Davide
Gullinkambi è la cresta d’oro, il gallo che assieme a Heimdall, un figlio di Odino, fa la guardia sul ponte di Bifrost che collega terra al cielo, porta ad Asgard, sede degli Asi, il punto più alto del mondo: un Olimpo germanico, insomma… Musicalmente parlando, quali dèi-musicisti vivono nell’Asgard secondo te? Perché la scelta di questo mitico nome? Sotto quali altri nomi possiamo trovare i tuoi contributi musicali, oltre ai Sikhara?
Paul
I choose the name Gullinkambi for its role in Ragnarok. On the dawn of Ragnarok Gullinkambi will crow to wake the gods and alert them that Ragnarok has come and that it is time for them to leave to go to battle with the giants, the final battle. I have been fascinated with Nordic mythology for some time and the idea of an animal whose song will raise the gods for battle was something that really appealed to me.
As far as what music I like to listen the best, I really dislike these types of questions. It’s like when someone who has never heard my music or any kind of music outside of MTV or the radio asks me to describe my music or to compare it to a group they might have heard. Usually when someone asks me what type of music I listen to I usually reply "good music", and that’s about as accurate as I can get. I don’t follow or avoid any particular genre. As long as it’s good I’ll listen to it, whatever it is. I suppose I could list some of my earliest influences for you though; Coil, Skinny Puppy, Brian Eno, Kraftwerk, although with the exception of Eno I don’t really listen to any of these groups much anymore. In these days I am listening to alot of Durto Records’ releases, the label of David Tibet of Current 93. Alot of Mazzy Star and most any metal I come across, Larsen, anything Bar La Muerte puts out, Sieben, The Legendary Pink Dots, Mariae Nascenti, Aphex Twin, Johnny Cash… I could go on for hours.
Ho scelto il nome Gullinkambi per via del suo ruolo in Ragnarokr (Il Crepuscolo degli Dei NdR). All’alba di Ragnarokr il gallo Gullinkambi canta per svegliare gli dei ed allertarli che il Crepuscolo degli Dei è giunto, che è tempo per loro di partire e andare in guerra contro i giganti per la battaglia finale. La mitologia nordica mi ha affascinato per qualche tempo e l’idea del canto di un animale che risveglia gli dei alla battaglia era qualcosa che mi piaceva.
Per quanto riguarda la musica che preferisco ascoltare, davvero non mi piace questo tipo di domande. E’ come quando qualcuno che non abbia mai ascoltato musica o altra musica all’infuori di quella su MTV o in radio mi chiedesse di descrivergli la mia musica o di compararla a quella di un qualche gruppo che loro abbiano già ascoltato. Solitamente, a chi mi chieda che genere di musica io ascolto, rispondo "buona musica", ed è la mia risposta più precisa possibile. Non seguo o evito alcun genere in particolare. Se è buona, l’ascolterò, qualunque cosa sia. Suppongo di poterti tuttavia elencare alcune delle mie primitive influenze: Coil, Skinny Puppy, Brian Eno, Kraftwerk, benché – ad eccezione di Eno – non ho mai ascoltato troppo a lungo alcuno di questi gruppi. In questi giorni sto ascoltando parecchio i dischi della Durto Records, l’etichetta di David Tibet dei Current 93. Molto Mazzy Star e tutto il metal in cui mi capiti di imbattermi, Larsen, tutto quello che Bar La Muerte fa uscire, Sieben, The Legendary Pink Dots, Mariae Nascenti, Aphex Twin, Johnny Cash… Potrei andare avanti per ore.
Davide
Which Portland is yours? Oregon, Indiana, Maine or somewhere else? If I am not pushing, why have you chosen to come and remain to live in Italy, Turin, and not, for instance, a more "underground and artistically stimulating" London, Paris or Berlin or even Milan? Is it true, as Residents said, that in America anything really new is no longer possible? How do you feel with your music in Italy?
