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Il Papa di Fatima – Renzo Allegri

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La Mondatori si è interessata già altre volte alla figura di papa Giovanni Paolo II: basti pensare come sia stata la prima casa editrice a pubblicare nel 1994  e a divulgare al grande pubblico un libro scritto proprio a partire da un’intervista allo stesso pontefice, in collaborazione con Messori, dal titolo “Varcare la soglia della speranza”. Fu un’esperienza innovativa e di grande successo editoriale.

Il libro di Renzo Allegri, “Il papa di Fatima”, si inserisce in questo contesto di attenzione verso libri di qualità che colgano gli aspetti più importanti della vita di questo pontefice così amato, a quasi un anno della sua scomparsa.

Se è vero che per conoscere la vita di una persona non è sufficiente descriverne in modo oggettivo quello che questa persona ha compiuto, riportando semplicemente date, luoghi ed eventi, ma bisogna coglierne in profondità la mente, il progetto fondamentale che l’ha ispirata e le interpretazioni che lei stessa ha dato degli avvenimenti, allora il libro del nostro autore si presenta davvero come un’ottima biografia di papa Giovanni Paolo II.

Il tentativo dell’autore è quella di rileggere la vita di papa Wojtyla a partire dal suo legame affettivo con la Madonna e con quelle apparizioni di Maria a Fatima, che tanto hanno interessato il pontefice.

Come lo stesso autore ha modo di spiegare nei primi capitoli, si tratta di “filtrare” gli avvenimenti cogliendone il significato spirituale, misterioso e nascosto, per descriverli non in modo diverso, ma in un modo più vero e più pieno.

Papa Giovanni Paolo II ha rivelato più volte, negli ultimi anni della sua vita, a partire dal Giubileo del 2000, che considerava il suo “miracoloso” essere sopravissuto all’attentato in Piazza San Pietro del 1981, come collegato a una protezione particolare della Madonna e in particolare allo svelamento della terza parte del segreto di Fatima.

In questa terza parte del segreto, rivelato a tre pastorelli del villaggio portoghese di Fatima nel 1917, ma reso pubblico nella sua forma piena appunto solo nel Maggio del 2000, si parla delle persecuzioni che la Chiesa dovrà subire nel corso del ventesimo secolo, che hanno coinvolto un numero di persone molto maggiori delle persecuzioni dei primi secoli dell’era cristiana, e del misterioso agguato a un uomo “vestito di bianco” che “cadrà a terra come morto sotto i colpi di arma da fuoco”.

L’attentato al papa è stato proprio il 13 Maggio 1981, proprio nella stessa data della prima apparizione del 1917 a Fatima, e gli stessi medici hanno riconosciuto che il proiettile, sparato a una distanza ravvicinata, ha seguito una traiettoria stranissima, a zig-zag, evitando gli organi vitali.

Giovanni Paolo II ha interpretato questo fatto, scientificamente inspiegabile, come se una mano misteriosa, la mano materna di Maria, avesse deviato la traiettoria del proiettile stesso impedendo che il colpo fosse letale.

Per questo motivo Fatima diventa l’episodio centrale per capire la vita di papa Wojtyla: la devozione a Maria, il ruolo del pontefice, riconosciuto da diverse personalità anche dell’Europa dell’est  come figura decisiva nel crollo dei regimi comunisti, che hanno avuto grande parte nella persecuzione ideologica ed effettiva della Chiesa, e di molte altre minoranze religiose, come anche lo stesso episodio dell’attentato a San Pietro sono da iscrivere in unico progetto divino che rende la vita di questo pontefice così importante per capire il XX secolo.

L’autore, quindi,  con il suo libro di oltre 300 pagine, scritte in uno stile molto scorrevole, giornalistico, estremamente leggibile e ricco di documentazioni e di testimonianze, riporta un’ottima biografia del Pontefice, che cerca di cogliere il significato profondo della vita di quest’uomo all’interno di questa storia trascendente, che va oltre la dimensione elogiativa o polemicamente critica in cui ogni biografia può cadere.

Il libro può essere considerato, perciò, a mio parere come una “meditazione”, intesa proprio come una lettura profonda della vita di questo personaggio che ha segnato la vita ecclesiale e mondiale con il suo lungo pontificato.

Allo stesso tempo possono essere interessati  a questo libro sia chi volesse semplicemente una biografia completa e leggibile di questa figura così cara a milioni di persone (a un anno dalla sua scomparsa), sia quanti, credenti o non credenti, convinti o scettici, siano interessati a questo misterioso “segreto”, su cui sono state spese molte parole nel secolo scorso, a volte fuori luogo o esageratamente contrassegnate da interessi di tipo esoterico o superstizioso.

In ogni caso la visione di questo legame che sussiste fra la vita del nostro caro papa polacco e gli avvenimenti decisivi della storia del XX secolo può interessare a tutti: innegabilmente Wojtyla è stato un testimone degli episodi salienti del secolo scorso (basti pensare come abbia conosciuto in Polonia l’occupazione Nazista, poi le ingerenze del regime dell’Unione Sovietica nei Paesi dell’Est, oppure come sia stato strenuo difensore della pace contro i conflitti che hanno caratterizzato questi ultimi anni, dalla Bosnia alla Cecenia, dall’Iraq all’Afghanistan, dall’Africa a tanti paesi dell’America Latina e così via).
E’ stato, però, oltre che testimone anche una figura chiave per comprendere i passaggi fondamentali del nostro tempo; per questo motivo il libro di Allegri può essere un buono strumento per capirlo meglio, in un ottica trascendente la pura fattualità storica.

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