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I Miti dei Videogame

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I Miti dei Videogame

Dietro la marea di giochi che vengono pubblicati ogni mesi giace un’industria da 16 bilioni di dollari, industria più giovane e grande di quella dei film o della musica pop e la crescita del giro d’affari continua ogni giorno. Il segreto di questa crescita giace da qualche parte nella rubrica che inauguriamo oggi qui su Calt Anderground e che, se incontrerà i vostri favori (e anche quelli della redazione), vi accompagnerà nei mesi a venire, rivelandovi i segreti che giacciono all’interno dell’industria dei videogiochi. Dai geni dei programmatori alle menti più lucide del marketing, non tralasciando vicende oscure che sconfinano nel mito: tutto questo farà parte di questa rubrica, I
Miti dei Videogame.

Iniziamo questo mese da dove tutto ebbe origine, ovvero dal padre, storicamente riconosciuto, dei videogiochi: Mr Nolan Bushnell (vedremo forse il prossimo mese di dirvi se sia stato lui il primo o il più famoso… PRIMO MISTERO!)
Fondatore dell’Atari (a Sunnyvale in California – USA). Inventore dei giochi arcade con Pong (1972), lanciò il sistema da casa (ora comunemente chiamate console) ATARI 2600 nel 1978 e ne riuscì a vendere più di 20 milioni in tutto il mondo. Bushnell inventò l’attività economica dei videogiochi dal nulla. Nel 1972 con Pong fece vedere al mondo di cosa fossero capace i videogiochi da sala e con l’atari 2600 riuscì a trasferire quelle sensazioni nelle case di tutto il mondo (o almeno di quelli che avessero già un televisore!) generando così il primo boom dei videogiochi da casa degli ultimi anni del 1970. Pensate che fondò l’Atari nel 1972 con soli $500 e che dopo solo cinque anni la vendette alla Time Warner per una cifra che si aggirava attorno ai $28 milioni (di dollari… e per lo più di quell’epoca). Un anno dopo, nel 1978, a dispetto del successo che la sua console stava ottenendo, si licenziò dalla sua stessa creatura (ed ebbe pure la liquidazione con la clausola di non competere però nel campo dei videogiochi) perché incapace di sottostare a tutti i limiti imposti da una così grande corporazione (la Time Warner, ovviamente… penso che Mr Roger Nelson, al secolo meglio conosciuto some l’ex-Prince ne sappia qualcosa!) Nei successivi tre anni, mentre l’Atari 2600 era al centro di quello che diventò un’industria dal fatturato di bilioni di dollari, Nolan costruì una catena di più di
278 ristoranti in America (la Chuck E Cheese pizza restaurant) che più tardi fallì (genio e sregolatezza, facendo facili battute…). Nel mentre continuò ad osservare le vicende dell’industria del videogioco in generale (e in particolare quelle di Atari), producendo quantità di giochi alquanto scarsi. Nel 1983 Atari fu la causa principale per la
Warner della perdita di ben $283.4 milioni di dollari nel primo quarto dell’anno (penso che poi si sia rifatta con le videocassette che appena più tardi sarebbero diventate pane quotidiano per tutti, senza contare i dischi… insomma la Time Warner non andò certo fallita, ma l’industria dei videogiochi con la crisi Atari ebbe una grossa contrazione. Time Warner vendette l’anno dopo l’Atari, ma di questo ce ne occuperemo in seguito). Tornando a Bushnell, ricomparve verso la metà degli anni ’80 sotto l’egidia della Commodore predicando la buona novella del CDTV, senza però riscuotere il successo dovuto (era ancora troppo presto per proporre un lettore cd per il mercato familiare: in troppi si ricordavano dell’affare Atari). Erano appunto i tempi di
Commodore 64, Amiga e il CDTV fu una delle cause che portò la
Commodore al fallimento (non è che Mr. Bushnell porti un po’ rogna?)
Lo scorso autunno Mr. Bushnell dovrebbe aver aperto il primo E2000
Centro di Intrattenimento nella splendida California, in un’area di
40.000 piedi quadrati, con migliaia di attrazioni interattive (se qualcuno di voi c’è stato o ne sa qualcosa prego mi contatti tramite e-mail all’indirizzo della rivista). Prima di chiudere vi dico anche che Mr. Bushnell rifiutò l’opportunità di essere un partner di quei due ragazzini di nome Jobs e Wozniak, futuri fondatori dell’Apple, che, all’epoca, disegnavano e costruivano ancora i loro prototipi in un garage. Beh visto come stanno andando le cose all’Apple non saprei dirvi se Mr. Bushnell abbia fatto bene o male. Pensate forse non sarebbe mai esistita l’Atari o perlomeno si sarebbe chiamata
ATARPLE… Torneremo un domani (chissà) sulle vicende dell’Atari raccontandovi chi l’acquistò e perché. Prima di chiudere la prima parte della storia su Mr. Bushnell (al quale personalmente auguro molta fortuna per le sue attività future) vorrei sottolineare che non fu l’unico a dire di no ai ragazzi Jobs e Wozniak: anche un certo Sig.
