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Enter The Matrix

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Knock, knock, Kult… Giovedì 8 maggio siete invitati a entrare in Matrix, presso gli East End Studios di Milano. Prego venire con le idee già chiare sul colore della pillola… Di cosa stiamo parlando? Beh, entrate con noi nel resoconto della presentazione stampa del videogioco basato sulla triologia di Matrix

Enter The Matrix

Come dicevo quindi, giovedì 8 maggio, siamo andati a Milano per partecipare alla presentazione per la stampa dell’attesissimo videogioco di Shiny Entertainment (sì quelli di David Perry, di Messiah, Sacrifice, MDK…) che si è tenuta nel contesto spiccatamente underground degli EastEnd Studios. L’attesissimo videogioco sarà distribuito in tutta Italia il giorno 15 Maggio da Infogrames, anzi, da Atari .
Sì, perché Infogrames ha mutato a livello globale il suo marchio. Il 7 Maggio Infogrames è diventata Atari.
Incomincerà quindi con il videogioco "Matrix" a sfruttare tale marchio (nome della mitica casa americana) acquisito qualche anno fa, quando rilevò Hasbro Interactive (che oltre al marchio Atari, ricordiamolo, ha portato brand di videogiochi famosi, come quello nato sotto Microprose, ovvero la serie di Grand Prix, di Geoff Crammond). Prima di procedere con il resoconto vorrei ricordarvi come è nata Atari.

Siamo nel 1972, ma il marchio Atari e il relativo simbolo del monte Fuji ancora non esistono. Ci sono però due uomini: Nolan Bushnell e Ted Dabney che aprono una compagnia tecnologica dal curioso nome di Syzygy. Syzygy è una configurazione astrologica, che si manifesta quando il sole, la luna e la terra si verrebbero a trovare sulla stessa linea immaginaria. Essendo però il nome già registrato in California da una compagnia di candele hippie, Bushnell fu costretto a guardare altrove, al gioco da tavolo giapponese Go, e la parola che era l’equivalente inglese di "check" negli scacchi: Atari, appunto. Beh questo era solo l’inizio. Se siete interessati alla completa storia di Atari, se ne potrà riparlare magari il mese prossimo. Era solo un modo per ricordarvi come questa ditta iniziò la sua storia. Torniamo a piombo sull’evento Matrix.

Pur avendo apertamente ignorato l’invito di presentarci con vestito e occhiali neri ("Neo" & MATRIX style), siamo stati gentilmente accolti in un’ampia sala dalle atmosfere urban-chic, appositamente ricreate. Nel buio si notavano due cose: l’open bar da una parte e una notevole quantità di postazioni PC (6/7), Xbox, PS2 (14 a testa) e Gamecube (solo 4) praticamente ovunque. Il videogioco Enter The Matrix (d’ora in poi solo EtM, per brevità) poteva essere liberamente provato e l’impressione generale era decisamente positiva, per tutte le piattaforme.

All’entrata siamo stati "tesserati" (ci hanno fatto indossare un braccialetto verde fosforescente) e ci hanno indicato il bar (in verità, ci hanno accompagnato!)… come se avessimo potuto non vederlo con i suoi venti e più metri di bancone. Il verde fluo di Matrix (ricordate le scritte in caratteri pseudo-orientali che scorrevano in verticale?) risaltava dappertutto: oltre ai braccialetti di "riconoscimento", era nelle cannucce, negli anelli dei bar-tender, nel laser che proiettava incessantemente le succitate scritte su una parete. Il buffet era vario e abbondante: spumante e long-drink scorrevano a fiumi!
Bisogna ammettere che l’organizzazione ha sortito il suo effetto: eravamo piuttosto a nostro agio. Ci siamo serviti e siamo andati a sederci per bere con calma il nostro Martini e guardarci un pò intorno. Ricordo che solo in quel momento ho "messo a fuoco" la musica, per altro ad alto volume, rendendomi conto che era la colonna sonora di Matrix; non poteva essere altrimenti, l’accurata selezione di brani deliziava le orecchie dei visitatori. Ho apprezzato di non averci fatto caso prima; perché ogni cosa era coerente con il tutto, e l’ambientazione era tratteggiata talmente bene da proiettarti nella dimensione cinematografica piuttosto che farti notare i particolari. Più che nella tana del Bianconiglio, ci si sentiva nel locale in cui Neo incontra per la prima volta Trinity.

Riguadagnato il senso della realtà, abbiamo deciso di fare un "giro di prova" con EtM per vedere finalmente se le nostre aspettative erano soddisfatte. Non voglio dare pareri tecnici perché potrete leggere la recensione prossimamente sia su Kult Underground, sia su GamesInspired. Al momento in cui scrivo, il gioco è appena uscito nei negozi e la nostra recensione non tarderà molto ad arrivare: per cui l’unico consiglio che vi dò è di controllare attentamente le pagine dei nostri siti nei prossimi giorni. L’articolo recensione sul gioco sarà posto in evidenza sul sito di Kult (nel sommario o nella colonna dei numeri usciti dovreste trovare un qualche rimando visibile) e su quello di GamesInspired.

