Voci che sussurrano
Eccoci tornati in una bellissima atmosfera natalizia; sicuramente state tutti correndo per gli ultimi regali, o cercando di ricordarvi a chi dovete fare gli auguri, ma spero troviate un po’ di tempo solo per voi, per rilassarvi con un numero di Sussurri particolarmente ricco (beh, è Natale o no?)
Innanzitutto, come vi avevo promesso, potremo conoscere meglio i due vincitori del premio annuale della nostra rubrica, che sono Alessandro Hellmann (con due elle, contrariamente a quanto pubblicato, e ce ne scusiamo) per la poesia e Simone Scataglini per la prosa. Sono interviste molto interessanti per capire il mondo di un autore e la gestazione di un’opera (l’immagine della bambina che cammina sulla strada di Scataglini, il riferimento a Montale e De Andrè di Hellmann…)
Ma non c’è solo questo, anzi: si spazia dal romanzo di Zanardi, alla graditissima new entry Piergiorgio Leaci, autore per la "Prospectiva editrice", a Giuseppe Cerone, scrittore di solida esperienza purtroppo misconosciuta dall’editoria, alle liriche di Mario Pischedda e Anna Ricciardi. E scusate se è poco…
Innanzitutto, come vi avevo promesso, potremo conoscere meglio i due vincitori del premio annuale della nostra rubrica, che sono Alessandro Hellmann (con due elle, contrariamente a quanto pubblicato, e ce ne scusiamo) per la poesia e Simone Scataglini per la prosa. Sono interviste molto interessanti per capire il mondo di un autore e la gestazione di un’opera (l’immagine della bambina che cammina sulla strada di Scataglini, il riferimento a Montale e De Andrè di Hellmann…)
Ma non c’è solo questo, anzi: si spazia dal romanzo di Zanardi, alla graditissima new entry Piergiorgio Leaci, autore per la "Prospectiva editrice", a Giuseppe Cerone, scrittore di solida esperienza purtroppo misconosciuta dall’editoria, alle liriche di Mario Pischedda e Anna Ricciardi. E scusate se è poco…
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Come di consueto cominciamo con Alessandro Zanardi e il suo romanzo a puntate Terra Rossa, qui giunto alla fine della prima parte. Dal romanticismo della fase iniziale, ispirata alla vicenda di Romeo e Giulietta, si passa qui alla violenza e alla guerra tra le due città, e all’uccisione del padre di Janine, contrario al matrimonio. Ci sarà una ricomposizione? Lo sapremo la prossima puntata…
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In attesa del prossimo lavoro di Simone Scataglini, l’altro premiato, godiamoci questa bella lirica di Alessandro Hellmann, Ho amato le cose, semplice e sobria nelle sue immagini così quotidiane, così sobriamente poetiche.
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Ricordete senz’altro tutti Giuseppe Cerone, autore molto apprezzato dai più grossi nomi della critica letteraria, eppure misconosciuto dalle case editrici. Spero che la pubblicazione sulla nostra piccola rubrica porti fortuna a questo scrittore, qui presente con un racconto fantascientifico dalla tematica classica ma dallo stile asciutto e coinvolgente, Diario di bordo.
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A volte Giancarlo Ferrigno sembra quasi irridere il mondo con i suoi versi surreali, i suoi paradossi…Eva surreale è appunto il titolo del suo ultimo lavoro. Una punta di maschilismo, o è uno scherzo, uno dei tanti scherzi di questo autore?
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Era forse più pura l’ispirazione della prima poesia di Anna Ricciardi, l’intensa Julien Beck; ma apprezzabile è comunque quest’ultima, Giovani tempeste, dallo stile malinconicamente "retrò".
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Per restare in tema di versi, ovviamente non poteva mancare il grande Mario Pischedda. Inutile ripetere i soliti commenti sul suo stile denso di immagini, vivido, struggente: ma da sottolineare quanto sia attuale la critica al Regno superficiale delle immagini, tra un agghiacciante Grande Fratello e l’altro…
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Per ultimo, proprio per goderselo di più, ecco la nuova entrata Piergiorgio Leaci, autore giovane e molto promettente, già nel circuito della Prospectiva editrice con il
romanzo Pazzo come Van Gogh, che potrete ordinare tramite la libreria Feltrinelli. E penso che molti di voi lo faranno dopo aver letto lo scanzonato Inquietudini, ricordi in ordine sparso di un soggiorno in Danimarca tra donne disinibite e sbornie. Sesso, stile libero e accattivante, sulla falsariga di Philiph Roth….

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Giunti alla fine, non mi resta che farvi gli auguri, sperando in un 2004 sempre ricco di parole e storie. Arrivederci a presto!!
Lorenza Ceriati