A quale Portland appartieni? Oregon, Indiana, Maine o altro? Se non sono troppo indiscreto, perché hai scelto di venire e rimanere a vivere in Italia, Torino, e non, per esempio, una più stimolante, dal punto di vista artistico e sotterraneo, Londra, Parigi, Berlino od anche Milano? E’ vero quel che i Residents han detto, che in America non è più possibile fare alcunché di veramente nuovo? Come ti senti con la tua musica in Italia?
Paul
Portland, Oregon, although I am not originally from there. I am originally from Winston-Salem, North Carolina. I came to Turin because I have many friends here and these friends were the ones who offered their help to me when I expressed my desire to leave America and live in Europe. I was offered the opportunity to be a partner with Fabrizio Modonese Palumbo in O.F.F. Studio and Giovanni Pochettino of CCC CNC NCN offered me a place to live and then all the unmeasurable support of other friends such as Mirco Rizzi have really helped me feel like Turin is my home. I would agree with what the Residents say, but I would not limit it to just America. In regards to my feelings of my music here in Italy they are much the same as anywhere else, mixed.
Portland, Oregon, sebbene io non sia originario di lì. Vengo da Winston-Salem, Nord Carolina. Sono venuto a Torino perché qui ho molti amici e questi amici erano i soli che potessero offrirmi il loro aiuto quando io espressi loro il mio desiderio di lasciare l’America per vivere in Europa. Mi fu offerta l’opportunità di essere socio con Fabrizio Modonese Palumbo dello Studio O.F.F. mentre Giovanni Pochettino del CCC CNC NCN mi offrì un posto dove poter vivere; e poi c’è stato l’incommensurabile supporto di altri amici quali Mirco Rizzi, che mi hanno davvero aiutato a sentirmi a Torino come a casa mia.
Sarei d’accordo con quello che i Residents dicono, ma non lo limiterei alla sola America.
Per quel che riguarda il mio sentire la mia musica in Italia, direi che è uguale ad ogni altro luogo, vario.
Davide
Sikhara is an open project and consists of always rotating members led by Scott Nydegger and co-founded by you and the drummer Sam Lohman in North Carolina, 1999. Sikhara, that I suppose you have neglected or left in all after your relocation in Italy, have gone on to perform hundreds of concerts in the USA, Europe and Japan… Its music is made of tribal percussions and noise-ambient disturbing treatments, hypnotical meld of primitive voices and animistical ritual percussions… to me, fit for science fiction postnuclear scenaries… And in Sikhara you have played everywhere, in the most unimaginable places like next door to the police station in a district of Istanbul, deep within the tunnels of a Polish coal mine, an abandoned metro passage underneath the city of Linz, Austria, and within the 1400 year old Zenjouki Temple near Kobe, Japan. Were there and which were your intentional or less intentional social and political contributions in this way of making music and live-acts? What is your own now, if there is?
Sikhara è un progetto aperto, composto di musicisti in continua rotazione, guidato da Scott Nydegger e co-fondato da te e dal percussionista Sam Lohman nel Nord Carolina, 1999. I Sikhara, che tu hai credo in parte lasciato per motivi di distanza dopo la tua decisione di vivere in Italia, si sono esibiti in centinaia di concerti per tutti gli Usa, l’Europa, il Giappone… Descriverne la musica non è semplice: si tratta di percussioni tribali con treatments elettronici noise-ambient, voci primitive manipolate, istintive animistiche e animalistiche percussioni tribali, un collage molto suggestivo e ipnotico di suoni e ritmi primitivi ed elettronici, quasi un assemblaggio di primitivo e futuristico da scenario di fantascienza postnucleare. E come Sikhara avete suonato veramente dappertutto, nei posti più impensabili: davanti a una stazione di polizia a Istanbul, in una stazione abbandonata della metro a Linz, Austria, o nel tempio di Zenjouki a Kobe, Giappone… Vi sono valenze socio-politiche nella musica e nel live-act dei Sikhara?
