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Voci che sussurrano

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Voci che sussurrano

Ultimo numero prima delle vacanze: ci siete ancora, o siete già in giro per il mondo? Nel secondo caso vi perderete (e recupererete in settembre) un SUSSURRI davvero denso di novità e di emozioni. Infatti, oltre alle poesie, sempre bellissime (il grande Mario Pischedda, il "sessantottino" Giancarlo Ferrigno, senza dimenticare Davide Riccio, Evidda…), questo mese pubblichiamo una vera "chicca": la prima parte del romanzo Dolcemente spietato, di Simone Scataglini, che ricorderete per l’intenso racconto Se morire è un’arte, dello scorso dicembre. L’opera può essere visionata e acquistata sul sito della casa editrice, la Prospettiva editrice o su Internet Book Shop; vi invitiamo a farlo, e magari a mandarci vostri commenti, sempre graditi.
Un altro degli autori "kultiani" già uscito in libreria è Enrico Pietrangeli, presente qui con un racconto inedito.
Direi che la carne sul fuoco è tanta (e scusate se ho evocato il fuoco quando fuori ci sono quaranta gradi), non resta che immergerci nella lettura.


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Cominciamo proprio del romanzo di Simone Scataglini, i cui primi sette capitoli costituiscono una storia completa a sè stante, Un angelo sporco di sangue: ritroverete la fine della storia a settembre, o sul sito della casa editrice citato sopra. Una vicenda di violenza familiare struggente, purtroppo molto d’attualità, vista dallo sguardo limpido e ingenuo della bambina protagonista, unito al punto di vista più distaccato e disilluso della bambina divenuta donna con mille fantasmi.

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Tiriamo un po’ il fiato con la saggezza lapidaria degli Aforismi di Biancus: bello rispolverare un genere poco frequentato e molto difficile, quello di esprimere mondi di concetti in pochissime parole. Impossibile dimenticare Flaiano, Woody Allen, Wilde…

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Tra racconti e aforismi non mancano, anche stavolta, splendidi versi; come quelli del misterioso autore, suggestivo anche nel nome, Untold evening tales. Un angelo c’era nel primo romanzo, e anche in V ritroviamo i leggeri angeli che passano in un battito di ciglia negli occhi delle persone che passano.

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Un’atmosfera del tutto diversa si respira nelle opere di Giancarlo Ferrigno, a tratti lievemente enfatiche, ma ricche di riferimenti raffinati ("l’oltreuomo"), e di forza lirica molto dannunziana, anche nei temi vagamente "anni Settanta" come in questa Ballata del non lavoro.


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Abbiamo avuto modo di conoscere Enrico Pietrangeli grazie a vari estratti dalla sua raccolta lirica D’amore, di morte; lo ritroviamo qui in una veste diversa e che ben gli si addice, quella di narratore. Symphaty for the devil (titolo di una canzone famosa dei Rolling Stones, vero?) è un racconto crudo e amarissimo, in cui emergono la violenza e lo squallore sepolti nel bel mondo adolescenziale fatto di festine e SMS.

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Riprendiamo fiato con Davide Riccio e i suoi versi divertiti, in cui piccoli gesti del quotidiano (come qui radersi) vengono stravolti in un’ottica paradossale, si mescolano a riferimenti mitologici e storici, quasi in un’ideale soluzione di continuità con il passato – soluzione di continuità che passa anche attraverso un rasoio, uno specchio, una certa apparenza….

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Brevi flash di viaggi, immagini di città, frammenti di pensieri e di sogni: questo e molto altro nelle poesie raccolte in Ciclotimia. L’autore, Evidda, recupera sapientemente la rima e costruisce le strofe con armonica simmetria; bellissima, qui, la pennellata su Firenze "donna sdegnosa".

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Concludiamo infine in bellezza con Mario Pischedda e la sua Alla ricerca di una risoluzione delle dissonanze (il titolo è già una lirica). Per i "novellini" di Kult, per chi si è accostato da poco alla nostra rubrica, vorrei ricordare che questo autore ci accompagna ormai da vari anni, e che vale veramente la pena di ripercorrere le varie fasi della sua opera. Nessuno infatti scava come lui, in versi assorti, nelle contraddizioni e nell’ansia delle cose.

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Siamo giunti alla fine anche quest’anno. Non mi resta che augurare a tutti (lettori, autori – grazie anche per le belle mail che ricevo – e naturalmente alla redazione, che lavora sempre moltissimo per migliorare anche graficamente la rivista, e al direttore Marco Giorgini, che ringrazio di cuore per le parole riservate a Sussurri) una bellissima estate. Arrivederci a settembre, buone vacanze!!

Lorenza Ceriati

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