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Voci che sussurrano

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Voci che sussurrano


Mi sembra di aver appena vergato l’abituale "arrivederci" alla fine del numero di gennaio, e già siamo nel corto e strano febbraio; certo, quest’anno meno corto, considerato quel famigerato 29 che (per chi ci crede) avrebbe conseguenze nefaste sul resto del calendario. Ma tant’è: per Sussurri non c’è nulla di nefasto, anzi: continuano ad arrivare opere di autori che si accostano per la prima volta a Kult, come Claudio Pradelli con un’interessante lirica, e ritornano nomi di cui da un pezzo non sentivamo parlare, ma che comunque ricordiamo sempre. Come Luca Cascetti, tornato con la raccolta Cielo d’Irlanda, e qui con versi molto particolari e densi di spiritualità. Ma non manca il sorriso con Marco Milani e i suoi bambini terribili, la cupa fantascienza con Giuseppe Cerone, l’avventura fantasy con Alessandro Zanardi, lo squallore metropolitano con Enrico Pietrangeli. E poi ancora poesia, con Mario Pischedda e Anna Ricciardi.

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Ormai lo sapete, il la spetta ad Alessandro Zanardi, maestro di romanzi lunghi e avventure dense di colpi di scena. In questi due capitoli di Terra rossa la narrazione si ferma per permetterci di conoscere meglio i nuovi personaggi e le loro storie d’amore, storie anche molto ancitconformiste, come vedrete. Un piccolo appunto…qualche concessione allo stile da romanzo rosa nelle descrizioni fisiche.

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Lo so che siamo già al secondo mese dell’anno, ma il sentimento che pervade la bellissima I gennaio 2004, di Mario Pischedda, quel senso di inutilità e di noia, è lo stesso che ci ritroviamo addosso in tante mattine uscendo di casa senza voglia di parlare con nessuno.

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Ma torniamo subito a sorridere con Marco Milani e i suoi bimbi di Baby red, piccoli filosofi in erba, colti in stralunati dialoghi da una culla all’altra. Alcuni sprazzi molto simpatici e divertenti, alcuni personaggi in cui si riconoscono volti noti (quel Silvio bambino ricco…mah)

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Non capita spesso di sentir parlare di Dio, di anima, del bisogno che tutti abbiamo di qualcosa che trascenda la materia, una risposta al di là delle risposte. Per questo è bello immergersi nella Preghiera per noi di Luca Cascetti, che affronta il tema con spirito libero e grande umanità. A proposito di questo autore..fate caso alla sua biografia. Una maturità quasi incredibile in una persona così giovane, e che ha fatto già così tanto.

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Davvero sterminata è anche l’opera di Giuseppe Cerone, di cui vi stiamo facendo conoscere i racconti fantasy: una fantascienza cupa e catastrofica, personaggi che si agitano in un futuro che a tratti potrebbe anche essere il nostro presente.
Personaggi come Sandra, segretaria all’apparenza perfetta, che abbiamo già intravisto amante del vecchio Yossarian in un altro racconto, e ritroviamo protagonista in Cercasi segretaria.

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In Anna Ricciardi si avverte una vena poetica molto intensa, sanguigna: indimenticabile è questo breve frammento dedicato a Bastogne, una caratterizzazione bellissima.

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Una new entry, Claudio Pradelli, che speriamo continui a collaborare con noi, ci offre con Invernale una lirica raffinata, cesellata sapientemente con immagini preziose e inusuali (il fiammifero paragonato alla realtà). Si avverte una solida base di letture e di conoscenze nella sapienza con cui utilizza allitterazioni (fantasmi fumosi) e termini evocativi e difficili (romitorio).

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Visto che abbiamo iniziato con il mondo fantastico e lontano di Alessandro Zanardi, mi sembra giusto concludere tornando, anzi ripiombando, nel nostro mondo squallido e desolato.
Born to be wild di Enrico Pietrangeli è un viaggio accorato nei bassofondi dei tossici, dei personaggi borderline come Nico e Ketty: ancora un amore, ritagliato con dolore ai margini della società.

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Eccoci giunti alla fine. Non mi resta che ringraziare tutti coloro che vorranno scriverci, renderci partecipi dei loro sogni, sia gli autori nuovi che le vecchie conoscenze di Kult (a proposito vi invito a partecipare alle "serate di lettura" allo Juta Cafè). A volte le opere non sono pubblicate subito per problemi di spazio, ma basta avere un po’ di pazienza per trovare il proprio nome su Sussurri. Capita anche che uno scritto non sia adatto: nulla di male, riprovate, c’è sempre del buono da tirar fuori. E non cercate la provocazione e la volgarità a tutti i costi….Arrivederci al prossimo mese!

Lorenza Ceriati

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