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La poesia in bicicletta

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un anello con sette tappe per il ritorno
Sicilia Poetry Bike – 2009 (dal 1 al 7 agosto)
 
Promesse ed entusiasmi, troppo spesso, vengono meno nel contraddire del tempo ed ostacoli interposti. Queste sono le premesse più oneste per esternare un comune destino di tanti buoni propositi artistici, soprattutto se gestiti per mezzo di libera iniziativa che, al di là dei governi, poco si addice ad un paese culturalmente burocrate e conservatore come il nostro. Talvolta, però, accade che le idee prendano un proprio corso ottenendo riconoscimenti e l’altrui impegno, quello più autentico e concreto, incluso di artisti che, accettando di condividere taluni momenti, se ne sono sentiti parte integrante assumendone poi il coordinamento. Questo è il risvolto più significativo, soprattutto sul piano umano, del retaggio consolidato attraverso l’esperienza dello scorso anno: un evento del tutto nuovo e che, per la prima volta, si realizzava in Sicilia, raccogliendo intorno a sé poeti, artisti e cantastorie lungo il suo percorso che si snodava verso il sud dell’isola. Si riparte, quindi, per trovare ancora altrettanti spontanei momenti di aggregazione poetica nel corso di una settimana no-stop, con una nuova edizione curata dai poeti Enrico Pietrangeli e Ugo Magnanti in collaborazione con due artisti siciliani, Andrea Ingemi e Vittoria Arena, ma anche grazie al contributo di enti, istituzioni, microimprenditoria locale e l’apporto, a vario titolo, di una consistente lista di persone. Molti di questi raggiunti all’ultimo momento, come il filosofo Mario Guarna, che da Firenze, per l’occasione, conferma la sua presenza a Taormina in questi giorni, o la rilevante adesione al progetto del comandante Giorgio Tomassetti della Polizia Municipale di Nettuno, che si attiverà per una collaborazione aperta con i luoghi di svolgimento, ed un’ulteriore veste grafica, associata al festival gallo-italico di Randazzo, a cura di Isabella Marino. La collaudata formula resta quella di una serie di tappe ciclistiche con eventi-appuntamento, veri e propri meeting point aperti alla partecipazione del pubblico e alla condivisione della poesia, quale punto di raccordo e scambio di tradizioni. Il percorso, tuttavia, varierà consistentemente, questo sia per favorire nuovi poli aggregativi che per venire incontro a sopraggiunte esigenze e disponibilità organizzative. Anziché discendere la costa orientale, quest’anno la manifestazione assumerà un itinerario circolare con partenza ed arrivo a Messina, passando per Milazzo, Patti, S. Salvatore di Fitalia, Randazzo e Taormina. Molta attenzione, in questa edizione, è stata rivolta alle location, come pure agli artisti che le animeranno. Si toccheranno luoghi storici dell’isola, come il Caffé Galante, ed in particolare una basilica, quella del Salvador Mundi, simbolo di sovrapposizione di storia e arte che parte da bizantini e normanni, tornando al palazzo dei Duchi di S. Stefano a Taormina e, soprattutto, raccogliendo antichi folclori dell’entroterra, come quella del Festival di poesia gallo-italico, lungo il percorso. Si torna a consolidare un cammino che, nel tempo, resta sempre autentico ed attuale, ovvero quello dell’oralità della poesia itinerante. Sono previsti, inoltre, appuntamenti con associazioni ciclistiche nel corso dell’itinerario, rappresentativi di momenti più informali, oltre a reading, vernissage ed happening che, man mano, andranno a coronare l’intero percorso. Spazio viene lasciato anche agli strumenti informatici e le nuove tecniche di comunicazione che prevedono collegamenti su Facebook e trasmissioni in streaming. Nel primo caso sarà possibile accreditarsi per rimanere in contatto coi ciclo-poeti e i relativi eventi via internet tramite foto, filmati e commenti in tempo reale, sarà sufficiente richiedere amicizia agli organizzatori sul popolare social network, nell’altro verranno trasmessi alcuni incontri previsti in programma. Inoltre, il 7 agosto, durante l’incontro di congedo dedicato alla video-poesia con Giusalba Zappalà, verrà proiettato in anteprima un documentario reportage, frutto di un suo paziente montaggio dei frammenti in diretta del tour. Un’azione performativa a tutto campo dunque, coinvolgente più settori, a partire da sport e cultura, rivolta alla valorizzazione del luogo e con finalità pedagogiche intrinseche, permeabili a tematiche ambientali in relazione a nuovi modelli di sviluppo turistico. Uno sguardo al futuro attraverso radici di antiche tradizioni, per trovarsi e riconoscersi condividendo versi e suggestive esperienze, quelle del viaggio cadenzato dal tempo, partecipe dei suoi spostamenti, che solo mezzi d’altri tempi sono in grado di offrire. La bicicletta, tra questi, resta quello più moderno, ma anche quello più concretamente vincolato ad una grande tradizione da non rinnegare, piuttosto che da imitare.

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