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Bastard! (OAV)

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Bastard!!

E riprendiamo il discorso parlando un po’ della serie animata, che pur nella versione forzatamente ridotta della trama originale, mantiene quasi inalterato lo spirito originale del manga e dei personaggi. La scheda tecnica ci fa vedere subito che lo stesso autore si è preso cura dei sei OAV tratti dalla sua opera, assicurandosi che non venisse cambiato nulla più del necessario:

TITOLO ORIGINALE: Bastard!!
STORIA ORIGINALE: Kazushi Hagiwara
CHARACTER DESIGN: Hiroyuki Kitazume
REGIA: Hiroyuki Kitazume
SUPERVISIONE: Kazushi Hagiwara
PRODUZIONE: Pioneer/Shueisha. 1992-1993.

I sei episodi animati riassumono praticamente tutta la prima serie del manga, riprendendone gli avvenimenti principali, e l’attenzione è puntata soprattutto sugli scontri tra Dark Schneider e tre dei Quattro
Re (Gara, il signore dei ninja; Ashes Ney, l’imperatrice del fulmine; e Abigail, il profeta dei morti), un tempo suoi compagni ed ora agli ordini di Kahr Su, il mago di ghiaccio.
Tra tutti, gli OAV più belli sono, a mio parere, gli episodi, curatissimi, riguardanti la bella elfa Ashes Ney e il tenebroso lord
Abigail (chiamato Avigell nella versione italiana del fumetto) che chiudono la serie, ma l’opera, nel suo complesso, pur non essendo eccezionale (specialmente se paragonata, ad esempio, alle produzioni superlative alle quali ci hanno abituato, negli ultimi anni, quelli della MADHOUSE), è comunque di grande qualità. Belli i colori (la scena finale del quinto episodio, con le sagome di Ashes e Dark in controluce, è una delle più suggestive che io abbia mai visto!), bellissimi i fondali (praticamente ricalcati dal fumetto) e molto curati i movimenti. Buono anche il doppiaggio, con una scelta delle voci, a mio avviso, davvero azzeccata e dialoghi molto fedeli a quelli del manga. Un’ottima produzione che rispetta pienamente il lavoro di
Hagiwara.
L’unica cosa che si perde in questi OAV, però, è lo spirito comico che viene notevolmente attenuato a favore degli elementi più propriamente eroici e guerreschi. Alcune tracce di comicità restano nel primo episodio (con l’utilizzo di alcuni deformed per la figura di Yoko e per quella di Rushe) e soprattutto nel quarto, dove la figura del vampiro Diamond sembra fatta apposta per far ridere, nonostante le sue forme gigantesche, ma nel complesso l’atmosfera è più seria ed il protagonista Dark Schneider arriva ad assumere a volte un’aria quasi epica (impensabile nel manga!!).
Qualche parola merita sicuramente il character designer di questa serie e cioè Hiroyuki Kitazume, ottimo cartoonist, al lavoro sulle scene dell’animazione giapponese dal lontano `61, quando cominciò a collaborare ad una serie TV ormai celeberrima: GUNDAM.
Da allora Kiatzume ha realizzato lavori di notevole accuratezza grafica e naturalezza di stile come Z GUNDAM (sostituendosi nel character design a Yoshikazu Yasuhiko), MEGAZONE 23, IL CONTRATTACCO
DI CHAR, l’ultimo episodio di AD POLICE, RELIC ARMOUR LEGACIAM e, ultimamente, GENESIS SURVIVOR GAIARTH. In tutti questi lavori,
Kitazume ha dato prova di possedere un tratto accurato e naturale ed una notevole attenzione per i particolari, che completano sempre le figure, anche quelle in movimento veloce. Quest’ultima osservazione potrebbe sembrare una banalità, ma non lo è affatto: non c’è nulla di più complicato che far muovere i personaggi elaborati. Esistono OAV in cui le figure sono talmente sovraccariche di particolari da non poter essere animate: l’esempio più recente è quello dei draghi, bellissimi, ma pressochè immobili, di LODOSS WAR.
Infine, l’ultima curiosità, che riguarda sia il manga, sia la versione animata, è la scelta che Hagiwara fa dei nomi per i personaggi, i luoghi e gli incantesimi. Da sempre è nota la passione dell’autore per la musica rock (più che altro per il “metallo pesante”) e la prima cosa che balza agli occhi di un appassionato sono nomi come Yngwie
Malmsteen, Iron Maiden, Deep Purple, Skid Row, Helloween e via dicendo, senza contare le storpiature volute di altri nomi noti come
Bonjovina (Bon Jovi), Metha Licana (Metallica), Anthrasax (Anthrax),
Shen Ker (Schenker) e persino Dark Schneider, la cui figura deriva quasi totalmente (dopo essere stata sottoposta ad un deciso
“abbellimento”) dal nerboruto Dee Snider dei Twisted Sisters. E’ certo, insomma, che Hagiwara abbia preso di peso quasi tutti i nomi delle sue invenzioni dal mondo del rock (ma li avrà pagati i diritti d’autore alle varie bands?!) e che si sia divertito altrettanto a
“copiare” nelle sue vignette numerose copertine di Lp famosi e non. Un esempio divertente (un vero tocco da maestro!) è rappresentato dalla presenza di Eddie (il mostro antropomorfo che da decenni è il simbolo degli Iron Maiden) tra gli zombies creati per il proprio esercito da lord Abigail. Peccato che di queste citazioni “figurative” non rimanga traccia nella serie degli OAV.
Bene! Ho esaurito l’argomento ed anche lo spazio concessomi per questo mese. Vi invito, come al solito, a procurarvi al più presto quest’opera stupenda (Hagiwara mi ricompenserà, spero, per la mia opera pubblicitaria!), in video o su carta, a vostra scelta. Sono sicura che non ne rimarrete delusi. Anzi!!

Randy

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