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Suoni dall’uomo di Neanderthal – (Insolita Musica)

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Lo strumento musicale più antico mai ritrovato, esposto al Museo Nazionale della Slovenia di Lubljana, è un frammento di flauto (noto anche come flauto di Neanderthal) ritrovato nella caverne del parco di Divje Babe, una località nei pressi di Cerkno nella Slovenia nord occidentale. E’ stato ricavato dal femore di un giovane orso. La sua natura di flauto è suggerita dai fori in esso praticati, che non lasciarebbero dubbi sulla sua natura di manufatto musicale. La cosa ancora più straordinaria è che appartenne appunto agli uomini di Neanderthal, che prima di questa scoperta si riteneva fossero incapaci di qualunque linguaggio musicale. Ivan Turk lo ha scientificamente datato e gli ha attribuito un’età di 43.100 anni. Invero la questione è ancora un po’ controversa, poiché alcuni studiosi ritengono che i suoi fori furono artificialmente praticati e altri colleghi no, poiché causati secondo loro dal morso casuale di un qualche predatore sul malcapitato orso, il che niente avrebbe dunque a che fare con la costruzione di uno strumento musicale. Ad ogni modo il fascino di aver scoperto questo reperto rimane e il professor Jelle Atema, biologo e musicista, ne ha suonato una ricostruzione di cui potete avere un saggio in mp3 alla seguente pagina
 
 
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Qui, per altro, avrete anche modo di ascoltare altre delizie come il suono di antichi flauti ricavati da ossa di avvoltoio e di cervo, o del  pyrophone, noto anche come fire explosion organ, ossia un organo che suona grazie all’azione del fuoco. Il fire organ genera suoni sparando e controllando l’esplosione e la combustione di fiamme nelle canne d’acciaio o di vetro. Quando l’aria dentro di esse viene riscaldata dal fuoco, si espande; questo genera una risonanza col materiale della canna e un preciso tono musicale. Alimentati a benzina o gas propano, in realtà i pyrophones non sono una moderna invenzione. I primi organi che suonano grazie all’azione del fuoco risalgono al Settecento. Noto pirafonista contemporaneo è il francese Michel Moglia. Magari non c’entra all’apparenza con i reperti preistorici e di Neanderthal, ma se ci pensate bene, la scoperta del fuoco in fondo fu da quelle stesse lontane e, per l’appunto, preistoriche parti.
http://www.liyanage.ch/lorraine/html/audio.html per ascoltare vari affascinanti samples di “fire organ”. Per vederne un video… http://www.liyanage.ch/lorraine/flv/promo.html
 
Ma per tornate all’uomo di Neanerthal, vi suggerisco un altro suono:  quello che è stato ricostruito della sua voce, che mai più abbiamo potuto udire per almeno 30.000 anni dopo l’avvento e la supremazia dell’uomo di Cro-magnon da cui noialtri discendiamo. Il professor Robert McCarthy, antropologo  della Florida Atlantic University a Boca Raton, grazie alle moderne tecnologie e a studi compiuti sui resti neanderthaliani, ha simulato e sintetizzato al computer la voce dell’uomo di Neanderthal…
 
Ed ecco come suonava…
 

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