Per le prime impressioni vi rimando comunque all’articolo preview. Ci tengo comuque a sottolineare un aspetto che ho gradito molto e che si ha la possibilità di verificare in occasioni simili a questa. Abbiamo osservato su tutte le piattaforme una parte del primo livello di gioco; per quanto, inevitabilmente, tra una console e l’altra ci possano essere piccole differenze qualitative, l’esperienza di gioco è assolutamente identica su ogni piattaforma. Complimenti a quelli della Shiny Entertainment e ad Atari.
Rientrati nei panni di giornalisti "di penna", ci siamo ricordati degli altri nostri importanti compiti. Abbiamo, dunque, scattato parecchie foto, che potrete trovare presto sul nostro sito GamesInspired, anche se la scarsa illuminazione ci ha creato non poche difficoltà. Non c’è stata possibilità di intervistare nessun dirigente o portavoce di Atari perché erano ben mimetizzati nella Matrice. Sono comparsi solo nel momento dell’ufficializzazione della presentazione. D’altronde avevano anche loro il diritto di rilassarsi un po’: preparare un party come questo deve essere stato molto stressante… chissà in un prossimo futuro, magari riusciremo a fare una qualche intervista con qualcuno di Atari.

Si è dato, infine, "inizio alle danze". Ci sono state alcune proiezioni e una serie di spettacoli molto interessanti e di notevole gusto. Ad evidenziare che l’esperienza Matrix è, per così dire, "multicanale" (non finvano mai di ripetercelo…), abbiamo visto tre trailer: Animatrix (nello specifico, l’episodio The Final Flight of the Osiris), Enter The Matrix (il videogioco) e Matrix:Reloaded (in uscita il 23 Maggio in Italia). I secondi due non hanno bisogno di ulteriori spiegazioni; voglio spendere due parole per il primo, invece. Esso appartiene a una serie di 9 cortometraggi animati, scritti e curati sempre dagli infaticabili fratelli Wachowski, in cui si sono cimentati 9 diversi disegnatori di anime giapponesi. Animatrix uscirà in DVD il 3 Giugno e avrà il compito di farci scoprire nuovi affascinanti aspetti della storia di Matrix che, come nel caso di Etm, non avremmo modo di afferrare se guardassimo "solo" i film. Finiti i trailer, una danzatrice ha fatto irruzione nella sala all’interno di una enorme bolla trasparente. Sulle note di una musica esotica, si è contorta in una danza plastica per alcuni minuti. Prima che la "bolla" ci lasciasse, un’altra artista aveva attirato già l’attenzione del pubblico. Sospesa a mezz’aria, un’odalisca armata di veli si è esibita in una conturbante danza alternativa, resa di particolare effetto da un gancio che la trascinava magicamente verso l’alto. A seguire, due "agenti Smith" (con tanto di sguardo truce) hanno allietato la platea con un’inquietante dark-breakdance. Per finire, due maestri di judo (un bianco in kimono bianco e un nero in kimono nero) hanno eseguito una dimostrazione di combattimento, a memoria della famosa scena dell’allenamento di Neo e Morpheus in Matrix.
E tra uno spettacolo e l’altro, finalmente, la presentazione. A dire il vero, non ci hanno rivelato molto più di quanto non fosse già pubblico…ma un discorso ci voleva, no? Il dirigente Atari ha incominciato a snocciolare cifre che più eloquentemente delle parole evidenziano quanto sia alto l’interesse dell’azienda nei confronti di questo titolo:

Quarantacinque milioni di dollari sono stati sborsati solo per lo sviluppo e l’acquisizione della licenza. I Wachowski bros hanno seguito personalmente il lavoro della Shiny Entertainment. Settecentomila euro spesi solo per la versione italiana. Del resto, c’è una cifra che motiva tutte le altre: quattro milioni (!) di copie del gioco sono già state preordinate, surclassando ogni precedente record.
Prima di concludere, trovo doveroso ringraziare ancora una volta Atari (nelle persone di Antonio Loglisci e Federica Bianco) per l’invito da parte della redazione di Kult Underground, perché è stata una serata piacevole, che ci ha permesso di scoprire qualche informazione in più riguardo quello che Matrix sarà, che ci ha fatto capire quanto sia abile questa grande multinazionale francese a presentare un titolo di tale importanza, ma soprattutto che ci ha fatto entrare nella Matrice da una dei "terminali principali": quello di EtM, appunto. Vi lascio ma per poco con altri articoli riguardanti l’universo Matrix, che probabilmente mentre leggerete questo articolo, avrà già invaso la nostra quotidianità!

Emanuele Filiberto & Giovanni Strammiello

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