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Adolescenti con il cuore a mille – Nick Luxmoore

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Come capire le emozioni dei figli
 
Adolescenti con il cuore a mille è un libro che parla delle emozioni degli adolescenti a partire dalle relazioni di innamoramento e di coppia che i ragazzi vivono con particolare intensità nell’adolescenza.
Spesso l’ambito dell’innamoramento, pur essendo una dimensione centrale per la scoperta della propria identità e fondamentale per il vissuto emotivo dei giovani, è un argomento sottovalutato nel dialogo educativo fra educatori o genitori e figli: da una parte una sorta di privacy chiude gli adolescenti nel loro mondo interiore, dall’altra gli stessi adulti sottovalutano l’importanza dell’intensità con cui le ragazze e i ragazzi vivono questa dimensione, sorridendo a volte dei problemi che l’esperienza della “cotta” comporta.
L’autore di questo bel manuale, Nick Luxmoore, insegnante, terapeuta e trainer presso il King Alfred’s College di Wantage, in Inghilterra, con un’esperienza trentennale di counseling con gli adolescenti, rivaluta invece il vissuto emotivo dell’esperienza dell’amore nei giovani, perché costituisce una dimensione importante con cui l’adolescente cominci a capirsi, a parlare del proprio mondo interiore e a gestire i sentimenti positivi e negativi che emergono con maggiore intensità nel proprio cuore proprio dalla relazione amorosa.
Il manuale si sviluppa in quattro capitoli, di cui i primi due sono sicuramente i più corposi e più caratteristici dell’intero libro che occupa circa 130 pagine.
La prima parte del libro, ricca di testimonianze e di esempi presi dall’esperienza dell’autore, sviscera appunto il tema del modo in cui i giovani sperimentano l’amore e coglie le tante implicazioni che questo argomento ha per la personalità in senso globale. I titoli dei paragrafi di questo capitolo permettono di notare l’ampiezza dello sguardo di Luxmoore: amore e pratica, amore e prove, amore e promesse, amore e pettegolezzi, amore e genitori, amore e sesso, amore e sessualità, amore e vergogna, amore e privacy, amore e solitudine, amore e amici, amore e perdita.
I diversi aspetti dell’amore adolescenziale, nella prospettiva del counseling, sono visti come appunto delle “punte di un iceberg” che permettono di cogliere la storia della persona, le sue domande più profonde, la ricerca del senso delle emozioni e dei problemi che sta vivendo.
Dopo il primo capitolo, l’autore dedica una seconda parte a un sentimento altrettanto forte e a volte strettamente collegato al primo, cioè il sentimento dell’odio. Da Catullo in poi, passando per Romeo e Giulietta e per le altre grandi opere shakespeariane, sappiamo bene quanto il sentimento dell’amore e quello dell’odio siano spesso due facce della stessa “medaglia”: l’adolescente vive con uguale intensità spesso i due sentimenti, portando a esagerare sia l’uno che l’altro sentimento nei confronti della stessa persona o di persone diverse a seconda dei contesti della vita. La tesi di Luxmoore è comunque che anche l’odio sia un sentimento naturale, che l’adolescente deve imparare a riconoscere e a modulare nella propria vita. Solo se l’adolescente impara ad accettare ed esprimere la rabbia che porta in sé nel suo vissuto emotivo, sarà poi in grado di controllarla e di diminuirne l’intensità. Anche in questo capitolo il sentimento è trattato sotto diversi punti di vista, sempre attraverso una ricca casistica tratta da esperienze vissute nel lavoro educativo con i giovani: odio e malvagità, odio e figura materna, odio e dipendenza, odio e invidia, odio contraccambiato.
Il libro si conclude con due capitoli più brevi che trattano di argomenti più specifici che riguardano il rapporto di counseling.
Il terzo capitolo (Compensazioni) tratta del rapporto fra i sentimenti di amore e di odio con le figure parentali. Il counselor aiuta l’adolescente a leggere nel proprio passato e nel rapporto con i propri genitori quegli elementi che spesso influiscono sul proprio modo di percepire il presente.
L’ultimo capitolo (Quando i rapporti finiscono) ha a che fare con un altro tema tipico delle relazioni di aiuto: come gestire la conclusione di un rapporto di counseling? Emerge anche qui il tema interessante di come concepire l’aiuto che possiamo offrire in una relazione educativa, che non si sostituisce mai con la vita vissuta delle persone che aiutiamo e con la loro autonomia, di cui il counselor è soprattutto un facilitatore, e non una persona che crea nuove forme di dipendenza emotiva.
In generale, il libro di Luxmoore si presenta come estremamente leggibile e interessante; la prospettiva di analisi che parte dalle emozioni forti che gli adolescenti vivono nei loro rapporti amorosi si presenta come chiara e anche abbastanza originale rispetto a tanti libri che parlano di emozioni negli adolescenti in maniera a volte disincarnata rispetto alle esperienze che poi i giovani effettivamente fanno del loro mondo interiore. Insegnanti, educatori, soprattutto genitori di figli adolescenti troveranno in questo libro spunti di dialogo interessante e note di approfondimento per conoscere meglio questa età in cui sentimenti come l’amore e l’odio sono vissuti in modo così intenso dai nostri figli.

 

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