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Voci che sussurrano

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Voci che sussurrano

Buon Natale e Buon Anno a tutti!
Numero di Natale un po’ striminzito, forse per l’atmosfera natalizia che aleggia da tempo, ma la qualità è sempre degna di Kult: c’è spazio per riflettere e per sognare, quello che ci vuole in questo frenetico e bianco periodo di vacanza. E come regalo di Natale, questo mese la prima puntata del nuovo romanzo a puntate di Alessandro Zanardi, che torna alla grande dopo qualche tempo di assenza dalle nostre pagine; un augurio molto speciale da parte di Mario Pischedda; una sensuale lirica di Marco Saya…questo, e molto altro ancora.
Ma è inutile perdersi in chiacchiere: cominciamo subito a sfogliare le offerte del mese.

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Tuffiamoci subito nel mondo incantato delle Avventure di Banedon, primo capitolo della nuova saga magica di Alessandro Zanardi, dopo i fasti del bellissimo Storia di un ragazzino elementale.
E’ tempo di Harry Potter, di streghe, pozioni e bacchette magiche, e anche Zanardi si ispira all’immaginario fiabesco per il suo nuovo, affascinante romanzo; assistiamo proprio all’incipit a un classico e intramontabile combattimento con un drago, tra nani e splendide donne…

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Ma torniamo sulla terra, dopo la magia di Zanardi, sulla terra degli inganni e dei sorrisi di convenienza. Amaro e caustico come sempre, Fabrizio Guicciardi, nell’asciutta lirica La maschera del sorriso, ci fa precipitare in un’atmosfera di disillusione, in cui frasi veloci celano l’interiore tormento.

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Più classica e ottocentesca, come sempre, è Mariacarla Tarantola, ormai una colonna di Sussurri, con il suo stile arcaizzante, il linguaggio forbito e inusuale, ai limiti della retorica.
Un topos è anche l’invocazione struggente alla Sera, momento ispiratore di tanti poeti, forse perchè lo spegnersi lento della luce invita alla riflessione e al sogno.

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Choccante nella sua lapidaria assolutezza è Il campo, di Silvia Ceriati, tratto da una raccolta di prose intitolata La vigna.
Qualche pennellata per tratteggiare una visione romantica e immobile: una fattoria, bambini laboriosi, contadini alacri che falciano prati biondi. Poi, all’improvviso, tutto viene stravolto nell’incubo.
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Conosciamo ormai la cifra stilistica di Marco Saya, la sensualità delle sue liriche, dedicate spesso al fascino di figure femminili: in Troppe volte viene esaltata la carnalità del cibo e di oggetti usuali traformati in essenze astratte, in un gioco fantastico e voluttuoso.

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Un’altra lirica, per un ennesimo augurio di Natale, ma diverso da tutti quelli che avete sentito finora: Vigilia di Natale è un inno alla solitudine che pervade lo spirito delle feste, quando una stanca pigrizia si impossessa della nostra anima di fronte alla frenesia dei regali, di fronte al buonismo a tutti i costi che emana dalla televisione. E’ Mario Pischedda, e sono quindi versi assoluti, impregnati di armonia latineggiante.

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Prosegue la pubblicazione delle liriche di Enrico Pietrangeli, tratte dalla sua raccolta D’amore, di morte, edita da Teseo Editore.
Questo mese proponiamo Dell’amicizia, altra lirica sul tema del rapporto tra due persone che si sfascia e si decompone.

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Siamo giunti anche stavolta alla fine: non mi resta che rinnovarvi i miei auguri, e, per chi parte e per chi resta, Buona lettura di Sussurri!

Lorenza Ceriati

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