Pagg. 215 Euro 16 Feltrinelli
Quarto romanzo per lo scrittore bresciano, forse il più riuscito. Archetti imbastisce una trama ben riuscita, ponendo al centro dell’impianto narrativo due fratelli: Giosué e Arto: il primo, sin da piccolo, parla poco, frequenta il seminario, è spirituale, mistico, desidera farsi prete, Arto è un bugiardo, disdegna l’Università, un ragazzo presuntuoso con l’ambizione di diventare un grande scrittore, non a caso è alle prese con il romanzo Farneticazioni di una nana, sogna di diventare importante e famoso come Jack London, desidera vivere nel senso piu’ lato del termine, ha una storia di sesso, giunta quasi ala fine, con Roberta, ma non disdegna altre donne. Due poli opposti, due facce della stessa medaglia che si incontrano quando Giosué propone ad Arto di fargli compagnia per un viaggio a Lourdes dove, è la seconda parte del romanzo, le parti dei due si ribalteranno con Giosué che abbandonerà il pellegrinaggio per arrivare, sempre con Arto, in Spagna. Un viaggio avventuroso nel corso del quale l’ex seminarista sovvertirà tutti i comandamenti, inizierà a ber, a bestemmiare, si innamorerà di una bella prostituta e dovrà essere Arto a cercare di bloccare la furia distruttiva e devastante del fratello. Si assiste, ed in questo è molto abile lo scrittore, ad un ribaltamento dei ruoli dei due fratelli: l’ateo Arto cercherà di porre un freno al fratello che, dopo anni di misticismo, cerca di trasgredire i dieci comandamenti, lo lascerà al suo destino, Giosué deciderà di andare in Bolivia, mentre lui farà ritorno a casa, intreccerà una storia con Marta, ma, alla fine, partirà per una destinazione ignota, sfuggendo dal solito tran tran della vita quotidiana perché, fa dire Archetti ad Arto ” gli asini volano salto, ma io partivo per partire non per tornare”, mentre la famiglia è ignara sia della mancata ordinazione sacerdotale di Giosué che dalla mancata laurea del fratello. Il libro di Archetti è molto divertente, ironico, si ride molto specie quando Giosue? Lasciai pellegrini e fugge a bordo di un pulmino in Spagna con a bordo una vecchietta, dissacrante. I due fratelli sono tratteggiati molto bene, anche se lo scrittore sembra lanciarci un messaggio: cos’è la morale? Quali sono le cose giuste e quelle sbagliate? Non vi sono regole ben precise valide per tutti, lascia intendere Archetti, ognuno, lascia intendere Archetti, è padrone della propria vita che vale la pena di essere vissuta come si vuole.