KULT Underground

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CyberChess

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CyberChess

Ben ritrovati, vacanzieri di tutta Italia, anche per questo “caldo” numero di KULT Underground ho il piacere di introdurre la parte scacchistica:
L’immediata novità è CyberChess: le critiche degli scacchisti pacifisti e di coloro che forse non avevano inteso in che senso “Chess is violence” hanno avuto la meglio, l’editoriale si chiamerà
CyberChess grazie a tutti coloro si sono complimentati della parte riguardante il computer e a tutti coloro hanno capito l’importanza dell’ipertesto in una analisi e di un database per la statistica.
CyberChess anche perchè si possa capire come un giocatore mediocre, quale io sono, sia in grado di giudicare una posizione o di scoprire una variante come un Maestro Internazionale grazie ad un supporto artificiale come è un computer dotato di programmi adeguati.
Diciamo anche che è finita l’era in cui erano necessari pseudonimi per scrivere su KULT, data la particolare filosofia della rivista e dati i mezzi di diffusione che facevano del dischetto quasi un volantino di una loggia massonica.
Bando alle ciance veniamo alla ricchissima scaletta del mese che prevede tra le altre cose un breve articoletto su Ivanchuk, le impressioni della campionessa italiana circa il torneo su Internet, un problema difficile, un’analisi di Stefano Baroni e qualche altra sorpresa.
Per il prossimo numero preannuncio un articolo sul trio modenese che spopolò solo pochi secoli fa’, infatti, recentemente, la redazione di questo mensile ha partecipato ad una conferenza sulla storia degli scacchi tenutasi a Modena dove esperti del campo hanno tenuto brevi relazioni anche grazie al recente ritrovamento di un quadro, a
Guiglia, dove finalmente si da un volto a Del Rio.
Non mi resta ora che augurarvi una buona lettura.

Federico Malavasi

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