De Benedetti, se non sbaglio, rifiutò la loro offerta…
Arrivederci alla prossima per quello che riguarda Mr. Bushnell e il suo gioco Pong.
Occupiamoci ora di un altro padre e ultimamente padrone dell’informatica (ultimamente entrato nel campo dei videogiochi), l’uomo più ricco del mondo, signore e signori: Mr. Bill Gates.
Presidente e fondatore della Microsoft (a Redmond in WA -USA), lanciò il sistema operativo MS-DOS nel 1981, che è ora installato in più di
120 milioni di PC. Nel 1983 lanciò l’applicativo Windows che, incarnatosi nell’ultima versione Windows 95, è ora usato da più di 50 milioni di PC. Nel 1994 è diventato l’uomo più ricco del mondo.
Gates fondò Microsoft nel lontano 1975 (forse tra una partita e l’altra a Pong…) riuscendo in vent’anni a costruire la più grande compagnia di software al mondo, che è ora parte integrante del mercato dei PC. Windows 95 lanciato in America nell’agosto del 1995 è riuscito a vendere più di 40 milioni nel solo primo anno di vendite e Mr. Bill si appresterà a bissare (e sicuramente migliorare) il record ottenuto con l’imminente lancio di Windows 97 (Memphis), atteso per la fine di quest’anno. Rimanendo nel campo videogame, con il lancio di Windows
95, la Microsoft si è avvicinata al mondo dei giochi elettronici come mai fece prima d’allora. Oramai questo sistema operativo sta diventando indispensabile se si vuole giocare su di un PC, grazie anche alle tecnologie hardware delle terze parti (schede grafiche acceleratrici) e software Microsoft (gli ormai famosi driver per la gestione del tridimensionale – directX – vedi il mio articolo nel numero di marzo). Sebbene con un rallentamento non previsto, la
Microsoft sta entrando nel mondo dei videogame e anche grazie a ciò i migliori sviluppatori di giochi (per console) hanno preso di buon occhio il mondo PC firmando accordi con le maggiori case di distribuzione di software per PC per rilasciare future versioni dei loro vecchi e nuovi successi: un nome per tutti, la SEGA che sta facendo uscire i suoi giochi arcade anche per PC. E anche NAMCO, SNK,
CAPCOM e TAITO stanno seguendo questa strada. E se anche i giapponesi, che hanno sempre snobbato il mondo PC, ancorati come erano a modelli di computer da noi sconosciuti (assolutamente non IBM compatibili), si sono accorti delle potenzialità di questa piattaforma dobbiamo tutti ringraziare Mr. Gates. Il quale si rese conto che il divertimento elettronico non era solo una fetta della torta PC, ma stava crescendo in fretta (ed adesso è già metà della torta): e allora ha iniziato a produrre anche lui giochi per PC con Microsoft e Dreamworks
(Spielberg, Katzemberg, Geffen e Gates appunto) apprestandosi a conquistare questa parte di torta. Dobbiamo dire che gli inizi sono stati un po’ al di sotto di quello che ci si aspettava dall’incrocio di queste menti fabbrica soldi (tutte brave nel loro settore, un po’ acerbe nel settore del divertimento elettronico), ma forse è ancora presto giudicare il lavoro di questo gruppo nel campo del divertimento elettronico.
Per quanto riguarda Gates, mi sento di dire che sue saranno le scelte che influenzeranno il modo di giocare sui Pc per i prossimi anni che ci porteranno al 2000. E forse non solo sui Pc: è notizia recente che attualmente la Microsoft sia impegnata nello sviluppare un sistema operativo per macchine da gioco (console e arcade da sala giochi) il sistema operativo dal nome provvisorio MS-AOS (Microsoft Arcade
Operating System) che sembra farà la sua prima apparizione nelle nuove console Sega attese per il Natale 1998 in Giappone.

Bene per questo mese è tutto: se ci rivedremo nel futuro vi racconterò di alcune voci che narrano che in un deserto del Nuovo Messico giacciono, sepolte da metri e metri di sabbia, milioni di cartucce di un gioco per Atari VCS 2600 o di come, sempre secondo alcune voci, Mr.
Bushnell copiò in tutto e per tutto un prototipo di videogioco creando così Pong. Se poi rimarrà tempo e spazio potrei narrarvi a chi è ispirato il personaggio di Super Mario e se è vero che vive da qualche parte a New York e a proposito potrei raccontarvi di come è nato l’impero Nintendo. Non tralascerei infine di continuare una carrellata sugli uomini più importanti del settore videogame… La carne al fuoco
è così tanta che appena avrei finito di parlarne avrei altro materiale per almeno altri vent’anni… Ma andiamo con calma e vediamo cosa succederà.
Che il joypad sia con voi!

Giovanni Strammiello

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