Paul
I haven’t exactly neglected or left Sikhara, I am still a member but only when our paths cross. Our social or political contributions were most certainly unintentional. Sikhara was and still is for some part active in the squat scene but only by default because they were usually the only places we could find to play. I generally try to avoid any and all social or political situations. I am much too introspective and too concerned with my own spirituality to worry about the world.
Non ho esattamente trascurato o abbandonato i Sikhara. Sono ancora un membro del gruppo ma solo quando le nostre vie si incrociano. I nostri contributi sociali o politici sono stati più certamente inintenzionali. I Sikhara erano (e sono ancora) per una certa parte attivi sulla scena degli squat (centri sociali che, solitamente, hanno una linea socio-politica attiva NdR) ma solo di default perché erano solitamente gli unici posti dove ci facessero suonare. Generalmente cerco di evitare qualunque situazione socio-politica. Io sono troppo introspettivo e troppo interessato alla mia spiritualità per occuparmi del mondo.
Davide
Somehow, the music with Sikhara, Bastard Noise etcetera, can be considered a music in diametrical opposition with your Gullinkambi’s new meditated and meditative, almost cosmic sounds, and so it is too about the quiet and minimal songs of Blind Cave Salamander. Is something changing in your personal musical vision?
Per certi versi, la musica che hai fatto con Sikhara, Bastard Noise eccetera può essere considerata una musica decisamente opposta ai tuoi nuovi suoni meditati e meditativi, cosmici, di Gullinkambi o del canto quieto e minimalista di Blind Cave Salamander etc. Sta cambiando qualcosa nella tua visione musicale personale?
Paul
Diciamo che puoi dire così. Naturalmente, quando smisi di diventare un membro a tempo pieno dei Sikhara e decisi di cominciare un progetto solista, io volli fare qualcosa di completamente differente, benché i Sikhara abbiano registrato un cd abbastanza "ambient". I Sikhara si sono evoluti in un progetto più basato sulla performance dal vivo ed io invece sono sempre più interessato a concentrarmi sulla musica. O forse sto invecchiando.
Davide
Something about your multimedial performances… In the future will there be music and other arts more and more rare in their pure form? In your opinion, will there be more and more diffused home-electronic-multimedia-supports? Is this not stealing something, disaccustoming a personal evocative imaginative potential? I mean, for instance: the Qatsi trilogy by Godfrey Reggio and Philip Glass… Philip Glass’ music alone could cause always changing fantasies and impressions in me and feelings from time to time, but in that case, by now, I can’t help associating those conditioned images to that music even when I don’t watch the movie together, having a recollection of them, and so they divert me from my own personal imagination or feelings etcetera. Or even: when I was a boy in the late 70’s and videoclips here in Italy were very few, I was used to imagining them listening to records: now, in the MTV era, I think I should not have done it. Multimedial arts may impoverish human capacity of personal faculty of imagination and evocations? What do you think about it?
Qualcosa sulle tue performance multimediali… Nel futuro, la musica ed altre arti, saranno sempre più rare nella loro forma pura? Nella tua opinione, saranno sempre più diffusi i supporti domestici elettronico-multimediali? Non è questo un qualcosa che potrebbe sottrarre qualcosa, disabituare un personale potenziale evocativo e immaginativo? Intendo dire, ad esempio: la trilogia Qatsi di Godfrey Reggio e Philip Glass… La musica di Philip Glass da sola, di volta in volta, potrebbe in me suscitare delle sempre mutevoli fantasie e impressioni ma, in questo caso, ormai, non posso più fare a meno di associare quelle immagini condizionate a quella musica anche quando non vi sto guardando insieme il film, avendone memoria e, perciò, questo, in qualche modo, mi distrae da una mia personale facoltà di immaginazione ed evocazione. O anche: quand’ero ragazzo nei tardi Settanta e i videoclip qui in Italia erano poca cosa, io ero solito immaginarmeli mentre mi ascoltavo i dischi: ora, nell’era di MTV, penso che non l’avrei fatto. Le arti multimediali possono impoverire l’umana personale capacità immaginativa ed evocativa? Cosa ne pensi?
