gioco per 2-4 persone
Autore: Stefan Kögl
Editore: Sekkoia (www.blokus.com)
Qualche tempo fa vi avevo parlato di Blokus, un gioco molto accattivante nel quale i giocatori devono posizionare dei polimini colorati (forme geometriche formate da quadrati) in una plancia cercando di sfruttare al meglio lo spazio a disposizione bloccando nello stesso tempo i piazzamenti degli avversari. Il colpo d’occhio visivo era quello di un Tetris da tavolo (nonostante una volta piazzati i pezzi non venissero più spostati). Da quel primo gioco è stata prodotta tutta una serie che ne sfrutta il brand: Blokus per due giocatori, Blokus Trigon per tre giocatori (con triangoli al posto di quadrati) fino ad arrivare a questo Blokus 3D che, come dice il nome, porta il gioco nella terza dimensione. In realtà non è un prodotto nuovo, bensì una riedizione (con cambio di nome) del gioco Rumis, mossa sicuramente positiva dato che il gioco in questione non era più in commercio e meritava sicuramente una riedizione.
La scatola, di medie dimensioni, contiene:
– una plancia di plastica, con il piano che può ruotare,
– quattro set di pezzi tridimensionali di plastica, in quattro diversi colori, undici pezzi ciascuno, ognuno dei quali è formato da due a quattro cubetti,
– un portapezzi,
– quattro sagome di plastica, da sovrapporre alla plancia,
– il regolamento (un solo foglio), è l’unico componente in lingua e quindi potete acquistarlo in qualunque edizione lo troviate, dato che le regole sono molto semplici e facilmente memorizzabili.
I materiali sono molto buoni, robusti, colorati e funzionali, essendo tutta plastica potete giocarci anche all’aperto (o in spiaggia). Mi raccomando, non buttate via i triangolini di cartone, servono per bloccare la plancia nella scatola, e con la plancia bloccata anche i pezzi rimangono al loro posto.
Per giocare, si deve scegliere una delle quattro sagome e piazzarla sulla plancia. Le sagome corrispondono ad una figura geometrica che si deve comporre (parallelepipedo, muro a elle, piramide e scala) e sulla sagoma stessa è riportata l’altezza massima che i pezzi possono raggiungere, differente a seconda del numero di giocatori.
A turno ogni giocatore dovrà prendere uno dei propri pezzi e posizionarlo sulla plancia, rispettando queste limitazioni:
– il pezzo dovrà rispettare i limiti dettati dalla forma sulla sagoma,
– il pezzo non può essere posizionato sopra spazi vuoti, ogni cubetto da cui è formato deve appoggiarsi su un altro cubetto,
– il pezzo dovrà avere almeno un lato (non solo uno spigolo) adiacente ad uno dei propri pezzi già posizionati (naturalmente tranne che durante il primo turno).
Quando tutti i giocatori non possono più effettuare mosse (o perché hanno finito i pezzi, oppure per l’impossibilità di effettuare un piazzamento) si va a controllare il punteggio, che si ottiene totalizzando il numero di lati con il proprio colore visibili dall’alto, e sottraendo il numero di pezzi rimasti nella propria riserva. Chi ha realizzato il punteggio più alto vince la partita.
Questo gioco è molto immediato, ma non banale: nella scelta del piazzamento dei pezzi si deve cercare di lasciare il maggior numero di possibilità per la prossima mossa (e quindi ridurre al minimo il rischio che gli avversari possano chiuderle tutte e quindi farci uscire dalla partita), e contemporaneamente raggiungere per primi l’altezza massima in modo che il maggior numero di propri pezzi risultino visibili al momento del conteggio finale; quindi si deve bilanciare l’espansione in orizzontale con quella in verticale. Rimane valido il concetto già visto in Blokus, ovvero cercare di utilizzare subito i pezzi più “ostici” dato che alla fine della partita sarà più difficile utilizzarli (e per ostici intendo quelli veramente tridimensionali, come i due simmetrici che non poggiano perfettamente su un piano).
In due persone si può giocare ad una variante più competitiva, giocando come se si fosse in quattro e utilizzando due set di pezzi a testa. Mentre c’è da dire che in tre persone non ha i problemi di Blokus e risulta molto più bilanciato della versione bidimensionale, che non permetteva a tre giocatori di suddividersi lo spazio in modo uguale e penalizzava sicuramente quello che partiva in mezzo agli altri due. C’è anche un bonus, rappresentato dal fatto che i pezzi possono essere usati in solitario come rompicapo, cercando di formare un cubo di lato 3, 4 o 5 cubetti.
In conclusione, Blokus 3D è semplice, stimolante da giocare, accattivante da vedere, una partita dura al massimo una ventina di minuti (a meno che non abbiate amici troppo riflessivi, ma con una clessidra è un problema che si risolve facilmente); per quanto riguarda la reperibilità, questa nuova edizione dovrebbe risolvere i problemi di reperibilità di Rumis. E il costo, tutto sommato, non è proibitivo; tenete anche presente che, nonostante il nome, è molto diverso da Blokus: se quest’ultimo vi è piaciuto, Blokus 3D è abbastanza differente da giustificare l’acquisto; se Blokus non vi è piaciuto, Blokus 3D è abbastanza differente da giustificare almeno una partita di prova.