nuova collaborazione da gestire con UbiSoft Entertainment10 e nuovo gioco da recensire. La vita di noi recensori qui a Kult Underground sta diventando frenetica, ma interessante. E meno male che il videogioco che recensirò tra poco è diverso in tema e trama da qualsiasi altro. Signori, rilassetevi, accendete i vostri neuroni e preparatevi ad immergervi nel mondo di
MYST III: Exile
Giovanni Strammiello
personalmente mi ricordo di averlo giocato su 3DO
fondata dai due fratelli Miller, Rand e Robyn
nonostante qualche gioco di corse – Need for Speed – e qualche simulatore di volo spaziale – Wing Commander – fossero già apparsi a sconvolgere il mondo videoludico…
già creatori della saga The Journeyman Project – saga che deve molto della sua ispirazione proprio a Myst, e di un videogioco già recensito su Kult Underground alla fine del 1999, Star Trek: Hidden Evil.
libro di collegamento per l’era finale dei D’ni, Narayan, appunto.
nei due precedenti capitoli della saga, Myst e Riven, potevate girare lo sguardo cliccando a destra o a sinistra, ma il movimento avveniva tramite animazione e non era invece controllabile tramite mouse, come succede adesso in Exile. Questa modalità immersiva è chiamata nel manuale "Free Look", proprio perché da la possibilità al giocatore di osservare in piena libertà il mondo circostante.
in effetti, è come se disponeste di un teletrasporto personale, e non è che tutti noi al giorno d’oggi l’abbiamo a portata di mano… ancora non esiste!!!
cantato in una lingua creata per l’occasione, probabilmente quella dei D’ni
interamente in inglese, contenente due tipi di soluzione:quella completa del gioco; la soluzione ai singoli enigmi, per potere proseguire da soli e accedere a questo manuale solo in situazioni disperate24.
ancora un ringraziamento ad Andrea Cordara, Communications Manager di Ubi Soft, e a Davide Latina, Press Account per la collaborazione che abbiamo stretto dal mese di settembre 2001
il gioco è su quattro cd e durante il processo d’installazione vi sarà richiesto se installare solo i file necessari (circa 187 mega) o tutto il gioco (circa 2 giga) per evitare i cambiamenti di cd durante il gioco. Inoltre i requisiti minimi sono i più bassi che, di questi tempi, mi sia mai capitato di incontrare. Essendo il gioco in formato duale ecco le richieste principali per i due sistemi:sistema Windows12sistema Macintosh13
Windows (r) 95/98/ME
G3 233 Mhz o superiore
così come quello cinematografico
anno anche quello segnato da un conflitto mondiale…
noi tutti di Kult Underground siamo vicini alle famiglie e amici delle vittime degli orrendi atti terroristici avvenuti il giorno 11 settembre 2001 a New York, Washington e Pennsylvania. E siamo ancora una volta qua a raccontare quello che succede nel mondo dei videogiochi: non dimentichiamo e vogliamo andare avanti assieme.
molti giochi e film che dovevano uscire a giorni, o addirittura tra più di un anno, contenenti scene cruente o ambientate a New York… Flight Simulator 2002 di Microsoft – bloccato dalla stessa casa di Redmond per togliere le torri del World Trade Center che non esistono più; il trailer del film Spiderman – ritirato in tutta fretta, perché l’uomo ragno intrappola in una ragnatela tessuta tra le due torri un elicottero con dei ladri…
sopravvissuto a terremoti e a epidemie che sconvolsero la loro esistenza
Sirrus e Achenar
un cervello ;-))
in realtà questi effetti saranno ottenibili anche tramite una modalità software, se qualcuno di voi ancora non ha una scheda grafica 3d…
quella dove incontrerete Catherine con sua figlia
soprattutto se l’avrete ottenuta da soli 😉
situazioni del tipo "non mangio e non dormo finché non scopro come fare a risolvere questo enigma"… 😉
interpretato dall’occasione proprio da uno dei creatori dell’intera saga di Myst: Rand Miller
interpretato da Brad Dourif, famoso attore che ricevette una nomination all’Oscar(r) per "Qualcuno volò sul nido del cuculo", che vinse il Golden Globe e un premio BAFTA. Ottimo attore, ha prestato il suo volto in diversi film27 e telefilm28.
"Dune", "Velluto Blu", "Mississippi Burning", "L’Esorcista III", "Il colore della notte" e "Jungle Fever"
Millennium e X-files, tra tutti