Paul
I would agree with you, too much multimedia is a bit of sensory overload. Just like in all things, you have to find a balance. The problem is that, speaking about performances, it’s boring to watch a person sit at a table and twist knobs and push buttons. In this MTV era, people have no attention spans so you have to do something to hold their focus or they become distracted. As far as the future… what is the pure form of music anyway? Sure, in these days more and more people are using laptops and electronic devices and this is considered innovative but it was less than a century ago when the first electric guitar was built. Percussion has existed for millenia but it has only been relatively recently that people have been refining the process and using drumkits. So I believe that the purest forms of music were lost long before people started using computers to produce sounds. But as far as the form of music which the general public would consider traditional, no I don’t think it will ever be lost. One of my favorite bands at the moment, Ronin, is an example of this. There will always be people who will consider it important to not lose these aspects of music and work to preserve them.
Sarei d’accordo con te, troppa multimedialità potrebbe comportare un sovraccarico sensoriale. Come in tutte le cose, bisogna trovare un equilibrio. Parlando delle mie performance, il problema è che sarebbe altrimenti noioso guardare una persona seduta a girare e schiacciare manopole e bottoni (le performance di Paul Beauchamp sono solitamente accompagnate da video installazioni, NdR). In quest’era di MTV, la gente non ha grandi capacità di attenzione, perciò devi fare qualcosa per mantenere la loro concentrazione o presto si distrae.
Per quanto riguarda il futuro… Cos’è in ogni caso la pura forma della musica? Certamente, in questi tempi sempre più persone usano portatili e mezzi elettronici e ciò è considerato innovativo, ma è stato appena un secolo fa che fu costruita la prima chitarra elettrica. Le percussioni sono esistite per millenni, ma è solo da un tempo relativamente recente che si è raffinato il processo di utilizzo dei kits delle batterie elettroniche. Così credo che la più pura forma di musica sia stata persa molto tempo prima che cominciassimo a usare i computer per produrre suoni. Ma per quel concerne la forma musicale che il pubblico generale considererebbe tradizionale, no, io non penso che andrà mai perduta. Uno dei miei gruppi preferiti al momento, Ronin, ne è un esempio. Ci saranno sempre persone che considereranno importante non perdere questi aspetti della musica e che lavoreranno per preservarli.
Davide
Can you say to us what is you personal idea of music?
Ci puoi dire qual è la tua idea personale di musica?
Paul
Music to me is any sound or group of sounds that pulls me out of reality and causes to me to think. Music is the tool I use to improve my life.
La musica è per me qualunque suono o gruppo di suoni che mi porti fuori dalla realtà e mi induca a pensare. La musica è lo strumento che io uso per migliorare la mia vita.
Davide
The past is the push of you, me, all, precisely the same, and what is yet untried and afterward is for you, me, all, precisely the same. These are lines by Walt Whitman… Do you think there is something yet untried and afterward in music? How do you imagine the future for music?
Il passato è la spinta di me, di te, di tutti, esattamente lo stesso, e ciò che è ancora intentato e a venire è per te, per me, per tutti, esattamente lo stesso. Questi sono versi di Walt Whitman… Pensi ci sia ancora qualcosa di intentato e a venire nella musica? Come ti immagini il futuro per la musica?
Paul
Oh yes, we are only at the beginning of the digital age. New devices, new ways of interfacing with computers, new understandings in the behaviours of sound and new possibilites are certainly in the future. For example, I read an article that scientists have discovered a way to attach sound waves to light. The sound waves travel with the light and then manifest at whatever point the light stops. So in theory, instead of using an amplifier and crudely forcing the sound out in front of you at whoever
might be standing near, you could produce a sound, then take a flashlight or laser or whatever and control exactly when and where the sound is heard.
