Continuiamo in questo mese ad illustrare alcune soluzioni per essere sconfitti dal proprio computer nel gioco degli scacchi, a proposito esiste “The chessmachine” ma cos’è o meglio cos’era?
The chessmachine è una combinazione di hardware e software che permette di rendere indipendente il programma dal tuo PC grazie ad un modulo esterno normalmente da 1Mb. Questa soluzione è particolarmente indicata per chi ha computer vecchi come gli XT oppure altri 286 o 386 antidiluviani i quali, grazie al supporto di un processore RISC Arm2 a
16 Mhz, troveranno un nuovo motivo per vivere: gli scacchi.
Il programma residente era, e dico era perchè questa soluzione è ormai scomparsa grazie a superpotenze come Pentium sfruttati da programmi recenti che rendono il tutto non solo ridicolo ma economicamente svantaggioso, Gideon dell’ormai famoso Ed Schroeder: Gideon con the chessmachine ha vinto 2 anni consecutivi il campionato del mondo assoluto, la Mephisto (neppure in tempi recentissimi) ha commercializzato la versione PRO di Gideon che, dimostrando una grande capacità combinativa, raggiunge i 2300 ELO su 486 a 66 Mhz e 2450 ELO nel gioco lampo, 120000 mosse d’apertura, può utilizzare fino 9 Mb di
RAM e ovviamente pensa sul tempo dell’avversario.
Bene, saputo tutto questo, the chessmachine con Gideon su 486 a 66 Mhz guadagna 50 punti ELO nel gioco lampo e non è poco! Come dicevo sopra il problema è il prezzo che con l’attuale costo dell’hardware non rende conveniente the chessmachine ma invoglia a comprare un PC più veloce o dotato di più RAM. Ricordo che Stefano Tatai, l’attuale campione italiano, è stato una delle vittime illustri di the chessmachine nell’open di Dortmund del 1992. Graficamente ancora accettabile The Chessmachine è stato testato da John Nunn e Yasser
Seirawan ed i risultati sono stati pubblicati da BCM e Iside Chess.
The chessmachine
Federico Malavasi