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Notte di sangue a Coyote Crossing – Victor Gischler

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traduzione di LucaConti
Meridiano Zero(Padova, 2011)
pag. 208, euro14.00
 
Oltre il western, oltre Holliwood. Efuori dagli intrecci sconfinati della gabbia delle scimmie. Questo recente enuovo romanzo di Gischler, autore affrontato ed elogiato appunto nel momentobello della Gabbia delle scimmie, opera che segnalò uno scrittore dal qualeconsigliamo mai staccarsi, “Notte di sangue a Coyote Crossing”, testo agile eveloce, si dirà, e ma di sicuro impatto e di prestanza nuovamente genuina,racconta una nuova pagina del delirio Gischler. Che nell’Oklahoma, piùesattamente nel bel mezzo della contea dell’apparentemente, come era ovvio,contea di Coyote Crossing, l’aiuto sceriffo Toby non è proprio sicuro di volercontinuare a fare il suo nuovo mestiere. O esserne in grado, almeno immaginandole reazioni alle azioni sue dei capi che si ritrova. Invece, appunto, succedetutto in un’interminabile e sanguinosa notte. Dove inizialmente è tolto dimezzo Luke Jordan, amante della moglie dell’aiuto sceriffo? – o sono solamentedicerie – ; il fatto è che si perde persino il corpo esanime, di questo L.Jordan. Addirittura lui con un poppante in braccio, l’aiuto sceriffo, e tra unascopata fugace e l’altra, mentre altri ancora tentano di rintracciare la salma,vede cadere una ventilata di proiettili che vorrebbero bersagliarlo. Colpi cheammazzano. E fanno cominciare ad ammazzare questo aiuto sceriffo Toby, per ilmomento aiuto sceriffo, che in realtà non pareva proprio buono a prendereinnanzitutto in mano l’arma mantenuta goffamente nella fondina. VictorGischler, alla fine, disegna questo fuggitivo che in realtà dovrebbe inseguire.Perché l’uomo, per giunta abbandonato a tradimento e inaspettatamente dallamogliettina, si ritrova nello stomaco d’una vicenda che inizialmente stenta ainquadrare. E che, ovviamente, piano piano gli si farà certezzeincontrovertibili dinanzi agli occhi pieni di stanchezza. La cosa più bella èche in patria Toby ancora non è avvertito quale tutore della legge, si direbbe.Almeno all’inizio. Oppure fino a quando si dimostra e, soprattutto, si favedere uomo fatto e stella di latta pronta come sicuro di sé. Siamo oltre ilwestern e oltre Holliwood in quanto qui le pistolettate mimetizzano il lororumore nelle idee galoppanti e rinnovabili del protagonista. Uomo pulito che èincoraggiato nella sua battaglia ai traffici delle eminenze grigie,specialmente, al pari di qualsiasi persona priva di malignità e dotata di sensocivico che non accetta, e non può fare altrimenti, le manovre fatte di nuvolonineri. Lo si capisce fin di subito: la trama sarà  sempre molto semplice. Almenoquanto efficace. Ma il talento di Gischler la rende superba in virtù dipassaggi degni di penne già da decenni affermate. Il giudizio si rinnova. V.Gischler è da non perdere, direbbero in tv. Mai mai.

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