Oh sì, noi siamo soltanto agli esordi dell’era digitale. Nuovi mezzi, nuovi modi di interfacciarci ai computer, nuove comprensioni nei comportamenti del suono e nuove possibilità sono certamente nel futuro. Per esempio, ho letto un articolo che degli scienziati hanno scoperto un modo di collegare le onde sonore alla luce. Le onde acustiche viaggiano con la luce e poi si manifestano in qualunque punto la luce si fermi. Perciò in teoria, invece di usare un amplificatore e crudemente forzare il suono di fronte a tutti i presenti, potresti così produrre un suono, quindi usare lampi di luce o un laser o che altro e controllare esattamente quando e dove indirizzare il suono.
Davide
Projects to come?
Progetti futuri?
Paul
Gullinkambi will be going into the studio soon for a cd for PREcordings, Blind Cave Salamander are currently mastering our first release which includes Marco Milanesio of DsorDNE and Julia Kent of Antony and the Johnsons. Following this there will certainly be several performances in support of the cds.
Come Gullinkambi entrerò presto in studio per un cd per la PREcordings, come Blind Cave Salamander stiamo attualmente masterizzando la nostra prima uscita che include Marco Milanesio di DsorDNE e Julia Kent degli Antony and the Johnsons. A seguire ci saranno sicuramente parecchie performance per promuovere questi cd.
Paul Beauchamp
Paul Beauchamp aka Gullinkambi è un musicista elettronico (definito più volte di genere "dark-ambient", ma in verità ben più eclettico, spaziando tra noise, industrial, minimal music, tribal/ritual eccetera) venuto da Portland, USA, in Italia, dove si è trasferito a vivere; e più esattamente a Torino. Pual ha partecipato a numerosi progetti interessanti dell’underground elettronico: dal tribalismo rituale elettronico dei Sikhara al jazz-core di Steve Mackay (già sassofonista degli Stooges di Iggy Pop), dal noise dei Bastard Noise alle atmosfere introspettive, oscure e malinconiche di Blind Cave Salamander con Fabrizio Modonese Palumbo dei Larsen, Julia Kent (Antony and the Johnsons) e Marco "DsorDNE" Milanesio (bellissimo cd uscito nell’autunno 2004 con "copertina-case" in vera lastra di rame). I paesaggi ambientali di Gullinkambi, anche apprezzabili nei suoi live audio/video, sono quanto di più evocativo e invitante all’introspezione dai tempi ambient di Brian Eno (On Land e Apollo Atmosphere in particolare). E’ inoltre membro del collettivo internazionale e discografico dell’americana Radon e dello studio O.F.F. di Torino. Ha suonato con molti bei nomi dell’Avanguardia internazionale tra cui, oltre al già citato Steve Mackay, Nobody Scott (Psychic TV), Kamilsky (The Residents + Lydia Lunch Band) e il grande monaco del tempio di Zenjouki, a Kobe, in Giappone.
Il sito di Gullinkambi, da cui è possibile conoscere date dei live e scaricare anche qualche suo brano musicale, è http://www.gullinkambi.com
Gullinkambi is the golden cock’s comb, the rooster that together with Heimdall, and Odin’s son, watches the bridge of Bifrost that, linking sky to the earth, leads to Asgard, the seat of Asi, the highest place in the world: a germanic Olympus, in short. Musically speaking, which "gods-musicians and artists" (the best of music in the world) live in Asgard now, according to you? What music do you like to listen to the best? Why the choice of this mythical name, Gullinkambi? What does it mean about your project?
You might could say that. Of course when I stopped being a fulltime member of Sikhara and decided to start a solo project I wanted to do something completely different although Sikhara did record one rather ambient cd. Sikhara has evolved into a more performance based project and I am more concerned with concentrating more and more on the musical aspects. Maybe I’m just getting old.
Davide Riccio