I bambini nella scuola dell’infanzia esprimono spesso i loro sentimenti e i loro stati d’animo producendo i più disparati suoni tramite i più diversi strumenti: un foglio di carta che diventa una specie di trombetta, il cappuccio di una penna che diventa un fischietto, un legnetto usato come strumento per percuotere improvvisati tamburi sono diverse esperienze che testimoniano il “desiderio” più o meno esplicitato di “fare musica”.
Per Monique Frapat, mentre i bambini relegano le parole al compito di descrivere la realtà, considerano i suoni come lo strumento più appropriato per raccontare il loro immaginario.
Il testo di Maule e Azzolin, Suoni e musiche per i più piccoli, si presenta come un manuale che, partendo da questa esperienza, vuole proporre piste di analisi sulla didattica della musica nella scuola dell’infanzia, descrivendo orientamenti di fondo, esaminando gli aspetti salienti che riguardano l’ascolto, la voce e il movimento, fornendo alcuni esempi di progetti concreti per valorizzare la funzione conoscitiva ed espressiva della musica per i bambini.
Proprio per questo il libro è diviso in tre parti: la prima parte ha un taglio molto specialistico in cui entrambe le autrici cercano di inquadrare la didattica della musica all’interno di una prospettiva storica più ampia: dal passato alle più moderne sperimentazioni. In questa parte la musica viene presentata come un “facilitatore degli apprendimenti”: essa viene vista nella logica della trasversalità in continuo dialogo con le altre aree del linguaggio e della matematica, ma anche dell’integrazione e dell’espressione delle emozioni, permettendo anche di favorire un miglioramento del clima della classe.
La seconda parte si addentra su tre dimensioni fondamentali dell’esperienza musicale, cioè appunto l’ascolto, la voce e il movimento (che associato alla musica diventa gioco, danza, ritmo etc.)
Ognuno dei tre aspetti dell’esperienza musicale è preceduto da una trattazione teorica sintetica e corredata da schede con disegni, tabelle e grafici.
Dopo la trattazione teorica, però, ci sono anche suggerimenti pratici per impostare il lavoro didattico; come aiuto in questa esemplificazione pratica viene proposto un CD MUSICALE, che accompagna il testo, con canti e musiche da proporre ai bambini per stimolarli proprio ad approfondire l’importanza dei diversi aspetti che costituiscono l’esperienza musicale.
I diversi brani presenti del CD sono, anche in questo caso, spiegati nel loro utilizzo all’interno di un itinerario didattico, tramite schede, disegni e grafici, che li rendono parte integrante della programmazione dell’insegnante.
La terza parte propone la presentazione di due esempi operativi. Il primo è un laboratorio di creazione di strumenti musicali e di educazione al ritmo, ricco di proposte operative interessanti.
Gli “strumenti musicali”, molto originali, come il “ventofono” e gli “animali sonori”, sono prodotti direttamente dai bambini tramite la proposta di un laboratorio creativo che metta insieme anche in questo caso le diverse discipline e che serva per avvicinare i piccoli in modo simpatico al mondo della musica. L’esecuzione del lavoro è corredata con indicazioni precise sul materiale da utilizzare, sulle procedure e su possibili varianti. Ci sono anche foto in bianco e nero che rappresentano il “prodotto finito” perché l’insegnante si possa fare un’idea della forma da raggiungere.
Il secondo capitolo di questa terza parte è, invece, dedicato dalla Maule a presentare due progetti di didattica musicale su due temi interessanti , come quello dei suoni legati alla pioggia e quello sui suoni che appartengono alla dimensione del viaggio, come esperienza che i bambini sono chiamati a percorrere.
In generale il testo si presenta come un manuale ben fatto, che unisce a una ricca trattazione teorica iniziale, anche se forse a volte un po’ troppo specialistica nella prima parte, un abbondante materiale con consigli concreti per la programmazione didattica dell’insegnante. Spiccano sicuramente l’esperienza e il contatto diretto proprio con gli insegnanti della scuola di infanzia, che trapela dall’esperienza di Elita Maule e di Silvia Azzolin, autrici di spicco nel campo proprio della didattica musicale per la scuola dell’Infanzia e responsabili di corsi di aggiornamento per docenti.
Proprio gli insegnanti della scuola dell’infanzia sono sicuramente i destinatari più interessati di questo libro; essi possono trovare molti spunti di riflessione, di confronto con buone pratiche e di presentazione di materiale operativo e di progetti, utili per elaborare percorsi di insegnamento musicale con i più piccoli.
Molto positiva infine è la presenza del CD musicale con proposte operative per educare all’ascolto e all’esperienza ritmica e musicale, con tracce audio che spaziano dalla musica classica ai tradizionali balli per bambini. Il CD interagisce bene con il manuale, in cui vengono presentati gli spartiti del materiale audio presente e schede operative su come utilizzare il materiale audio all’interno di un percorso di didattica musicale.